Nozze senza mascherine, revocato l’obbligo per gli sposi, e ostie senza guanti

A couple wearing protective face masks attend a mass wedding ceremony organised by the Unification Church at Cheongshim Peace World Center in Gapyeong on February 7, 2020. - South Korea has confirmed 24 cases of the SARS-like virus so far and placed nearly 260 people in quarantine for detailed checks amid growing public alarm. (Photo by Jung Yeon-je / AFP) (Photo by JUNG YEON-JE/AFP via Getty Images)

​Riviste le norme anti Covid-19 su due quesiti posti dalla Conferenza Episcopale Italiana. Resta l’obbligo di mantenere un metro di distanza e la mascherina per l’officiante durante i matrimoni, mentre gli sposi saranno liberi dal vincolo, e cade l’obbligatorietà per i sacerdoti di indossare i guanti monouso per la distribuzione della Comunione
“Non potendo gli sposi essere considerati estranei può cadere l’obbligo per la futura coppia di mantenere le mascherine durante le nozze”, è la risposta del Ministero dell’Interno a due quesiti posti dalla Conferenza Episcopale Italiana (Cei): l’altro invece riguarda la possibilità di “derogare all’obbligo dei guanti al momento della distribuzione della Comunione”. Decisioni, prese dal Comitato tecnico scientifico (Cts), che riguarderanno anche altre confessioni religiose e il rito civile. Per gli sposi, dunque, decade l’obbligatorietà dell’uso dei dispositivi di protezione delle vie aeree durante la celebrazione del matrimonio con l’accortezza che l’officiante mantenga l’uso del dispositivo di protezione delle vie respiratorie e rispetti il distanziamento fisico di almeno un metro. Lo stralcio del verbale n. 91 della riunione tenuta, presso il Dipartimento della Protezione Civile, il giorno 23 giugno 2020, riporta: “Anche sulla base degli attuali indici epidemiologici, il CTS raccomanda che l’officiante, al termine della fase relativa alla consacrazione delle ostie, dopo aver partecipato l’Eucarestia ma prima della distribuzione delle ostie consacrate ai fedeli, proceda ad una scrupolosa detersione delle proprie mani con soluzioni idroalcoliche. Il CTS raccomanda altresì che, in assenza di dispositivi di distribuzione, le ostie dovranno essere depositate nelle mani dei fedeli evitando qualsiasi contatto tra le mani dell’officiante e le mani dei fedeli medesimi. In caso di contatto, dovrà essere ripetuta la procedura di detersione delle mani dell’officiante prima di riprendere la distribuzione della Comunione. Il CTS ritiene auspicabile che la medesima procedura di detersione delle mani venga osservata anche dai fedeli prima di ricevere l’ostia consacrata. Rimane la raccomandazione di evitare la distribuzione delle ostie consacrate portate dall’officiante direttamente alla bocca dei fedeli”. Quanto alla ulteriore questione posta da codesta Conferenza episcopale, “In relazione al quesito concernente l’obbligatorietà dell’uso dei dispositivi di protezione delle vie aeree da parte degli sposi durante le celebrazioni dei matrimoni, il CTS osserva che, non potendo certamente essere considerati estranei tra loro, i coniugi possano evitare di indossare le mascherine, con l’accortezza che l’officiante mantenga l’uso del dispositivo di protezione delle vie respiratorie e rispetti il distanziamento fisico di almeno i metro. Il CTS ritiene che tale raccomandazione possa estendersi anche alla celebrazione del matrimonio secondo il rito civile o secondo le liturgie delle altre confessioni religiose

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https://www.rainews.it/dl/rainews/media/Nozze-senza-mascherine-revocato-obbligo-per-gli-sposi-e-ostie-senza-guanti-63f79fe5-057d-4ad9-81c9-05aeb70057db.html#foto-1