Roma, sgomberato il Baobab: ruspe in azione. “Centinaia di migranti restano in strada”

pLa polizia è arrivata all’alba con i blindati nella struttura, che da giorni ha aperto le porte anche a decine di immigrati regolari, titolari di protezione umanitaria. Il tam tam degli attivisti: “Raggiungeteci”. Raimo: “Desiderio di violenza nei confronti dei poveri”
L’ordine di sgombero che era nell’aria da un paio di settimane è arrivato. All’alba di oggi la polizia si è presentata, con i blindati, al Baobab, la struttura in piazzale Maslax nei pressi della stazione Tiburtina che ospita centinaia di immigrati, e ha invitato tutti a lasciare immediatamente l’area.

Due bus della polizia stanno portando i migranti all’ufficio immigrazione, visto che per loro non è stata trovata nessuna soluzione alternativa. Ruspe in azione a favore di telecamera. Sotto lo sguardo dei cronisti assiepati dietro una transenna gli operai hanno iniziato ad abbattere le prime baracche: un piccolo bobkat alle 10.40 ha abattuto la prima capanna a destra del cancello di accesso all’insediamento.
Roma, sgombero al Baobab. Ruspe in azione

Condividi
Secondo una prima stima, sarebbero circa 150 le persone trovate questa mattina dalla polizia all’interno del presidio. Circa 120 quelli che sono stati portati in via Patini presso gli ufficio immigrazione della questura di Roma. Gli altri 30 sarebbe invece richiedenti asilo o persone con regolari documenti di riconoscimento che sono state allontanate.Tra loro c’è anche una famiglia italiana.
“Zone franche, senza Stato e legalità, non sono più tollerate. L’avevamo promesso, lo stiamo facendo. E non è finita qui. Dalle parole ai fatti”, il commento del ministro dell’Interno Matteo Salvini.

“Il presidio è circondato da blindati, hanno chiuso i cancelli e non consentono a nessuno di entrare o uscire dall’area. Raggiungeteci”, l’avviso dato su Facebook e su Twitter intorno alle 7 dagli attivisti all’interno della struttura dove la tensione è molto alta. La polizia ha poi svegliato gli immigrati che dormivano nei capannoni e nelle tende che erano state messe su nelle ultime settimane dopo che il maltempo aveva gravemente danneggiato il centro e, raccolte le loro cose, li sta facendo uscire in strada ad uno ad uno.
Roma, sgomberato il presidio umanitario di Baobab experience in piazzale Maslax
Navigazione per la galleria fotografica1 di 16
Immagine Precedente
Immagine Successiva

“Ci sono almeno un centinaio di persone delle quali il Comune non si è ancora fatto carico”, hanno avvertito gli attivisti del Baobab che da giorni hanno aperto le porte del centro anche a decine di immigrati regolari, titolari di protezione umanitaria, che per effetto del decreto sicurezza, sono stati messi per strada dagli Sprar in cui erano ospiti per decisione delle prefetture e sono rimasti senza un tetto. Gli Sprar infatti d’ora in avanti possono ospitare solo rifugiati.

“Dopo lo sgombero di stamattina un centinaio di persone rimarrà per strada. Ci auguriamo che il Comune si attivi per ricollocarli” dice Andrea Costa, coordinatore di Baobab Experience. “E’ il 22esimo sgombero di questo campo, ma temo che questa volta sia la chiusura definitiva” aggiunge Costa che ieri durante la trasmissione Quarta Repubblica si era autodenunciato per le occupazione. “E’ vero, noi abbiamo occupato un marciapiede, un parcheggio per dare un ricovero a tanta gente disperata” aveva detto ai microfoni di Retequattro.

“Le questioni sociali, a Roma, si risolvono così: polizia e ruspa. Il Campidoglio a 5 stelle non è diverso né dai precedenti, né dalla Lega. Una vergogna infinita per questa città” sottolinea Baobab Experience in un tweet.

Sul posto la consigliera del II municipio Giovanna Maria Seddaiu e il consigliere comunale di Sinistra per Roma, Stefano Fassina. “Ci auguriamo che venga completato il ricollocamento di tutte le persone presenti al presidio – dicono – riteniamo comunque che la fine di questa esperienza sia un danno per tutta la città, non essendosi dimostrata Roma Capitale in grado di accogliere i migranti in maniera degna è strutturale”.

“È assurdo che una cosa del genere venga fatta con una operazione di polizia – osserva l’assessore alla Cultura del III municipio, Christian Raimo – c’è un desiderio di violenza nei confronti dei più poveri che trova un teatro perfetto nello sgombero di questo luogo. Azioni come questa denotano un evidente desiderio di annichilimento dei più poveri, lasciando parte della nuova cittadinanza senza diritti”.

Tratto da:
https://roma.repubblica.it/cronaca/2018/11/13/news/migranti_sgombero_baobab-211517829/