Calenda: «Nel centro storico di Roma c’è una sostanziale anarchia»

Carlo Calenda

 

Cosi il ministro dello Sviluppo economico nel suo intervento al festival «Economia come». Avviato un tavolo con la sindaca Raggi. Annunciati «pattuglioni» che controllino almeno questa importante parte di città

Il centro storico di Roma si trova in una condizione di «sostanziale anarchia per distribuzione commerciale, sicurezza e illuminazione». Queste le dichiarazioni del ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, intervenuto al festival «Economia come». La situazione, ha aggiunto, «è talmente complicata che è giusto fare qualcosa, per questo abbiamo avviato il tavolo con la sindaca per soluzioni sia molto rapide che di lungo periodo, per dare una missione alla città che l’ha persa».

«Roma l’unica in condizioni simili»

Il ministro ha poi ricordato che «facendo un benchmarking con le altre capitali europee, Roma è l’unica che sta in queste condizioni. Quindi abbiamo deciso di chiamare le aziende per capire quali sono i loro piani di sviluppo, perché la prima cosa da fare è capire se i “clienti” sono soddisfatti o se vogliono andarsene. Io le incontrerò il 23». Poi c’è da fare «il presidio dei luoghi del centro storico in maniera che cessi la sostanziale anarchia, dal punto di vista della distribuzione commerciale, della sicurezza e dell’illuminazione. Quello che succede non è un danno per la sindaca, è un danno per tutto il Paese». Per questo al comitato per l’ordine e la sicurezza si è deciso di «far partire i cosiddetti pattuglioni che controllino e raddrizzino la barra almeno di questa parte di Roma per dare un segnale che c’è un’inversione di tendenza».

«No al fallimento e alla rinascita»

Calenda ha poi respinto l’ipotesi di risolvere la situazione scegliendo la strada intrapresa, per esempio, da Detroit, fallita e rinata: «È un’opzione – ha spiegato il ministro – non possibile, non solo perché siamo l’Italia ma anche perché il momento di choc sarebbe fortissimo per tutti i cittadini. Sono sempre affascinanti le idee di dire tagliamo tutto e ricominciamo da zero, la verità è che mia esperienza dice che è meglio raddrizzare le situazioni. Ci sono 50mila cose da fare che hanno a che fare con la gestione razionale di una città. Se processiamo le 500 pratiche sul tavolino selvaggio che giacciono al comune di Roma, facciamo prima. In Italia si parla di massimi sistemi continuamente, ma la gestione su cui si misura una classe dirigente è molto spesso totalmente trascurata e fa il 90% della differenza».

Tratto da: http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/17_novembre_19/ministro-calenda-nel-centro-storico-roma-sostanziale-anarchia-556c6588-cd44-11e7-b0a9-c23017f51523.shtml