Proposta M5S: “Abrogare parità di genere in giunta e municipi”. Pd: “Colpo di mano”

Portare la parità di genere da 50%-50% della rappresentanza dei sessi ad un 60%-40% – a favore dell’uno o dell’altro – “uniformandolo alla previsione normativa”, sia in Campidoglio che nei Municipi di Roma. La proposta di modifica dello statuto del Comune sulle cosiddette quote rosa da parte della maggioranza M5S scatena la reazione dell’opposizione. Il Pd chiede a Virginia Raggi, la prima sindaca donna di Roma, di pronunciarsi. “Sono sempre stata a favore della presenza delle donne nelle istituzioni – risponde lei – Lo dico a chi vuole far passare l’idea che io sia contraria. Quando penso che sono la prima donna sindaca di Roma sono orgogliosa ma soprattutto sento la responsabilità di rappresentare tante donne come me. Tra i consiglieri capitolini M5S le donne rappresentano la maggioranza. Il resto sono chiacchiere per i vecchi politicanti lontani dalle persone reali”. Insomma, dice esplicitamente Marcello De Vito, presidente dell’assemblea capitolina “conta il merito, non il genere: prima di considerare se sia donna o uomo, conta verificare la professionalità del candidato”.

Ma per le consigliere comunali dem il ritocco delle quote di genere è “un vergognoso colpo di mano che elimina le parole chiave per la rappresentanza di genere e la parità di entrambi i sessi nelle giunte capitolina e municipali”. Ma i cinquestelle respingono l’accusa. “Il principio delle pari opportunità secondo noi deve essere non sbandierato ma attuato – dice il presidente della Commissione Roma Capitale Angelo Sturni – Il sindaco di Roma Capitale è il primo sindaco donna, quindi certamente il principio delle pari opportunità secondo noi non segue il principio della legge ma dell’esperienza”.

 “Non vorremmo che, con questa modifica, il Movimento 5 Stelle voglia creare un pericoloso precedente – scrivono le elette del Pd in Assemblea capitolina -. Noi su questo daremo battaglia perché le faticose conquiste di questi anni in termini di rappresentanza non possono essere spazzate via da chi agisce senza conoscere le norme o, e sarebbe davvero più grave, seguendo un disegno. Ci aspettiamo che la prima sindaca donna di questa città – concludono – richiami la sua maggioranza a ben più miti consigli”. “Legati come sono al desueto e superato concetto delle ‘quote rosa’ ignorano quanto prescrive la legge che garantisce la parità di genere – dice la presidente della Commissione elette del Campidoglio, Gemma Guerrini – Legge la cui applicazione è rimasta fino ad oggi largamente disattesa”.

“La loro percentuale sarebbe 60%-40% senza specificare se di donne o di uomini e ciò risulta veramente una boiata senza precedenti – sintetizza la deputata Pd Ileana Argentin -, davvero uno scivolone su una buccia di banana”.

Tratto da: http://www.huffingtonpost.it/2017/05/22/proposta-m5s-abrogare-parita-di-genere-in-giunta-e-municipi_a_22103883/

Il sindaco di Roma Virginia Raggi durante la conferenza stampa all'interno del Campidoglio, Roma, 13 gennaio 2017. ANSA/MASSIMO PERCOSSI