febbraio
Marini: Bettini, se ne va un politico di razza
Posted by Ileana Argentin at 10:30 AM. Placed in Rassegna stampa category
AGI0188 3 POL 0 R01 / Marini: Bettini, se ne va un politico di razza = (AGI) – Roma, 9 feb. – “Ho sempre ammirato Franco Marini come politico e ho avuto anche la fortuna di incrociarlo tante volte nel corso della mia vita. Sono, cosi’, divenuto suo amico e ho potuto conoscere anche le sue qualita’ umane, caratteriali e intellettuali. E’ stato un sincero democratico, antifascista, popolare. Ha servito le istituzioni, oltre che la Cisl, il suo amato sindacato”. Goffredo Bettini, membro della direzione nazionale del Partito democratico, ricorda cosi’ su Facebook l’ex presidente del Senato scomparso oggi a 87 anni di eta’. “Ero senatore quando lui presiedeva il Senato con straordinaria autorevolezza, equilibrio e senso dello Stato. Aveva la tenacia, il coraggio, “l’asprezza buona” (e alla fine gentile) della sua terra, l’Abruzzo. Gli piaceva – ricorda ancora – chiacchierare, interessarsi a tutto, capire gli altri per capire meglio cosa egli stesso fare. Uomo di una politica ragionata, radicata, rappresentativa, consequenziale, intimamente coerente”.
Se c’era da “svoltare” – sottolinea Bettini – lo faceva con quel tanto di velocita’ politica che serve, ma mai improvvisando. Mai rinnegando i suoi ideali piu’ profondi. Pur venendo io da un’altra tradizione, quella dei comunisti italiani, non gli ho mai sentito pronunciare una parola pregiudiziale, enfatica, ideologica nei confronti della mia storia. Sapeva che seppure le rispettive radici erano lontane, la fondazione della Repubblica aveva costruito basi comuni, responsabilita’ comuni, obiettivi che a certe condizioni potevano diventare comuni. L’ho trovato pronto a costruire a Roma l’unita’ tra la sinistra e i popolari. E’ partito da li’ il “Modello Roma”, con Rutelli e poi Veltroni. Ha difeso i popolari dalle incursioni del populismo. Ha aiutato, forse come nessun altro, la preparazione della nascita del Partito democratico. Decine di nostre conversazioni private nel suo studio a Palazzo Madama sono uno dei ricordi piu’ belli di scambio fraterno e disinteressato per cercare di dare, dopo la stagione dell’Ulivo, una bussola alle forze democratiche italiane”. Marini, prosegue l’esponente dem, “fu il primo a comprendere l’importanza in quel momento di convincere Walter Veltroni a guidare il campo democratico. Fino agli ultimi giorni era vigile, combattivo. Con i suoi occhi vividi, scintillanti e indomiti. Insomma, se ne va un “politico di razza”. Un cattolico impegnato nel tempo in cui gli e’ toccato vivere. Anche un grande tattico, organizzatore, fino in fondo uomo di partito e di sindacato ma con una parte di se’ in grado di abitare territori integri di passione, umanita’ e liberta’”, conclude. (AGI)Fri 091022 FEB 21 NNNN