Mettersi insieme e cercare soluzioni: verso la Biennale della prossimità

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Si terrà a Taranto dal 16 al 19 maggio la terza edizione della manifestazione dedicata a cittadini e associazioni che operano all’insegna del bene comune. Anche il programma si costruirà con le proposte dei partecipanti. Iscrizioni e segnalazioni di idee entro il 31 marzo.
La Biennale della prossimità arriva al sud: dopo la prima edizione a Genova nel 2015 e l’appuntamento di Bologna nel 2017, la manifestazione approda a Taranto dal 16 al 19 maggio. E’ promossa da 17 organizzazioni nazionali (diverse realtà che si occupano di cooperazione sociale, associazionismo, volontariato, sindacato, enti pubblici) in collaborazione con il CSV di Taranto e un comitato locale cui aderiscono oltre 40 enti tarantini.


Ciò che rende originale la manifestazione è l’idea di creare uno spazio dedicato al confronto fra gruppi di cittadini e associazioni che mettono in pratica quotidianamente il concetto di prossimità: individuano insieme un bisogno comune, cercano soluzioni condivise, le realizzano mettendosi in gioco in prima persona rendendole accessibili a un pubblico più ampio come bene comune.
Di esempi concreti ce ne sono diversi: dalle forme di abitare solidale ad iniziative anti spreco o per la riqualificazione di spazi pubblici e di immobili degradati.
A Taranto sarà possibile conoscere queste esperienze e scambiare competenze grazie a workshop, momenti di confronto, testimonianze; ci sarà anche arte, convivialità, animazione di strada e molto altro: tutte iniziative che andranno a comporre il programma partecipato – altro elemento innovativo – che si costruirà settimana dopo settimana grazie alle proposte degli iscritti.

Via libera alle idee, soprattutto quelle lontane da uno stile fieristico e auto promozionale; i temi da segnalare sono quelli legati alle esperienze di prossimità realizzate o da realizzare e che riguardano ad esempio il welfare, il lavoro, i beni comuni.
L’iscrizione è a pagamento e può essere fatta fino al giorno prima dell’inizio ma per proporre eventi da realizzare nella Biennale bisogna rispettare due scadenze: il 28 febbraio è il termine ultimo per iscriversi proponendo attività artistiche; il 31 marzo è la data entro cui ci si può iscrivere proponendo altre tipologie di eventi e iniziative.
In attesa dell’evento di Taranto, per mettersi in gioco ed entrare nello spirito della manifestazione, i partecipanti possono prendere parte alla nuova edizione di “Tutti”, la raccolta di racconti scritti dagli operatori sociali; non è un concorso letterario perché ogni testo pervenuto sarà pubblicato; anche in questo caso per inviare la propria storia c’è tempo fino al 28 febbraio. (Clara Capponi).

TRATTO DA: http://www.redattoresociale.it/Notiziario/Articolo/620592/Mettersi-insieme-e-cercare-soluzioni-verso-la-Biennale-della-prossimita