Il ritorno di Doria con Giuliano Pisapia “Una grande sinistra contro i populismi”

Marco_Doria

“La politica? Ora faccio il professore, ma l’interessa per la sinistra, la parte in cui mi riconosco, resta forte”

Riecco Marco Doria. Quattro mesi dopo lo storico ribaltone elettorale sotto il cielo di Genova e il passaggio di consegne con Marco Bucci, l’ex sindaco arancione torna in pista con un doppio appuntamento. Oggi alla Feltrinelli presenta il libro del senatore Luigi Manconi “Non sono razzista ma…”, ma soprattutto domani partecipa a Music for peace alla tappa genovese “Diritti in cerca d’autore: Officine a confronto”, organizzata da Campo Progressista di Giuliano Pisapia, con il quale aveva condiviso la stagione dei sindfaci arancioni.

Doria, le manca la politica?

«Ho scelto di non ricandidarmi ed è stata una scelta meditata, anche perchè ho sempre fatto un altro mestiere e per cinque anni ho cercato di dare un contributo alla nostra città. Faccio il professore universitario, però l’interesse per la politica e soprattutto per la sinistra, la parte nella quale mi riconosco, resta forte».

Ci voleva Pisapia per coinvolgerla?

«Premesso che nessuno di noi può essere salvatore della patria, credo che Giuliano Pisapia sia una persona che possa dare un contributo importante alla costruzione di un centrosinistra ampio, perchè da moltissimi è stimato come persona seria, capace, equilibrata e soprattutto credibile».

L’orizzonte del centrosinistra resta, tuttavia, assai confuso. Tra Pisapia e Mdp non c’è accordo, non tutti la pensano allo stesso modo su come ci si debba rapportare a Renzi.

«È normale che chi da poco è uscito dal Pd accentui la distanza di Renzi, più di Pisapia che ha fatto un percorso autonomo. Però, resto dell’idea che da qui alle elezioni l’obiettivo di chi ha a cuore la sinistra, sia realizzare uno schieramento il più ampio possibile, perchè sono moltissime le cose che tutte queste formazioni condividono ed è su questo che bisogna lavorare: valorizzare gli elementi comuni».

Ma il rapporto con Renzi?

«Ovvio che si debba dialogare con il Pd, però dall’altra parte bisogna, per usare un vecchio termine, che non si faccia la politica dei due forni, cioè da una parte si parla a sinistra, dall’altra si guarda verso il centro a seconda del momento e delle convenienze. Le faccio un esempio: la legge sullo ius soli: non è possibile che se Alfano dice che non è il momento si blocchi tutto. Questa è una legge di sinistra».

Che tra l’altro è uno degli argomenti di cui parlerete domani

«Ha ragione Renzo Piano: qui parliamo di dare la cittadinanza italiana a bambini italiani, e sottolineo italiani, che sono a scuola con i nostri figli. Ma purtroppo c’è stata e c’è una campagna vergognosa in cui si fa credere alla gente che lo ius soli significhi dare la cittadinanza ai profughi richiedenti asilo. Due cose che non c’entrano nulla, ma nella confusione e nel calderone chi vuole ci sguazza benissimo».

A proposito di migranti, ha visto cosa è successo a Multedo?

«Quando ho lasciato il Comune a Genova c’erano circa 2.400 migranti. Io credo che le emergenze per noi siano il posto di lavoro agli operai Ilva, la crescita del porto, la difesa idrogeologica della città».

Senta, cosa pensa della giunta-Bucci?

«La regola cui mi attengo è come sindaco uscente di non giudicare l’operato dell’amministrazione in carica, così come credo che chi governa adesso non dia giudizi su chi c’era prima».

E l’opposizione? La sinistra a Genova sembra ancora sotto choc, incapace di reagire quattro mesi dopo. C’è spazio secondo lei per una ricostruzione?

«È un problema che riguarda Genova così come La Spezia, Torino, Sesto San Giovanni e tutte le città storicamente di sinistra, passate ad altri partiti. Vale lo stesso discorso fatto a livello nazionale, valorizzare i punti di contatto che sono molti di più delle differenze».

Lei domani torna in pista. È il preludio a un suo ritorno effettivo in politica, magari per le elezioni del 2018?

«In questo momento non è la cosa che mi interessi di più».

Tratto da: http://genova.repubblica.it/cronaca/2017/10/20/news/il_ritorno_di_doria_con_giuliano_pisapia_una_grande_sinistra_contro_i_populismi_-178761084/