Ormai si attende solo l’ora dello showdown: non è avvenuto durante il Consiglio dei ministri – iniziato poco dopo le 22 con toni molto accesi e uno scontro subito sul Mes – ma più probabilmente accadrà domani, in una conferenza stampa annunciata da Matteo Renzi. L’ipotesi più accreditata, a questo punto, è che Iv ritiri le sue ministre, le quali si astengono sul Recovery nel cdm notturno, e apra formalmente la crisi per il governo Conte. Non è ancora l’unico scenario rimasto ma quello a cui portano tutti gli indizi, una svolta peraltro lasciata intendere dallo stesso ex premier in serata ospite del programma Cartabianca su Rai3.

Di certo, la palla è passata nel campo del leader di Italia Viva, dopo che Palazzo Chigi, intorno a ora di pranzo, ha fatto la sua mossa: “Se Renzi si sfila, nessun nuovo esecutivo con Iv sarà possibile”. Uno spin che viene letto in modo ben preciso: Conte è pronto ad andare avanti con il sostegno di un’altra coalizione. O meglio, della stessa ma senza gli irrequieti renziani e con una pattuglia di “responsabili”. Che però, al momento, malgrado alcuni movimenti dentro Forza Italia, non ci sono. O non sono venuti fuori. È una partita a poker e fino all’ultimo non si sa chi stia bluffando, fra l’avvocato e l’ex Rottamatore.

Intanto la maggioranza si è stretta attorno a Conte. In modo più netto i 5Stelle, che in caso di rottura non si dicono più disponibili a una collaborazione con Iv, nei fatti sbarrando la strada a un premier diverso con la stessa maggioranza (ipotesi Franceschini). In maniera appena più timida il Pd che comunque dice no all’apertura di una crisi e rammenta che “ci sono molte cose da fare per l’Italia”. Ormai siamo agli sgoccioli: il Recovery Plan ha avuto il via libera e si apre – con ogni probabilità – un’altra fase per Giuseppe Conte, non priva di insidie e con lo spettro di un governo istituzionale o di elezioni in caso di fallimento. A meno che il thrilling ambientato a Palazzo Chigi e dintorni non riservi nel finale il colpo di scena meno atteso: la pace fra “Giuseppi” e Matteo. Ma sono sempre di meno quelli che ci credono.

Ecco la giornata politica raccontata minuto per minuto.

Ore 00.53 Finito il consiglio dei ministri, via libera al Recovery plan

Il consiglio dei ministri finisce con l’approvazione del Recovery plan. Un esito scontato per il piano di rilancio da 222,9 miliardi di euro, cui però si è arrivati con l’astensione delle ministre di Italia Viva Bellanova e Bonetti. Nell’agenda del governo c’è un nuovo cdm in programma domani sera, per dare il via libera alle nuove misure anti-Covid, e un ulteriore riunione giovedì, per discutere di scostamento di bilancio.

Ore 00.19 Il cdm si infiamma per lo scontro sul Recovery

Alle ministre renziane – che insistono per l’adozione del Mes sanitario – risponde il premier: “Non è ricompreso nel Next Generation e quindi non è questa la sede per affrontare una discussione sul punto”.  Il premier ha inoltre “invitato a non speculare sul numero dei decessi in Italia per invocare l’attivazione del Mes”, con “un accostamento che offende la ragione e anche l’etica. Se fosse un problema di finanziamenti come mai allora la Germania pur investendo il doppio sulla sanità di noi si ritrova adesso con il doppio dei morti giornalieri?”. A dar man forte al premier anche il ministro dell’Economia Gualtieri: quelli del Mes “non sono soldi che possono essere usati come risorse aggiuntive alle spese per la sanità”.

Ore 00.01 Bonetti e Bellanova annunciano l’astensione sul Recovery

Come detto già da Renzi in tv, le due ministre di Italia Viva – Bellanova e Bonetti – hanno annunciato la loro astensione in Consiglio dei ministri. Una riunione dai toni subito tesi: c’è stata subito una discussione sul ricorso al Mes, e una polemica di Iv sui fondi per la famiglia.

Ore 23.07. Renzi: “Non sto in un governo che butta i soldi dei nostri figli”

“Il reddito di cittadinanza per me è una follia. Quando dicono che Renzi fa tutta questa confusione per un ministro in più è falso. Le ministra Bellanova e Bonetti pensano che la politica sia servizio e non potere mentre altri stanno inchiavardati alla poltrona – continua Renzi a Cartabianca, su Rai3 – Stiamo rischiando molto. In un governo che butta via il denaro dei miei figli io non ci sto”, aggiunge. “Non dico che è stato tutto sbagliato. Su alcune cose chiediamo di migliorare, se si può migliorare stiamo dentro, se non si può migliorare perché si dice che è un governo perfetto, che c’è un modello italiano, no. Non voglio far cadere Conte ma se l’obiettivo è tenere Conte lo aiuta Mastella e non Renzi”, conclude.

Ore 23.06. Salvini: “O elezioni o governo alternativo”

La maggioranza non vuole andare al voto perché vuole eleggere il prossimo presidente della Repubblica con questo Parlamento? “Vero. Nel Pd ci sono almeno 30 aspiranti presidenti della Repubblica, il problema che l’elezione del presidente della Repubblica è tra più di un anno. Non esiste: c’è la via delle elezioni o quella di un governo alternativo“, commenta il leader della Lega, Matteo Salvini, a Fuori dal coro, su Rete 4.

Ore 22.56 Renzi: “Domani decidiamo se uscire”

“Io penso che domani Conte annuncerà di avere altri parlamentari a suo sostegno e quindi nasce il governo Conte-Mastella. Noi dal nostro punto di vista aspettiamo che finisca il consiglio dei ministri di oggi. Domani mattina decideremo e domani pomeriggio daremo comunicazione alle stampa”, annuncia Matteo Renzi in tarda serata a Cartabianca.

Ore 22.45. Renzi: “Ci hanno offerto di tutto ma noi non teniamo alle poltrone”

“Se Bellanova decide di rinunciare a un posto da ministro significa che ha una nobiltà d’animo che altri si sognano”, osserva Matteo Renzi nel corso di Cartabianca su Rai Tre. “La ministra Bellanova, la ministra Bonetti sono due persone che credono nella politica come servizio. A quelli che credono che noi vogliamo più poltrone, dico che noi rinunciamo alle poltrone”, aggiunge Renzi. Il leader di Iv rivela che a lui e ai suoi colleghi sono state fatte offerte per restare in maggioranza. “A noi ci stanno offrendo di tutto in questo momento. Non svelo segreti. Io ho detto e ripeto che non si può risolvere questa tematica complicata dando poltrone”.

Ore 22.43. Renzi: “Quelli del vaffa-Day oggi abbarbicati alle poltrone”

“Noi siamo gli unici che le poltrone le lasciano mentre quelli che sono entrati per fare la rivoluzione, il vaffa-day e la scatoletta di tonno stanno attaccati alle poltrone”, attacca il leader di Iv su Rai Tre.

Ore 22.42. Renzi. “Non credo alle elezioni anticipate”

Renzi lo ha ripetuto durante la trasmissione su Rai Tre Cartabianca: “Alle elezioni anticipate non ci credo”.

Ora 22.35. Renzi: “Non abbiamo chiesto ‘Meb’ al governo ma il Mes”

“Non abbiamo chiesto ‘Meb‘ al Governo, abbiamo chiesto Mes, ma i cinquestelle non si sono concentrati sulla parte finale…”, dice il leader di Iv, ospite di ‘Carta Biancà su Rai3. Gioca con le parole e smentisce l’ipotesi che Maria Elena Boschi (Meb, appunto), capogruppo di Iv a Montecitorio, possa entrare in un nuovo esecutivo da ministro. “La condizionalità del Mes, cioè gli impegni che dobbiamo firmare per il Mes, è minore della condizionalità del Recovery fund”, aggiunge.

Ore 22.28. Renzi: “Conte ha scelto di non parlare con noi”

“Noi siamo l’unico partito che lascia le poltrone. Volete le nostre idee, stiamo con voi. Se non le volete noi restiamo fuori – incalza il leader di Iv a Cartabiancà su Raitre – Le nostre richieste sono ferme, nero su bianco. Spendiamo subito 36 miliardi del Mes. La condizionalità del Mes è minore della condizionalità del ‘Recovery plan’. Conte ha scelto di non parlare con noi. Ha scelto di andare in Parlamento per avere il voto dei responsabili”, osserva, “non ha voluto fare un accordo sui contenuti”.

Ore 22.24 Recovery, Renzi: “Senza Mes Iv si astiene in Cdm”

“Le ministre Bellanova e Bonetti in consiglio dei ministri chiederanno di inserire nel Recovery Plan almeno una parte del Mes: se verrà detto di sì, voteremo a favore. Se verrà detto di no, visto che comunque è stato migliorato, ci asterremo”, dice anora Renzi a Cartabianca.

Ore 22.22. Renzi: “Hanno trovato voti per governo Conte-Mastella”

“Conte lo ha detto stamattina e stasera lo ha confermato Bettini: hanno trovato i numeri per il nuovo governo. Si parla da Conte-Salvini a Conte-Zingaretti, a Conte-Mastella. Ma io non sono disponibile a essere complice del più grande sperpero della storia della Repubblica”, aggiunge Matteo Renzi intervenendo a Cartabianca, su Rai3.

Ore 22.21. Renzi: “Dimissioni Bellanova e Bonetti? Parleranno domani”

Matteo Renzi ospite di Cartabianca non scioglie i dubbi a proposito delle dimissioni delle ministre Teresa Bellanova e Elena Bonetti. “Domani con Teresa Bellanova e Elena Bonetti siamo alla Camera in conferenza stampa e lì diranno come la pensano”, spiega Renzi.

Ore 22.20. Renzi: “Siamo a un bivio, basta vivacchiare e rinvii”

“Siamo a un bivio: non si può continuare vivacchiando, con rinvii e ritardi. Non basta il Recovery plan”, dice Matteo Renzi a Cartabianca.

Ore 22.18. Recovery: al via Consiglio ministri, su tavolo ok a piano

È iniziato, a Palazzo Chigi, il Consiglio dei ministri sul Recovery plan. La bozza è stata leggermente cambiata rispetto alla versione inviata ieri ai ministri.

Ore 22.13. Recovery, Renzi: “È già migliorato ma manca il Mes”

“Il Recovery plan è già migliorato e lo stanno riconoscendo tutti”, dice Matteo Renzi a Cartabianca su Rai Tre. “Un passo in avanti è stato fatto. È sufficiente? Vediamo. Io ho l’impressione che manchi una cosa fondamentale che si chiama Mes, che sono 36 miliardi per la sanità. E Conte più per accontentare i M5s che per un fatto suo, non li vuol prendere”, aggiunge Renzi.

Ore 22.06. Prodi: “Crisi inconcepibile, Conte fa bene”

“È inconcepibile dal punto di vista razionale questa crisi”, commenta ancora l’ex premier Romano Prodi a Di Martedì su La 7. Ma qual è l’obiettivo di Renzi? “Lui ha la sicurezza che non si andrà ad elezioni e che alla fine qualcosa la ottiene. Questo è il suo punto di vista e io credo che abbia fatto bene Conte a dire ‘se poi rompe, rompe…’. Non è che si possa poi riprendere dentro le cose”, aggiunge.

Ore 21.59 Governo, Italia Viva darà ok a comunicazioni Speranza e a scostamento

Al di là della crisi, Matteo Renzi è intenzionato comunque a garantire il sì di Italia viva alle comunicazioni del ministro della Salute, Roberto Speranza, domani, così come allo scostamento di bilancio che dovrebbe essere discusso mercoledì prossimo. Lo ha confermato lo stesso leader di Italia viva su Rai Tre intervistato durante la trasmissione Cartabianca.

Ore 21.46. Prodi: “Renzi come Bertinotti, vuole solo rompere”

Interviene anche l’ex premier Romano Prodi: “Quello che sta avvenendo mi ricorda tante cose. Quando io mi trovai nel mio primo governo con Bertinotti io tentavo di mediare ma lui aveva un altro obiettivo: a me sembra che Renzi abbia assolutamente lo stesso obiettivo di Bertinotti, cioè rompere”, ha detto a Di Martedì di Giovanni Floris su La 7.

Ore 21.34. Bettini: “Responsabili possono palesarsi al momento giusto”

“Ci sono delle forze che vogliono contribuire nel segno di un rapporto con l’Europa e penso che al momento opportuno queste forze possano palesarsi”, ha detto Goffredo Bettini del Pd, nella trasmissione di Rete 4 Stasera Italia, rispondendo a Barbara Palombelli che chiedeva, qualora Italia Viva ritirasse la sua delegazione, se esistesse la possibilità di un sostegno di Forza Italia per dare continuità all’opera di questo governo.

Ore 21.18. Spadafora: “Ci sono condizioni per gesto di responsabilità”

“Penso che ci sono ancora le condizioni, per tutti, per compiere un gesto di responsabilità”. Lo dice il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, arrivando a Palazzo Chigi per il Consiglio dei ministri convocato in serata.

Ore 21.05. Meloni: “Unica strada sono le elezioni”

“L’unico modo serio di affrontare questa situazione è un nuovo governo, ma questo non può nascere dall’ennesimo gioco di palazzo. L’Italia ha bisogno di una visione chiara, quindi di un mandato popolare forte. Spero che il governo vada a casa e la strada giusta è chiedere agli italiani chi deve governare questo Paese “, ha detto la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, al Tg2 Post.

Ore 21.01. Meloni: “Governo in vita solo per poltrone e per evitare che la destra vinca le elezioni”

-“Un’altra chiara ammissione sugli unici motivi che vi spingono a mantenere in vita questo governo: rimanere saldi sulla poltrona ed evitare che la destra vinca le elezioni. E voi sareste i democratici?”. È quanto scrive su Twitter la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, rispondendo a un tweet del segretario del Pd, Nicola Zingaretti, che aveva scritto: ‘I governi non si rilanciano mandandoli a casa con una crisi che nessuno capirebbe. Sarebbe un errore politico. C’è il rischio che in Italia gli alleati di Trump tornino al potere’.

Ore 20.59. Bellanova: “Se si minaccia il voto, il rischio è il Paese a destra”

“Noi vorremmo un governo all’altezza della sfida che il Paese ci mette davanti. Su questo combattiamo”, sostiene la ministra Teresa Bellanova al Tg2. “Se qualcuno pensa di andare alla conta – ha aggiunto la renziana – di andare a raccattare un po’ di responsabili oppure addirittura per la propria condizione personale minaccia il voto, allora sì, si rischia di dare il paese alla destra”.

Ore 20.51. Bettini: “La crisi non ha alcun fondamento reale. Elezioni sarebbero una catastrofe”

“La crisi è incomprensibile, non ha alcun fondamento reale, è soltanto una scelta politica o, in questo caso, politicista”, ha detto il dirigente del Pd, Goffredo Bettini, su Rete4. E a chi gli chiedeva se Ci sono ancora margini per evitare la crisi, il dem ha risposto: “Dipende da quello che in queste ore sta ragionando Iv e il leader di Iv”, se ci sarà una crisi “penso che Renzi si assumerebbe una responsabilità grave”. Poi, sull’ipotesi di un nuovo premier, Bettini ha dichiarato: “Conte ha lavorato bene. Perché decapitare Conte quando oggi è un punto di riferimento per tanti italiani?”. Ma c’è la possibilità’ di andare alle urne, in caso di crisi di governo? “Le elezioni sarebbero una catastrofe”, ha concluso il dirigente pd.

Ore 20.50. Bellanova: “Palazzo Chigi personalizza lo scontro”

“Palazzo Chigi sta personalizzando lo scontro. Io inviterei il presidente Conte a dare ascolto a quelli della sua maggioranza che vogliono un nuovo accordo di programma con questa maggioranza”, ha attaccato la ministra renziana all’Agricoltura Teresa Bellanova intervistata dal Tg2.

Ore 20.47. Bellanova: “Recovery ancora da migliorare”

“Stasera io e la ministra Bonetti andremo per responsabilità istituzionale al Cdm e continueremo a dare il nostro contributo per migliorare un progetto che ancora non è soddisfacente”, ha detto al Tg2 la ministra renziana Teresa Bellanova. “Un progetto di 209 miliardi – prosegue – che grazie alle nostre battaglie è stato modificato e adesso tutti condividono le modifiche. Noi pensiamo che ci sia ancora da migliorare”.

Ore 20.26. Orlando: “Questo esperimento va ancora sostenuto”

“Se salta il governo Conte, il fronte progressista non c’è più. E se franasse questa esperienza di governo, riproporla sarebbe difficile. Per questo penso che, per quanto possa avere i suoi limiti, questo esperimento vada sostenuto”, sospiene il dem Orlando, ospite di Lilli Gruber su La7.

Ore 20.10. Orlando: “Escludo appoggio Pd a esecutivo di unità nazionale”

Ancora Orlando. “Escludo totalmente il nostro appoggio a un governo di unità nazionale. Dovremmo gestire i fondi europei con questa destra antieuropea e una pandemia con questa destra negazionista. È già difficile con questa coalizione, figuriamoci con una in cui ci sono delle distanze simili”, ha aggiunto il vicesegretario dem.

Ore 20. Orlando: “Mai più con Renzi? Mai dire mai”

“Se dipendesse dal Pd, quella di stasera non sarebbe l’ultima del governo Conte. E se Palazzo Chigi e M5S dicono mai più con Renzi se fa cadere il governo, io dico che in politica non si può mai dire mai, tante volte abbiamo visto partiti dire che non avrebbero fatto alleanze che poi hanno fatto”. A dirlo è il vicesegretario del Pd, Andrea Orlando, intervendo a Otto e mezzo su La7. “Ma adesso – prosegue – serve ricucire. Ma la responsabilità è di chi produce la crisi. Io auspico che si ritorni a dove si è determinato il corto circuito. Certo – conclude – se ti alzi dal tavolo, le risposte non arrivano. Se ci rimani, arrivano. Ma sono frutto del confronto, non dello spirito santo”.

Ore 19.57. Domani alle 22 riunione gruppi Iv con Renzi

Domani alle ore 22 si terrà un assemblea dei deputati e senatori di Italia viva. All’incontro parteciperà anche Matteo Renzi, secondo quanto riferiscono fonti parlamentari di Iv.

Ore 19.21. Pisano: “Importante lavorare per il Paese e per l’Europa”

“Secondo me la cosa più importante in questo momento è lavorare per riuscire davvero a fare quello di cui ha bisogno il nostro Paese e di cui ha bisogno l’Europa e quello che si aspetta l’Europa dal nostro Paese”. Lo ha detto il ministro per l’Innovazione, Paola Pisano, a Rtl, commentando l’attuale situazione politica del Paese.

Ore 19. Gualtieri: “Scostamento non compatibile con la crisi”

“Nei prossimi giorni, forse già giovedì, faremo il Consiglio dei ministri per chiedere l’autorizzazione del Parlamento a un nuovo scostamento di bilancio. Atto che, naturalmente, richiede un Governo nella pienezza delle sue funzioni, che non è compatibile con una crisi di governo”, ha commentato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, rispondendo a Radio popolare di Milano a una domanda sull’iter per il nuovo decreto ristori. “Poi, mentre il Parlamento voterà auspicabilmente questo scostamento, predisporremo quanto abbiamo già iniziato a fare, per arrivare dopo il voto alla sua approvazione”, ha aggiunto.

Ore 18.45. Gualtieri: “Crisi incomprensibile e pericolosa”

Una crisi di governo “nel pieno di una pandemia” sarebbe “incomprensibile, irresponsabile e pericolosa”, per il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri. “Una crisi è un rischio – ha osservato Gualtieri durante un’intervista a Radio Popolare di Milano – è uno scenario normalmente pericoloso, lo è maggiormente durante una pandemia: l’Italia non si può permettere una crisi di governo, soprattutto in questo momento e quindi voglio essere fiducioso e ottimista perché sono convinto che tutti avranno a cuore gli interessi del Paese e degli italiani”.

Ore 18.30. Passeggiata e selfie per Conte in centro a Roma

Una passeggiata a piedi, da casa fino a Palazzo Chigi, per il premier Giuseppe Conte. Che, lungo il tragitto, si è prestato ai selfie di chi lo avvicinava per uno scatto. Il presidente del Consiglio è arrivato a Palazzo Chigi attorno alle 17, in attesa del Consiglio dei ministri decisivo per le sorti del suo governo in programma questa sera.

Ore 18.15. Renzi: “Ritiro ministri? Stasera vediamo, parlo domani”

“Sembra che sia il ritiro dei panni, stiamo parlando di donne con un’esperienza straordinaria – dice ancora Renzi durante una pausa dei lavori parlamentari riferendosi a Bellanova e Bonetti – Stasera vediamo che tipo di discussione viene fuori e domani facciamo una conferenza stampa e ne parliamo. Nel giro di un mese pare che abbiano migliorato il Recovery plan, io non l’ho ancora letto tutto, lo devo leggere, ma dicono tutti che sia migliorato”.

ore 18.10. Renzi “Mediazione in extremis? Va chiesto a Conte”

È possibile che ci sia una ricomposizione della maggioranza in extremis, evitando la ‘contà in Parlamento? “Dovete chiedere al presidente del Consiglio”, dice Renzi continuando a parlare con i giornalisti al Senato. Sull’ipotesi di una crisi di governo ‘al buio’, il leader di Italia viva ha ribadito: “Non è crisi al buio, magari (il premier, ndr) ha i numeri”, concludendo: “Io non sono d’accordo su queste cose, ma se loro vogliono andare avanti con questo governo e hanno i numeri, questa si chiama democrazia parlamentare”.

Ore 18. Renzi: “Conte sostituirà le ministre Iv, poi fiducia”

È lo stesso Renzi a tracciare lo scenario della crisi, conversando ancora con i giornalisti al Senato: “Penso che Conte sostituirà le ministre di Italia viva che si dimetteranno e poi andrà alle Camere per chiedere la fiducia. Non so se prima si recherà al Quirinale, comunque quando avrà dei nuovi ministri farà il passaggio parlamentare”:

Ore 17.54. Sardine: “Renzi mosso da interessi oscuri”

“Poche ore ci separano dalla riunione del consiglio dei ministri il cui esito potrebbe determinare la fine del Governo in carica. Renzi potrebbe essere sul punto, dunque, di assumersi la responsabilità di compromettere in maniera irreversibile il futuro del nostro Paese. Il dibattito pubblico è egemonizzato da questo personaggio che prima ha attaccato i soggetti della rappresentanza e oggi porta avanti una strategia di destabilizzazione dell’intero Paese e dentro la stessa Europa”, attacca Jasmine Cristallo, portavoce nazionale del movimento 6000 Sardine. “A questo punto – prosegue – appare evidente che tutti i punti formali di attrito nascondono ben altri interessi (di cui sarebbe interessante conoscere mandanti e beneficiari)”. E conclude: “Questo colpire costantemente ai fianchi mina la credibilità della Politica e delegittima le istituzioni nel momento più buio della storia della Repubblica. C’è un limite di decenza e di responsabilità che non dovrebbe mai essere valicato, soprattutto nel pieno di un’emergenza planetaria”.

Ore 17.53. Giorgetti: “Servirebbe un nuovo gruppo per sostegno alla maggioranza”

“Una nuova maggioranza a sostegno del governo? Cosa già vista ma, come ci insegna esperienza e prassi istituzionale, è impensabile che ci si affidi a un manipolo di parlamentari in ordine sparso tanto più in una situazione drammatica come questa”, ha sottolineato il leghista Giancarlo Giorgetti interpellato dall’Ansa. “Se dovesse davvero esistere un percorso di costruttori – ha osservato – l’unica strada è quella del sostegno da parte di un gruppo che si costituisca in Parlamento e che abbia un preciso progetto politico”.

Ore 17.44. Renzi: “Conte convinto di avere numeri. Se così Iv all’opposizione”

“Se il presidente del Consiglio ha preso questa linea, evidentemente è convinto di avere i numeri e va bene così, si chiama democrazia parlamentare e noi si va all’opposizione”. L’ha detto il leader di Italia viva, Matteo Renzi parlando con i cronisti al Senato. Stasera Italia viva ritira le sue ministre dal governo? “Sembra che sia il ritiro dei panni – ha aggiunto- stiamo parlando di donne con un’esperienza straordinaria.Stasera vediamo che tipo di discussione viene fuori e domani facciamo una conferenza stampa e ne parliamo”. A proposito della bozza del Recovery plan, sul tavolo del Consiglio dei ministri di stasera, Renzi ha chiarito: “Nel giro di un mese pare che abbiano migliorato il Recovery plan, io non l’ho ancora letto tutto, lo devo leggere, ma dicono tutti che sia migliorato”.

Ore 17.41. Pd: “No ad apertura crisi, molte cose da fare per l’Italia”

“Ci sono molte cose da fare per il bene dell’Italia di fronte alla crisi sanitaria, economica e sociale e alla domanda di sicurezza del Paese. L’urgenza è quella di dare risposte concrete per la rinascita italiana. Questa maggioranza può farlo”, scrive in una nota il Pd al termine di una riunione da remoto che si è svolta tra il segretario dem Nicola Zingaretti, il capodelegazione Dario Franceschini, il vicesegretario Andrea Orlando e i capigruppo alla Camera e al Senato, Graziano Delrio e Andrea Marcucci. “La via maestra per servire l’Italia- aggiunge la nota- è approvare la bozza del Recovery plan modificata con il contributo delle forze politiche, avviare il percorso parlamentare e impegnarsi per attivare in fretta le misure per il rilancio, l’economia, il lavoro. Subito, da domani, su proposta del presidente Conte si discuta e si approvi il patto di legislatura per affrontare i problemi aperti e per rilanciare l’azione di governo”. Quindi, concludono nella nota gli esponenti del Pd, “questa è una scelta di responsabilità e innovazione che deve spingere tutti a ritrovare il coraggio del dialogo e della collaborazione per il bene comune. Confermiamo la nostra contrarietà all’apertura di una crisi che ora, tra l’altro, impedirebbe l’approvazione del decreto ristori e gli aiuti per tanti italiani, per tante imprese e piccole attività in difficoltà”.

Ore 16:32. Franceschini a Palazzo Chigi

Il capodelegazione del Pd, Dario Franceschini, è stato a Palazzo Chigi poco dopo l’ora di pranzo. Il ministro dei Beni Culturali ha lasciato la sede del governo attorno alle 16, senza rilasciare dichiarazioni.

 

Ore 16:22. Italia viva: “Nessun passo indietro, domani conferenza stampa”

Italia viva smentisce “passi indietro” rispetto alla decisione di ritirare le ministre dal governo. In queste ore, spiegano fonti qualificate renziane, si sta cercando un luogo dove fare una conferenza stampa domani pomeriggio, alla Camera o al Senato. Alla conferenza stampa parteciperà il leader di Iv Matteo Renzi. Non è escluso che le dimissioni, se non arrivano stasera in cdm, potrebbero arrivare domani nel corso della conferenza stampa.

 

Ore 16.19. Fratoianni: “Crisi surreale, spieghino le vere ragioni”

“Da settimane il Paese è paralizzato da una crisi surreale: ci hanno spiegato per giorni e giorni che il problema era il Recovery Plan, il futuro dei nostri figli, come non sprecare i miliardi di euro che arrivano dall’Europa. Adesso tutti si preparano ad approvare il Recovery Plan in Consiglio dei ministri, ma la crisi èancora lì”. Lo afferma in un video sui social, Nicola Fratoianni, portavoce nazionale di Sinistra Italiana. “Ci spieghino quali sono le vere ragioni- conclude l’esponente di Leu- altrimenti è solo un’irresponsabilità che fa male all’Italia”.

Ore 16:00. Bellanova: “È ora di mettere in discussione il no ideologico al Mes”

A poche ore dal Cdm di questa sera per l’approvazione del Recovery Plan la ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova, capodelegazione di Iv, rilancia sull’opportunità di utilizzare il Mes. “Nel piano pandemico c’è scritto che in base alla scarsità di risorse i trattamenti necessari saranno dati a chi può trarne maggior beneficio. È il momento di mettere in discussione il no ideologico al Mes e dire che ci sono 37 miliardi che possiamo utilizzare per rafforzare il sistema sanitario”, afferma Bellanova a L’aria che tira su La 7 rilanciando con un post su Facebook.

Ore 15.59. Renzi a Speranza: “Domani al Senato sì di Iv a misure anti-Covid”

Qualunque cosa accada nelle prossime ore, Italia Viva domani voterà a favore delle comunicazioni del ministro Roberto Speranza sulle misure anti-Covid. Lo ha detto, a quanto si apprende, il capogruppo Iv al Senato, Davide Faraone, in una riunione di maggioranza che si è tenuta in vista della capigruppo fissata oggi a palazzo Madama. Il presidente dei senatori di Italia Viva avrebbe criticato l’uscita del premier Conte di stamattina assicurando però che non mancheranno i voti dei renziani sulle misure per l’emeregenza Coronavirus. A quanto si apprende, lo stesso Matteo Renzi avrebbe telefonato al ministro Speranza per rassicurarlo in tal senso

 

Ore 15.54. Misiani: “Crisi di governo in piena pandemia sarebbe incomprensibile”

“Una crisi di governo in piena pandemia non sarebbe solo incomprensibile: bloccherebbe misure essenziali per l’economia e il lavoro, dai ristori per le imprese colpite dalla crisi al rifinanziamento della Cig fino al taglio dei contributi per gli autonomi”, scrive il viceministro dell’Economia, Antonio Misiani, su Twitter.

Ore 15:41. Si blocca la commissione finanze. Iv: “È iniziata la rappresaglia”

In Commissione finanze alla Camera, riunita per un’indagine conoscitiva sull’Irpef, il deputato Pastorino (Leu) ha chiesto di fermare i lavori perché “non avrebbe senso continuare, visto che Iv sta mettendo in crisi il governo”. Addirittura avrebbe dato della “indemoniata” alla ministra Bellanova. Pd e M5S gli hanno dato sponda dicendo che forse era meglio fermare tutto. Iv ha risposto: “È iniziata la rappresaglia” (Giovanna Vitale)

 

Ore 15.38. Azzolina: “Difficile ricostruire con chi strappa”

“Difficile pensare di ricucire con chi strappa. Una crisi ora, in piena pandemia, sarebbe insensata”. Lo scrive su Twitter la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina.

Ore 15.37. Tajani: “Non partecipiamo a governi di sinistra”

“Noi non partecipiamo a un governo con forze di sinistra: l’unica forma di collaborazione è avanzare le nostre proposte per il Recovery Plan”. Così il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, su Rai 1.

Ore 15.31. Bersani: “Siamo al teatro dell’assurdo”

-“La crisi era sul Recovery plan? Ora dice che lo approvano ma fanno anche la crisi. Vedremo, siamo al teatro dell’assurdo in una situazione drammatica, sia per la pandemia che per l’economia. Saremmo a livelli di irresponsabilità molto, molto seri. Vediamo stasera”. A dirlo Pier Luigi Bersani (Leu) alla trasmissione Oggi è un altro giorno su Rai1. “Se fossi Conte – prosegue – vedrei stasera il Cdm, nel caso si dimettono le ministre andrei in Parlamento con il Recovery, non mettendo la fiducia, sulle cose da fare per gli italiani”.

Ore 15.23. Spadafora: “Con ritiro ministre stop collaborazione M5S-Iv”

“È il momento di chiudere questa crisi mai formalmente aperta e smetterla di essere appesi alle prossime 48 ore più lunghe della storia repubblicana”, dice il ministro per lo Sport grillino, Vincenzo Spadafora. “È ovvio sottolineare – prosegue – che, se la crisi sarà formalizzata col ritiro delle ministre come più volte dichiarato da Renzi, la collaborazione tra Italia Viva e il Movimento 5 Stelle non potrà proseguire in alcun modo e in alcuna forma in futuro”.

Ore 15:00. Meloni: “Fino a quando imbarazzante teatrino?”

“Nel governo continuano con i litigi, le ipotesi di rimpasti, gli ultimatum e le giravolte. Ma quando la finiranno con questo imbarazzante teatrino a scapito dell’Italia e degli italiani?”, scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.

Ore 14:49. Nobili: “Con sfida a Iv premier dice no a Conte Ter”

“Il fatto politico di oggi è che Conte, sfidando Italia Viva, ha detto di no all’ipotesi Conte Ter. Contento lui, contenti tutti” scrive su Twitter Luciano Nobili, deputato di Italia Viva.

Ore 14:43. Fraccaro: “Se Iv rompe impossibile altro governo insieme”

“Se Iv dovesse decidere di mettere tutto a rischio per aprire una crisi in piena pandemia, in maniera assolutamente ingiustificabile, per il M5S non potrebbe più esserci un altro governo con questa forza politica “afferma anche il sottosegretario alla presidenza Riccardo Fraccaro.

Ore 14:27. D’Incà: “Non possiamo permetterci incidenti di percorso”

Non ci possiamo permettere incidenti di percorso – scrive su Facebook il ministro dei Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà – gli italiani non capirebbero una crisi di governo in questo momento. È un enorme rischio per la gestione delle misure anti covid, è un enorme rischio per i provvedimenti a sostegno del nostro tessuto economico, è un enorme rischio per la tenuta sociale del Paese. Ognuno deve fare la sua parte”,

Ore 13:52. Toti: “Cambiamo non sosterrà mai questa maggioranza”

Il governatore della Liguria e leader di Cambiamo Giovanni Toti conferma che la sua formazione non darà mai il suo sostegno all’attuale maggioranza di governo. Ma è disponibile ad appoggiare “un esecutivo di salute pubblica”.

Ore 13:26. Di Battista: “Se Renzi apre crisi, mai più nemmeno un caffè insieme”

“Da quando i cosiddetti renziani – ovvero un mediocre manipolo di politicanti assetati di potere e poltrone – hanno aperto, ovviamente solo sui giornali, la crisi di governo, sono morte, di Covid, 16570 persone. 16570 persone che oggi ricevono meno spazio delle dichiarazioni del mediocre manipolo.” Lo scrive in un post su Fb l’esponente M5S Alessandro Di Battista, che attacca: “Io credo che se i renziani dovessero aprire una crisi di governo reale in piena pandemia, nessun esponente del Movimento dovrebbe mai più sedersi a un tavolo, scambiare una parola, o prendere un caffè con questi meschini politicanti. Figuriamoci farci un altro governo insieme”.

Ore 12:56. Lezzi: “M5S non permetta squilibri a favore Iv”

Attacca su Facebook la senatrice cinquestelle Barbara Lezzi: “Boschi: ‘Il M5S non capisce come al solito’. Si difende la Boschi, vuol far credere al Paese che Italia Viva non abbia come uniche aspirazioni poltrone, nomine e potere. Qui c’è poco da capire perché conosciamo bene i personaggi e la loro squallida avidità. Il M5S non può e non deve accettare di squilibrare il Governo a favore di Italia Viva”. E conclude: “Se Italia Viva ritira le sue ministre, non deve esserci più nessuno spazio per loro. Abbiamo già  concesso troppo a chi sta frenando l’azione del Presidente Conte. Sono certa che su questo, nel M5S, saremo tutti d’accordo”.

Ore 12:50. Salvini: “Governo faccia in fretta, è frustrante seguirne i litigi”

“Fare bene e fare in fretta. È frustrante seguire da un mese i litigi di Conte, Renzi, Di Maio e Zingaretti mentre in piazza c’è l’italia che vuole lavorare. Salute, lavoro e scuola sono i tre pilastri di questo paese”, ha detto il leader della Lega Matteo Salvini alla manifestazione degli Agenti di viaggio.

Ore 12:20. Bonafede: “Non si sfidi la pazienza degli italiani”

“Prosegue l’inspiegabile attacco quotidiano, dall’interno della maggioranza, nei confronti del Presidente del Consiglio e dell’azione del Governo. È davvero desolante dover constatare la persistenza di toni volti unicamente ad alimentare tensioni”. Lo scrive su Facebook il ministro della Giustizia e capo delegazione del M5s al governo, Alfonso Bonafede. “Qualcuno dirà che nella politica ci può stare – aggiunge -. Può darsi, ma ci sono momenti (come quello che il mondo sta vivendo) in cui tutti dovrebbero capire che non si può continuare a sfidare la pazienza degli italiani evocando crisi del tutto aliene rispetto ai bisogni dei cittadini. Ribadisco la necessità di concentrarci unicamente sulle cose da fare”.

Ore 12:12. Renzi: “Non siamo irresponsabili. Chiediamo Mes non posti”

“A differenza di ciò che raccontano a reti unificate i cantori del pensiero unico – scrive Matteo Renzi nella sua Enews- non c’è nessuna richiesta di poltrone, nessuna polemica pretestuosa, nessun atto irresponsabile. Quello che noi stiamo facendo si chiama POLITICA: studiare le carte, fare proposte, dare idee. Irresponsabile sarebbe sprecare centinaia di miliardi dei nostri figli facendo debito cattivo e non investendo sulla sanità, sull’educazione, sull’innovazione”.

Ore 11:50. Palazzo Chigi: “Se Renzi si sfila, per Conte impossibile governo con Iv”

Da Palazzo Chigi arriva l’ultimatum per Renzi. Se si assumerà la responsabilità di una crisi di governo in piena pandemia, per il presidente Giuseppe Conte sarà impossibile rifare un nuovo esecutivo con il sostegno di Iv.

Ore 11.44. Leu: “Nessuna alternativa a Conte”

“In questo Parlamento non c’è alternativa a questa maggioranza e a Conte”, affermano i due capigruppo di Leu Loredana De Petris e Federico Fornaro. E aggiungono che “il Recovery plan consegnato ieri sera è certamente un passo avanti importante. Il piano è stato fortemente migliorato” e sarebbe assurdo bloccarne il cammino adesso.

Ore 10:40. Zingaretti: “Provocare una crisi è grave errore politico”

Ospite di SkyTg24 il segretario del pd Nicola Zingaretti lancia un appello al buon senso: “Il Pd continua a chiedere un rilancio di governo ma una cosa è chiedere di rafforzarlo un’altra è farlo cadere. Il Pd ha promosso il rilancio, ma non significa mandare a casa il governo o provocare una crisi che il 99% italiani non capisce. È un grave errore politico”. La crisi, inoltre, per il segretario dem “è un inaspettato regalo agli alleati di Trump Salvini e Meloni”. Nel ribadire che il suo partito non teme le elezioni, tuttavia Zingaretti spinge per trovare un accordo: “Io credo che la maggioranza può trovare un accordo” sul programma”. Nega di sessere interessato a incarichi di governo e ribadisce la sua fiducia a Conte: “Ha tutte carte per guidare l’alleanza”.

Ore 10. Marattin (Iv): “Chiediamo metodo”

Il deputato renziano Luigi Marattin esclude che questa sera “possa accadere qualcosa di particolare”. La questione “è chiederci se abbiamo un Governo all’altezza della situazione. Questa maggioranza ha le condizioni per essere in grado di affrontare questa fase? Con quale metodo di lavoro visto che fino ad oggi è mancato? Noi chiediamo questo ed è possibile che ciò implichi dei cambiamenti, ma dal nostro punto di vista non c’è un discorso di poltrone”.

Ore 9:30. Di Maio: “Crisi inspiegabile”

Di buon mattino il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, appena tornato dall’Arabia Saudita, definisce “inspiegabile” e “poco interessante sia per gli italiani che per l’estero”. Non solo perché siamo “nel bel mezzo di una pandemia e dobbiamo fare il decreto ristori. Ma anche perché questo è l’anno in cui l’Italia presiederà il G20 e in Italia ci sarà la conferenza globale sulla salute”, chiarisce l’ex vicempremier ad Agorà su Raitre. Che spera in una ricomposizione dell’ultimo momento: “Queste sono ancora le ore per trovare un’intesa sui temi”.

Tratta da: https://www.repubblica.it/politica/2021/01/12/news/crisi_di_governo_cdm_recovery_plan_martedi_12_gennaio-282180920/