DISABILITÀ. DOPO 2 ANNI DI ATTESA, LUIGI E SUA FAMIGLIA HANNO FINALMENTE CASA

A Palermo la famiglia Diliberto e’ in stato di disagio economico e fa i conti con la grave disabilita’ del figlio Luigi. Ma dopo 2 anni di battaglie ha ottenuto un immobile confiscato. L’ass. Ciulla: “Per alcune famiglie la situazione si sta sbloccando” (RED.SOC.) Dopo oltre due anni di attesa, Elisabetta Ventimiglia e la sua famiglia (che in questo lasso di tempo ha vissuto in due stanze di una ex scuola pubblica) sono riusciti finalmente ad ottenere un immobile confiscato. Elisabetta e’ la mamma di Luigi, ragazzo con grave disabilita’. La nuova casa ha tre vani, una cucina abitabile ed un ampio terrazzo. L’immobile si trova nella borgata palermitana di Partanna Mondello. Per rendere pienamente abitabile la casa occorrera’ fare prima dei lavori di ristrutturazione, soprattutto nelle are esterne dell’immobile di cui si occupera’ l’assessorato comunale al patrimonio. Non e’ mancato in queste ore chi – a vario titolo – ha dato alla famiglia la sua disponibilita’ per aiutarla in tutti quelli che saranno i prossimi impegni. Del trasloco dei mobili si occupera’ il frate francescano fra’ Loris D’Alessandro. Per i lavori di ripulitura dell’immobile invece si e’ offerta l’associazione “Aiutando…ci”. Come detto, oltre allo stato di poverta’, la famiglia Diliberto deve ogni giorno fare i conti con la malattia rara di cui e’ affetto Luigi, il figlio di 13 anni: la sindrome di Franceschetti, una malattia che sta portando il bambino a perdere gradualmente una buona parte delle funzioni vitali come la respirazione, l’udito, la masticazione dei cibi e la deambulazione. Il nucleo familiare, oltre a percepire la pensione del bambino, si mantiene vivendo solo di piccoli lavoretti saltuari che puo’ fare il papa’ di Luigi che a sua volta, avendo problemi molto seri alla colonna vertebrale, porta un busto ortopedico. La famiglia Diliberto e’ riuscita ad ottenere la casa in forza di una delibera consiliare che ha approvato un regolamento che prevede l’assegnazione delle case confiscate alle famiglie in poverta’ con disabili, secondo la l. 104 art.3 comma 3. La norma dispone, infatti, che una quota del 25% e’ riservata nell’assegnazione dei beni confiscati a questi nuclei familiari. “Sono molto felice – dice Elisabetta – e ancora non mi sembra vero. A Luigi e’ piaciuta molto la casa anche perche’ per la prima volta avra’ una stanza tutta sua. Vorrei andarci ad abitare subito ma mi rendo conto che prima ci sono dei lavori importanti da fare dentro e fuori a garanzia della nostra sicurezza. Sono contenta anche perche’ per alcuni piccoli lavori mi aiuteranno i volontari di ‘Aiutando…ci’ e anche fra’ Loris e questo non ci fa sentire soli. Ringrazio il comune e tutti coloro che a vario titolo mi sono stati molto vicino, dandomi la forza di non scoraggiarmi. Spero che inizi per noi una vita migliore. Oggi l’ufficio H mi ha pure assegnato una cabina in spiaggia che permettera’ a Luigi di andare a mare e di questo sono pure contenta. Spero bene per tutto”. “Ho sempre seguito tutte le vicende che hanno riguardato la famiglia Diliberto che ha tanti problemi – afferma fra’ Loris -. Finalmente per loro sara’ possibile vivere in una casa dignitosa come tutte le altre persone. Un primo passo importante e’ stato fatto e adesso occorrera’ dare loro una mano affinche’, in tempi che speriamo siano brevi, possano andare ad abitarci”. “Per alcune famiglie la situazione si sta sbloccando – spiega l’assessore Agnese Ciulla – perche’ e’ avvenuto il trasferimento di circa 12 immobili confiscati utilizzabili per l’emergenza abitativa. Siamo in una fase di scorrimento e di verifica dello stato delle famiglie. Ne abbiamo consegnato circa cinque ma alcuni nuclei hanno rinunciato perche’ si tratta di case molto piccole che non sempre possono rispondere ai bisogni delle famiglie piu’ numerose”. “Mi auguro che ad alcune famiglie possa essere dato un sospiro di sollievo – continua – ben consapevole che le misure di sostegno che stiamo mettendo in campo sono piu’ ampie. Sta partendo, infatti, il Pon Metro dove abbiamo i tre capitolati pronti e gia’ approvati. Si tratta di parecchi milioni di euro che sono previsti per l’agenzia sociale della casa e per l’inclusione sociale, accompagnamento all’autonomia abitativa e processi partecipativi e sviluppo locale. Naturalmente in questo caso tante famiglie potranno essere prese in carico per progetti individuali che prevedono anche servizi e contributi per la casa e progetti di sostegno e accompagnamento socio-lavorativi”.disabilità casa