marzo
Pd: scetticismo su accordo M5s-C.destra, ci aprirebbe prateria
Posted by Ileana Argentin at 4:15 PM. Placed in Rassegna stampa category
(AGI) – Roma, 21 mar. – Le voci che parlano di una imminente chiusura dell’accordo tra Movimento 5 Stelle e Centrodestra viene accolta con scetticismo dalle parti del Nazareno. Fonti qualificate del Partito Democratico riferiscono che l’accordo, in realta’, vacillerebbe. E questo per due ragioni: la prima e’ che Forza Italia punta ancora forte sulla figura di Paolo Romani. Di questo, al Nazareno, sono sicuri. La seconda e’ che un accordo di questo genere “porterebbe quasi sicuramente a un governo poggiato sulle stesse basi e questo aprirebbe una prateria per il Pd”, a cui un governo stabilmente di destra porterebbe in dono tempo e spazio. Tempo per riorganizzarsi, dopo la debacle elettorale; spazio di manovra in quell’elettorato di centrodestra moderato che non si sentirebbe rappresentato da una compagine che abbia la suo interno Salvini e Di Maio. Al di la’ di tutto cio’, i dem rimangono osservatori e registrano come, in questi giorni, “si stia andando a tentoni. Non per incapacita’ dei protagonisti”, ammettono, “ma perche’ la situazione e’ oggettivamente difficile”. Intanto si continua a ragionare sulla scelta dei capigruppo di Camera e senato. Secondo quanto si apprende, l’unificata dei gruppi Pd di Camera e Senato in programma domani sarebbe un primo incontro con gli eletti senza alcuna decisione definitiva in merito mentre dovrebbe tenersi una nuova assemblea, probabilmente lunedi’ 26 marzo, per la scelta dei presidenti di Montecitorio e Palazzo Madama. I nomi in campo sono quelli del capogruppo uscente della Camera, Ettore Rosato e del coordinatore della segreteria Lorenzo Guerini per Montecitorio; di Matteo Richetti e Andrea Marcucci – ma le quotazioni del senatore ‘turco renziano’ sono in picchiata – a Palazzo Madama. Si sta, tuttavia, ragionando a 360 gradi e non si escludono sorprese dell’ultimo minuto: voci di corridoio azzardano anche il nome di Gianni Pittella, che ha gia’ svolto il non facile ruolo di capogruppo del Pse a Strasburgo.