settembre
Regno Unito, nuovo lockdown per 10 milioni di persone.
Posted by Ileana Argentin at 10:06 AM. Placed in Rassegna stampa category
E anche a Londra torna l’incubo chiusure
Coronavirus, nelle aree metropolitane di Manchester e Birmingham e nel Nordest del Paese c’è stata un’impennata di casi: si torna a chiudere. C’è il rischio che la misura possa essere estesa alla capitale e al resto della Gran Bretagna in un paio di settimane
di Luigi Ippolito
Regno Unito, nuovo lockdown per 10 milioni di persone. E anche a Londra torna l’incubo chiusureshadow.
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
LONDRA — Dalla mezzanotte di oggi quasi dieci milioni persone in Gran Bretagna (su un popolazione totale di 66 milioni) saranno di nuovo in lockdown: i provvedimenti locali, che interessano soprattutto le regioni del Nordest dell’Inghilterra e le aree metropolitane di Manchester e Birmingham, sono la risposta a un’impennata dei contagi che ha visto ieri registrare oltre 4 mila nuovi casi a livello nazionale. I nuovi provvedimenti impongono la chiusura di pub e ristoranti alle dieci di sera e il divieto di socializzare con persone al di fuori del nucleo familiare, oltre alla raccomandazione di usare i mezzi pubblici solo quando strettamente necessario. E il timore ora è che queste misure potrebbero essere estese al resto del Paese, a partire da Londra, dove i casi di coronavirus sono raddoppiati nelle ultime due settimane.
Già lunedì scorso era scattata in tutto il Paese la «regola del sei», che vieta di riunirsi, anche in casa e con parenti, in gruppi di più di sei persone. E oggi il primo ministro Boris Johnson ha lanciato un appello pubblico dai giornali a rispettare questa disposizione per «appiattire la gobba del cammello» e così «salvare il Natale»: perché se queste misure dovessero restare in piedi fino a dicembre, allora addio cenone.
Ma il governo di Londra sembra in realtà in pieno panico: e filtra la notizia che se nel giro di due settimane i contagi non dovessero rientrare, scatterebbe un nuovo lockdown su base nazionale, inclusa la raccomandazione a lavorare sempre da casa. Quest’ultima marcia indietro sarebbe particolarmente dolorosa – e disastrosa per l’economia – visto che il governo ha cercato di convincere a tornare in ufficio i riottosi cittadini, che ormai si sono in grande maggioranza adagiati più che bene nello smart working.
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La preoccupazione di Downing Street è che la situazione sfugga di mano e la Gran Bretagna resti vittima di una seconda ondata, un po’ come è successo in Spagna: perché in realtà il livello dei contagi – e ancor più quello dei ricoveri in ospedale e dei decessi – è lontanissimo dai picchi di marzo-aprile. Ma Johnson, dopo tante incertezze e pasticci nella gestione della pandemia, stavolta non vuole prendere rischi. Tanto più che la tendenza che emerge in tutta Europa è tutt’altro che rassicurante. Anche in Germania, Paese modello nella gestione del contagio, il virus sta rialzando la testa: ieri i nuovi casi hanno superato quota duemila, una soglia che non si vedeva da tempo. E in Francia il ministro della Sanità ha ammesso che i ricoveri in terapia intensiva stanno crescendo a livello preoccupante.
«È una situazione molto grave quella che si sta verificando» in Europa, dove i nuovi casi settimanali di coronavirus «hanno superato quelli segnalati quando la pandemia ha colpito per la prima volta a marzo», ha detto Hans Kluge, direttore regionale per l’Europa dell’Oms. «Oltre metà dei Paesi europei – ha sottolineato nel corso di un briefing online – hanno registrato aumenti di oltre il 10% nelle ultime due settimane e in sette Paesi l’incremento è stato pari a più del doppio». Questi numeri, ha concluso, rappresentano un «trend allarmante» e «devono essere una sveglia per tutti» L’ Oms è anche preoccupata per la riduzione dei periodi di quarantena nei vari Paesi.
Tratto da: https://www.corriere.it/esteri/20_settembre_17/regno-unito-10-milioni-persone-lockdown-ora-si-teme-londra-88692de2-f8ff-11ea-b4b0-f49c5435d3f2.shtml