SCUOLA A ROTELLE, di ILEANA ARGENTIN e PAOLO MARCACCI

Ileana Argentin scrive che se fosse in piedi, invece che in sedia a rotelle, bacerebbe sua madre senza doverla far chinare e che in Parlamento solo Gianni Cuperlo la considera una politica a 360° perché gli altri la interpellano solo su materie “disabili”. Paolo Marcacci scrive, invece, che ancora non ha sciolto il dubbio se sia meglio dire carrozzina o carrozzella e che una grandissima lezione di vita l’ha ricevuta da un suo alunno dislessico.

Cosa succede se una parlamentare impegnata da anni nella rivendicazione dei diritti dei disabili e un insegnante-giornalista decidono di scrivere a quattro mani i loro ricordi di scuola riflettendo sulle tematiche della disabilità? Succede che fanno un servizio agli altri, perché rendono accessibili (è davvero il caso di usare questo termine) modi e mondi che ancora, sì, ancora, impauriscono e destabilizzano.

Grazie dunque a entrambi perchè tutti dobbiamo imparare molto per riuscire a dare di più.

SCUOLA A ROTELLE di ILEANA ARGENTIN E PAOLO MARCACCI, DONZELLI ED.

IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA

Calcolando che oggi di anni ne ho 44, ho già vissuto più di 40 primi giorni di scuola: insegnante o ripetente cronico. Sulla mia carta d’identità c’è scritta la prima definizione; una parte di me – almeno una parte – si rispecchia nella seconda. Del resto, a testimonianza di ciò, c’è la maggior parte della mia vita dal 1975 in poi. Settembre, andiamo, è tempo di migrare… pardon, di cominciare: il preside è al centro del campo di pallavolo, in palestra, col microfono in mano. Lungo il perimetro del campo sono disposti i ragazzini che comporranno le classi di prima media: spauriti, curiosi, speranzosi di capitare in classe con i loro amichetti, compagni delle elementari o vicini di casa; d’altronde, sono mesi che i genitori hanno messo in atto una pressione psicologica degna dei sistemi di tortura nordcoreani pur di far sì che i loro pargoletti non patiscano alcun trauma, che poi è il modo per traumatizzarli con incrollabile continuità, tra l’altro. In un angolo, stiamo noi insegnanti in gruppo, più o meno abbronzati, più o meno sorridenti, curiosi anche noi della classe che avremo in sorte: quanto sarà numerosa? Quanto problematica?Layout 1

Tratto da: http://diversamenteaff-abile.gazzetta.it/2017/03/25/scuola-a-rotelle-di-ileana-argentin-e-paolo-marcacci/