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Calenda contro Ryanair: “Le minacce ai piloti sono atto indegno”
Posted by Ileana Argentin at 4:13 PM. Placed in Rassegna stampa category
La compagnia ha promesso il taglio di aumenti e promozioni in caso di adesione allo sciopero del 15 dicembre. Anche il garante per gli scioperi si schiera: “Posizione dell’azienda incostituzionale”
MILANO – Ryanair ha scritto al personale di bordo italiano minacciando il taglio di aumenti e promozioni in caso di adesione allo sciopero dei piloti Alitalia Anpac per il prossimo 15 dicembre. “E’ indegno”. Poche parole, dal ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, per commentare la mossa della compagnia low-cost. “Non è il mio ambito di responsabilità”, ha detto Calenda a chi gli chiedeva se fosse necessario intervenire: “Ritengo si dovrebbe intervenire – ha aggiunto a margine dell’esecutivo dell’Abi – non si può stare su un mercato, prendere i vantaggi e non rispettare le regole”. Molto duro anche il garante per gli scioperi secondo cui la posizione dei vertici di Ryanair “appare non conforme ai principi del nostro ordinamento, nel quali lo sciopero, se esercitato legittimamente, è considerato un diritto costituzionale”.
La compagnia è al centro di un complicato braccio di ferro con i suoi dipendenti, che hanno proclamato lo sciopero anche in Germania e Irlanda. Al centro delle rivendicazioni non ci sono ragioni economiche, quanto piuttosto sindacali. Esemplare quello che hanno detto i sindacati tedeschi, che hano rimproverato condizioni poco sociali nell’organizzazione del lavoro per i 4000 piloti che sono impegnati sulle rotte continentali. Al centro della protesta c’è poi il riconoscimento stesso delle rappresentanze dei lavoratori, da parte della società. I primi ad annunciare gli scioperi erano stati i sindacati di Portogallo e Italia.
E anche nella base, a Dublino, si è votato per l’ appoggio agli scioperi. La mobilitazione dovrebbe però evitare i giorni di Natale, fino al 26 dicembre.
Ieri è emersa una lettera inviata dal capo del personale alle “crew” italiane, gli equipaggi di bordo. Facendo riferimento all’invito del sindacato Alitalia Anpac ad aderire alla manifestazione del 15 dicembre, la società dice che “ogni azione intrapresa da ciascun dipendente” – ovvero una singola adesione all’agitazione “risulterà nella perdita immediata del roster 5/3 (la turnazione che prevede cinque giorni di lavoro e tre di riposo, ndr) per tutto l’equipaggio di cabina”. La minaccia comprende anche la perdita di futuri aumenti concordati da contratto o la possibilità di accedere a promozioni o spostamenti.
Già nella serata di ieri, la politica aveva reagito. “Ryanair minaccia ritorsioni contro piloti che scioperano? Roba da padroni delle ferriere. Diritto di sciopero tutelato da Costituzione, su eventuali distorsioni intervengono autorità competenti. Da compagnia ennesimo abuso dopo mesi di disservizi e cancellazioni. Enac intervenga”, ha twittato il deputato del Partito democratico Michele Anzaldi, componente della commissione Trasporti della Camera. Immediata la reazione dell’Anpac: il coordinatore, Riccardo Canestrari, non ha dubbi: “Andiamo avanti con lo sciopero,siamo abituati a questi toni, ma si configurano fuori della legalità. Almeno in Italia”, ha spiegato al Gr1, “abbiamo una legislazione che ci protegge davanti a questo tipo di trattamenti”.
Oltre a Ryanair, un’altra compagnia sta conoscendo un altro genere di difficoltà. Si tratta di Air Berlin, società fallita il cui grosso è stato rilevato da Lufthansa. Ma la principale compagnia tedesca ha oggi ritirato la sua offerta per il braccio austriaco di Air Berlin, la Niki fondata da Lauda, che a questo punto rischia di rimanere a terra.
Tratto da:http://www.repubblica.it/economia/2017/12/13/news/calenda_contro_ryanair_le_minacce_ai_piloti_sono_atto_indegno_-183977766/