Verona, proteste per la via intitolata ad Almirante. Liliana Segre: “Incompatibile con la mia cittadinanza onoraria”

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Pd e M5s insorgono. “La città che sale” consegna una lettera aperta al Prefetto
VERONA. Il Comune di Verona intitola una strada a Giorgio Almirante invece che a Giorgio Gaber, con una decisione della scorsa primavera che ora ha ottenuto il via libera tecnico, ma Pd e M5s insorgono. Il consiglio direttivo dell’associazione “La città che sale” ha consegnato una lettera aperta al Prefetto di Verona Donato Carfagna, per invitarlo a non autorizzare la recente delibera avanzata dalla Giunta comunale di Verona di intitolare una strada cittadina al segretario dell’Msi Giorgio Almirante. Secondo l’associazione veronese, la proposta “appare in contrasto con le disposizioni del Regolamento comunale”. La vita, le scelte, i valori e le azioni di Giorgio Almirante, infatti, secondo l’associazione, “non sono state in nessun caso, né durante il fascismo, né durante la Repubblica, testimonianza dello sviluppo materiale e civile: requisito esplicitamente previsto dalla normativa comunale”. Sul piano politico, l’associazione dichiara che “l’assegnazione quasi contemporanea della cittadinanza onoraria a Liliana Segre e la proposta di intitolare la via ad Almirante”, esporrebbe la città scaligera “al ridicolo, oltre che all’indignazione, configurando una sorta di grottesca, anacronistica e strumentale compensazione ideologica”.

“Una via Almirante a Verona? Davvero? Oh, povera strada…”. E’ la prima reazione, affidata all’AdnKronos, della senatrice a vita Liliana Segre, esponente di spicco della comunità ebraica italiana, sopravvissuta alla deportazione nazista e alla Shoah, alla notizia. “Mi chiedo se sia lo stesso Comune, quello di Verona, a concedere a me la cittadinanza onoraria e poi a intitolare una via ad Almirante: si mettano d’accordo! Le due scelte sono di fatto incompatibili, per storia, per etica e per logica. La città di Verona, democraticamente, faccia una scelta e decida ciò che vuole, ma non può fare due scelte che sono antitetiche l’una all’altra. Questo no, non è possibile!”.

Racconta Liliana Segre: “Quando ero bambina, a Milano, mi ricordo di Corso del Littorio che poi dopo la Liberazione divenne Corso Matteotti: le vie sono sempre quelle, i loro nomi cambiano a seconda delle stagioni: ma non credevo proprio che questa fosse la stagione di Giorgio Almirante, pensavo o mi illudevo che fosse passata… Un conto è intitolare strade a Moro o a Nenni, a Berlinguer o a La Malfa, un altro conto è intitolarla ad Almirante che ha una storia diversa, anzi ben diversa, visto che fu tra i sostenitori del Manifesto della Razza per il quale noi ebrei non eravamo italiani. Credevo che quel tempo non ci fosse più in Italia, ora apprendo che purtroppo c’è ancora”.

TRATTO DA: https://www.lastampa.it/cronaca/2020/01/21/news/verona-proteste-per-la-via-intitolata-ad-almirante-liliana-segre-incompatibile-con-la-mia-cittadinanza-onoraria-1.38363372