Manifesti omofobi a Roma, la sindaca Raggi ordina la rimozione: “Offendono tutti i cittadini”

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Dopo lo stop della collega di Torino anche la prima cittadina capitolina prende provvedimenti contro il messaggio e l’immagine che “lede il rispetto di diritti e libertà individuali”
Manifesti omofobi a Roma, la sindaca Raggi ordina la rimozione: “Offendono tutti i cittadini”
“La strumentalizzazione di un bambino e di una coppia omosessuale nell’immagine del manifesto offende tutti i cittadini”. Lo dichiara la sindaca di Roma, Virginia Raggi, che ha chiesto agli uffici competenti la rimozione dei manifesti omofobi dell’associazione onlus Provita.

E ancora una nota del Campidoglio: “Il messaggio e l’immagine veicolati dal cartellone, mai autorizzato da Roma Capitale e dal dipartimento di competenza, viola… il regolamento in materia di pubbliche affissioni di Roma Capitale che vieta espressamente esposizioni pubblicitarie dal contenuto lesivo del rispetto di diritti e libertà individuali”. Ieri era stata la sindaca di Torino Chiara Appendino a prendere le distanze dalla campagna shock, scrivendo su twitter: “Sono famiglie nate dall’amore, continuerò a registrarle”

Il manifesto in questione è quello che spunta in alcune strade cittadine (così come a Torino, Milano e Napoli) che mostra due ragazzi che spingono un carrello della spesa con dentro un bambino che piange disperato, con il torace segnato da un codice a barre, come un prodotto. Accanto ai due, individuati come “genitore 1” e “genitore 2”, la scritta: “Due uomini non fanno una madre”. Una campagna shock, con tanto di hashtag “#Stoputeroinaffitto”, lanciata dalle associazioni Provita e Generazione famiglia contro le “famiglie arcobaleno”, in particolare quelle dove i genitori sono di sesso maschile.
Ancora manifesti contro diritti delle persone. Lo sa @virginiaraggi che esiste il codice etico di #RomaCapitale? Li faccia rimuovere subito e faccia una telefonata a @c_appendino per farsi spiegare cosa deve fare un sindaco contro le discriminazioni https://t.co/qJvbGlx2Sz

— Monica Cirinnà (@MonicaCirinna) 15 ottobre 2018
La senatrice Monica Cirinnà, prima firmataria della legge in vigore sulle coppie di fatto, si era subito scagliata contro quel manifesto shock e, con lei, altre voci dem come le consigliere comunali Valeria Baglio, Ilaria Piccolo e Giulia Tempesta. Fino all’esortazione di Ileana Argentin alla Raggi: “Sarebbe un buon esempio se tu e la tua giunta andaste a togliere questi odiosi manifesti di persona”.

“Quei manifesti rappresentano un’offesa non solo per le persone LGBT+ e le loro famiglie ma per tutti i cittadini e sono l’ennesimo tentativo di Provita di alzare l’asticella della comunicazione per ottenere visibilità nonché l’occasione di passare per vittima dopo lo scontato ritiro. Film già visto con la campagna altrettanto indegna contro la 194. Il gioco è ormai scoperto e siamo felici della pronta reazione dal Pd agli M5s e la sindaca Raggi. Una risposta unita e intransigente a chi vuole strumentalizzare i bambini per una propaganda intrisa di odio e omofobia”, così Sebastiano Secci, presidente del Circolo Mario Mieli e Marilena Grassadonia, presidente Famiglie Arcobaleno.

Tratto da: https://roma.repubblica.it/cronaca/2018/10/16/news/_via_quei_manifesti_omofobi_la_sindaca_raggi_interviene_offendono_per_tutti_i_cittadini_-209129555/