ILEANA ARGENTIN

(AGI) – Roma, 25 nov. – “Sono moltissime le donne disabili che ad oggi subiscono violenze dagli uomini, Le stime indicano circa 1000 casi ogni anno, consumati nelle mura domestiche, con la soggezione di non contrariare i loro aguzzini, talvolta uniche persone su cui le vittime possono contare. Le forme di disabilita’ piu’ colpite sono intellettive o psichiatriche di seguito motorie ma da non dimenticare quelle economiche negando la gestione del denaro e quindi di accedere all’autodeterminazione. Molte volte i parenti delle donne con problemi mentali non si accorgono di questi drammi perche’ spesso danno responsabilita’ alle patologie che a volte non rendono comprensibili o credibili i segnali inviati dalle vittime. E’ necessario supportare maggiormente queste “femmine” attraverso servizi sociali piu’ presenti nella quotidianita’ delle donne disabili ed ancora e’ necessario tirar giu’ il muro dell’ipocrisia legato alla asessualita’ di chi ha un deficit”, aggiunge. “Chi vive un handicap ha le stesse possibilita’ , se non di piu’, di subire violenze di ogni forma . Non consideriamo impossibile il possibile , cioe’ gli abusi di uomini (malati o crudeli) su chi non e’ riconosciuto persona per stereotipi legati ai limiti di una societa’ non in grado di vedere che le vittime non si differenziano per parametri estetici”.

Lo dichiara in una nota il presidente dell’associazione ALM Ileana Argentin. (AGI)Red/Mgm  251255 NOV 21 NNNN