Comunita’ di S.Egidio in un film, domani a Festa Cinema Roma

ddddddddddZCZC3766/SXR XCI85307_SXR_QBXL R CRO S43 QBXL Comunita’ di S.Egidio in un film, domani a Festa Cinema Roma Viene presentato “Beatitudini di S.Egidio”, docu di Jacques Debs (ANSA) – ROMA, 14 OTT – “Preghiera, Poveri, Pace”. Sono le 3 “P” – come disse papa Francesco in occasione del cinquentennale – che ispirano la Comunita’ di Sant’Egidio.

“Da Santa Maria in Trastevere, dove la Comunita’ prega ogni sera, si raggiungono tutti i continenti, per arginare i grandi nemici dell’umanita’: la guerra, l’ingiustizia sociale, le malattie. A Natale la basilica trasteverina si trasforma in una splendida sala da pranzo; invitati: i poveri, amici di Sant’Egidio durante tutto l’anno. E’ un mondo alla rovescia, dove chi e’ abituato a piangere, sorride e, a volte, ride”. E’ con questi presupposti che domani pomeriggio alle 18.00, alla Casa del Cinema a Roma, come preapertura della festa del Cinema viene presentato il documentario “Le beatitudini di Sant’Egidio”, scritto e diretto dal francese Jacques Debs. Il film mostra la vita di una comunita’ unica al mondo, la Comunita’ di Sant’Egidio. Fondata a Roma nel 1968 e oggi radicata in tutti i continenti, e’ luogo di reale solidarieta’ e propulsore attivo della pace nel mondo. In una perfetta sceneggiatura del reale, tutti i personaggi e i luoghi compongono una polifonia. Il movimento e’ interno alle inquadrature che formano un affresco pittoresco. E’ il primo lavoro su Sant’Egidio che vede la partecipazione attiva della Comunita’. Il docufilm mostra dapprima una ragazza disabile dei Laboratori d’Arte (che Sant’Egidio ha in diversi quartieri di Roma e che hanno esposto in passato anche alla Biennale di Venezia e al Maxxi) che decide di dipingere un quadro per regalarlo ai bambini di strada che la Comunita’ segue in Mozambico. Ci sono scene che riprendono lei che lo dipinge, ma che racconta anche come la sua vita e’ cambiata da quando e’ uscita dall’istituto e vive in una casa-famiglia insieme ad altre persone disabili. Ci sono immagini che riprendono questa casa, nel quartiere Monteverde a Roma, e anche la Trattoria degli Amici a Trastevere, dove alcuni di loro lavorano e si sono integrati. Altre immagini riguardano la mensa per i poveri di via Dandolo e i volontari che ci vanno; il quartiere di Primavalle, dove con i bambini si fa la Scuola della Pace (sostegno scolastico, animazione ed educazione alla pace e alla non violenza in periferia); un’esperienza di co-housing con gli anziani a Garbatella; i corridoi umanitari e la scuola di italiano per stranieri, sul discorso sull’integrazione; la preghiera della sera a Santa Maria in Trastevere; il racconto della pace in Mozambico (1992) fatto da Andrea Riccardi e riprese in Mozambico, a Maputo, dove, oltre alla consegna del quadro della disabile ai bambini di strada, viene fatto vedere il lavoro di Dream per la cura dell’Aids – la casa di cura e’ stata recentemente visitata da papa Francesco – e viene intervistata anche Cacilda Massango, la responsabile del centro di Zimpeto che ha parlato davanti al Pontefice. Il film si conclude con le riprese del pranzo di Natale con i poveri a Santa Maria in Trastevere, che e’ un po’ la sintesi di tutto dal momento che ci si siede a tavola con anziani, disabili, immigrati, anche venuti con i corridoi umanitari, Rom, insomma i poveri che sono amici della Comunita’ durante tutto l’anno: il primo pranzo venne fatto a Santa Maria in Trastevere nel 1982 ma oggi viene organizzato in tutto il mondo, dove e’ presente Sant’Egidio. L’ultimo anno hanno partecipato circa 140 mila persone di tutti i continenti. (ANSA). GR 14-OTT-19 13:35 NNNN