Bandecchi a Tele Galileo: “Il decreto non ferma le Fere, rinnovo staff e giocatori”

ileana

“Garantisco fino a giugno, poi non so”. Stefano Bandecchi aveva commentato così, a caldo, domenica sera, il decreto ministeriale del 23 dicembre 2019 che vuole tagliare i corsi di laurea in psicologia e di formazione nelle università telematiche. Con effetti pesanti per gli oltre mille dipendenti del suo ateneo e, di riflesso, anche sulla Ternana.

Il patron è intervenuto in diretta lunedì sera alla trasmissione Fere di Sera su Tele Galileo spiegando la situazione: “Momentaneamente questo decreto toglierebbe alcune discipline e alla fine le toglieranno tutte. Nel mondo si diffonde un’idea di didattica globale, in Italia torneremo a fare lezioni dentro le grotte. Si parla di università in presenza, ma poi è possibile non frequentarla come succede in Inghilterra e in Francia. Dovrebbe esserci l’obbligo di frequenza che però non c’è. Questo decreto è una bugia perchè non c’è l’obbligo di frequenza in nessun istituto. La tracciabilità delle piattaforme telematiche invece richiede l’obbligo di frequenza”.

Un paradosso per l’Università Niccolò Cusano che tra i suoi professori può vantare la presenza, tra gli altri, di Ileana Argentin, affetta da amiotrofia spinale e già deputata in Parlamento con il Partito Democratico e presidente Unione italiana lotta alla distrofia muscolare. In questa maniera si preclude di frequentare i corsi a distanza a chi ha disabilità: “L’Italia è indietro di 150 anni. E’ come se domani mattina esce una legge che dice che voi non dovete parlare di calcio, per capirlo bisogna frequentarlo. Poi qualcuno dirà che non è importante giocare a calcio ma basta parlarne al bar. Siamo al medioevo della didattica. Ci sono i libri, la presenza, il telematico, l’assistenza, le autovalutazioni, cosi da formare ai massimi livelli”.

Come può cambiare lo scenario? “Ho chiesto appuntamento al premier Conte, ancora nessuno ha risposto. Vuol dire che i miei dipendenti andranno al ministero a chiedergli cosa faranno da grandi. Questo decreto non è passato nemmeno alla Corte dei Conti. Sono tanti gli scenari aperti. Chi ha fatto questo decreto ha fatto un blitz troppo veloce”.

Quali sono gli effetti sul mondo Ternana, comprese le sue infrastrutture, di questo decreto ministeriale? “Io manterrò tutti i miei impegni, faremo tutto ciò che abbiamo detto di fare. La Ternana ha diritto a dignità e proprietà. Se non sarò in grado di portarlo avanti troveremo altri imprenditori visto che Terni è una piazza appetibile a tutti. La Ternana è la Ternana, la visione va avanti. Domani parlerò con il direttore sportivo, gli dirò che voglio che rinnovi i contratti allo staff tecnico e voglio parlare con lui dei rinnovi dei contratti di alcuni calciatori. Noi andiamo avanti, questo decreto non può fermare la Ternana. Io vado avanti. Lotteremo contro questo tumore, o vinciamo noi o vincerà il tumore”.

Sul suo uso di Instagram: “Non lo chiudo, porta fortuna e se le cose andranno male sono pronto a prendermi di tutto”.

Tratto da: http://www.sporterni.it/articolo.php?id=17656