SANITÀ. ROMA, DA SANT’ALESSIO PRIMO TEST INTELLIGENZA NON VERBALE BAMBINI DISABILI VISIVI

o(DIRE) Roma, 13 lug. – Un test ‘aptico’ per la misurazione dell’intelligenza non verbale dei bambini in eta’ evolutiva (10-16 anni) con disabilita’ visiva e’ stato messo a punto dal Centro regionale Sant’Alessio per i ciechi di Roma, con il Dipartimento di Psicologia Dinamica e Clinica dell’Universita’ Sapienza e la collaborazione del Polo Scientifico Iapb. La ricerca, unica in Italia e terza al mondo, mira a valutare con esattezza le abilita’ cognitive del minore, scongiurando cosi’ diagnosi errate di ritardi cognitivi nei bambini ciechi o ipovedenti che, a causa della loro disabilita’ maturano strategie cognitive individuali e diverse rispetto ai coetanei vedenti. “Il test, ancora in fase di sperimentazione, e’ l’unico dedicato ai minori che si avvale dell’esplorazione tattile per la misurazione dell’intelligenza, al di la’ degli apprendimenti scolastici e culturali- dichiara Carolina Cassar, psicologa e dottore di ricerca in psicologia dinamica e clinica, che ha svolto lo studio scientifico- Abbiamo selezionato due campioni di bambini, con disabilita’ visiva e vedenti, ai quali abbiamo somministrato delle prove cognitive, procurando di bendare i vedenti e gli ipovedenti, in modo da realizzare condizioni standardizzate. I soggetti, presi singolarmente, hanno esplorato delle matrici tattili e completato l’organizzazione sulla base di correlazioni logiche. La ricerca, durata tre anni, ha dimostrato che lo strumento ha attendibilita’ e validita’ elevate e quindi e’ utile per valutare le abilita’ logiche, di rappresentazione mentale dello spazio, di apprendimento esperienziale e di coping nel minore con disabilita’ visiva – ha concluso Cassar”. “Conoscere le effettive potenzialita’ cognitive di un bambino non vedente o ipovedente permette di effettuare un intervento riabilitativo mirato- ha dichiarato Maria Macri’, neuropsichiatra infantile e direttore medico del Centro regionale Sant’Alessio- In assenza di strumenti di misurazione scientifica dell’intelligenza standardizzati per non vedenti, infatti, si rischia non stimare adeguatamente le reali potenzialita’ di un bimbo, e quindi di compromettere o ritardare l’acquisizione delle tappe evolutive. Il Sant’Alessio da oltre un decennio e’ impegnato nella ricerca di strumenti utili e ha fattivamente collaborato alla realizzazione di questo strumento che ora dovra’ essere ampliato anche alla fascia d’eta’ 4/10 anni, eta’ su cui intervenire per prevenire difficolta’ nello sviluppo e negli apprendimenti scolastici. A questo punto l’impiego di questo test potra’ davvero garantire una migliore definizione dell’approccio terapeutico e scolastico”.