Albenga, “social” bar gestito da disabili: così rivive il parco Peter Pan

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Albenga – Un bar gestito da ragazzi disabili per ridare vita al parco “Peter Pan” di via Dalmazia, ad Albenga. L’inaugurazione è prevista entro la fine di gennaio, per un progetto dall’alto valore sociale. Un progetto per i giovani “protagonisti”, che non devono concepire la diversità come un limite, così come per i tanti bimbi che frequenteranno questo spazio cittadino e che potranno confrontarsi fin da piccoli con la disabilità, imparando così a non emarginare chi non è uguale a loro. Il social bar troverà spazio nel chioschetto del “Peter Pan”ed è stato dato in comodato d’uso gratuito all’Anffas che, in cambio, si occuperà della manutenzione ordinaria dello spazio verde circostante.

Per agevolare il lavoro dell’associazione, per il primo annoil Comune concederà le utenze gratis, oltre a una struttura rinnovata in toto. «I lavori hanno avuto qualche piccolo intoppo, di natura burocratica e non: ci si è messa perfino l’influenza dell’uno o dell’altro a rallentare il tutto – dice l’assessore ai servizi sociali, Simona Vespo– entro fine mese, però, saremo pronti a inaugurare questo spazio che fa parte del progetto “Non uno meno” ed è frutto della sinergia tra l’assessorato alle politiche sociali del Comune, Anffas ingauno, Cooperativa Jobel e associazione Addha».

Una replica di ciò che è già avvenuto ad Alassio, con il bar della biblioteca civica che è gestito da ragazzi down ed è stato inaugurato il 9 novembre 2013. Qui, dove la partecipazione dell’istituto alberghiero è molto importante, i giovani impiegati nelle attività d’impresa sono sedici e vengono supportati nelle varie attività da due terapisti occupazionali e da un coordinatore. “Non uno meno” è un modello sperimentale di intervento sulla disabilità che ha come obiettivo cardine l’inclusione sociale attraverso laboratori protetti, inserimento socio – occupazionale, progetti di rete con scuole e centri di formazione.

Prende il nome dall’omonimo film del 1999 di Zhang Yimou che sottolinea l’importanza e l’unicità di ciascuno. «Questo bar costituirà un’opportunità per queste persone, ma anche per i clienti, soprattutto i più piccoli, che impareranno a capire subito che la disabilità non è un ostacolo né una barriera per i rapporti sociali – continua Vespo –inoltre sentiamo spesso parlare di bullismo. Mi piace pensare che il contatto diretto con chi è apparentemente diverso aiuti almeno un pochino a far crescere bambini aperti, generosi, rispettosi e pronti ad aiutare chi è più debole». Questo è solo uno dei progetti di inclusione sociale che il Comune porta avanti da qualche tempo: «Penso all’orto sociale dove i ragazzi con disabilità si cimentano nel lavoro di agricoltori, così come al “Dopo di Noi”, con l’appartamento concesso all’Adso» conclude Vespo.

Tratto da: http://www.ilsecoloxix.it/p/savona/2018/01/19/ASqBbAhM-albenga_disabili_gestito.shtml