Il covid non ferma l’accoglienza: diecimila migranti accolti a Roma dal centro Astalli

 

centro astalliSono 17mila i migranti che hanno chiesto aiuto presso le strutture del Centro Astalli nel 2020 in tutta Italia. Di questi, diecimila solo a Roma, nella storica sede di via degli Astalli. Nell’anno del lockdown, delle restrizioni e del consolidamento di nuove abitudini, si è registrato un calo del 30% dei tesserati, come evidenzia il rapporto annuale del Centro.

Il Centro Astalli tutela i diritti umani

Accoglienza e solidarietà: è questo il binomio che sintetizza il lavoro che il Centro Astalli, sede italiana del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati-JRS, porta avanti da oltre 40 anni. Dal 1981, operatori e volontari tutelano i diritti umani di migranti, rifugiati e richiedenti asilo e, grazie al supporto di circa 400 volontari, garantiscono assistenza in diverse città italiane: Bologna, Padova, Napoli, Trento, Vicenza, Palermo, Catania e Roma che accoglie il maggior numero di richieste.

Pasti da asporto nell’anno del lockdown

La mensa di via degli Astalli ha funzionato nei primi due mesi dello scorso anno, poi il lockdown per fronteggiare l’emergenza Covid-19 che, tuttavia, non ha impedito ai volontari del Centro Astalli di Roma di offrire assitenza ai migranti. Nel 2020 sono stati distribuiti alla porta d’ingresso 44.155 pasti, con una media di 210 pasti al giorno tra pranzo e colazione.

Dai centri di accoglienza ai centri di ascolto

A partire dal gennaio dello scorso anno, il Centro Astalli ha avviato un nuovo progetto di accoglienza diffusa per 11 uomini, in aggiunta ai quattro centri già attivi a Roma da tempo. In totale sono stati messi a disposizione 119 posti: al Centro San Saba 18 posti per uomini, al Centro Casa di Giorgia 30 posti per donne sole o con bambini, e ancora al Centro Matteo Ricci 20 posti per donne sole o con bambini, al Centro Pedro Arrupe 40 posti per nuclei familiari anche monoparentali e al Centro Il Faro 11 posti per uomini distribuiti in 3 appartamenti. Nell’anno della pandemia sono state accolte, inoltre, 1.060 richieste presso il centro di ascolto che hanno portato a 3.123 azioni effettuate.

L’assistenza sanitaria: visite mediche a gennaio e febbraio

I medici e gli infermieri in servizio presso l’ambulatorio attiguo alla mensa in via degli Astalli hanno potuto visitare i pazienti per i primi due mesi dell’anno. A causa del lockdown, il servizio è rimasto aperto per garantire il funzionamento dello sportello farmaceutico che ha continuato per tutto l’anno a reperire, raccogliere e distribuire medicinali da banco, soddisfando 1.134 richieste.

La scuola: iscrizioni ridotte del 10%

Nel 2020 il numero degli studenti iscritti ha subito un calo del 10% soprattutto per le difficoltà di partecipare con la didattica a distanza, facendo registrare una frequenza di 157 ‘alunni’ provenienti dal Mali, dalla Siria, dall’Iran, dalla Nigeria e ancora dalla Somalia. Hanno beneficiato dell’accompagnamento all’autunomia 330 tra richiedenti asilo e protezione umanitaria.

 

Tratto da: https://www.romatoday.it/attualita/centro-astalli-rapporto-annuale-2020.html