Metro C, “inevitabile lo stop ai cantieri” se Roma Capitale non pagherà „

metro cMetro C, “inevitabile lo stop ai cantieri” se Roma Capitale non pagherà
Ricorso al TAR e minacce di adire la Corte dei Conti: ancora bufera fra il costruttore e il comune di Roma

La posizione è netta: si preannuncia inevitabile lo stop ai cantieri della Metro C se non avverrà la “tempestiva definizione dei riconoscimenti economici dovuti” a fronte del prolungamento “di oltre quattro anni” della durata dei lavori necessari per realizzare l’opera pubblica, cruciale per il trasporto pubblico di Roma. Scrive così Metro C Scpa in una missiva inviata al Campidoglio e, per conoscenza, alla Regione Lazio e alle altre istituzioni, a cui RomaToday ha potuto avere accesso e che dà un’idea piuttosto netta dell’aria che si respira negli uffici dell’ente che ha materialmente in carico i lavori per la linea verde del TPL romano.

Stando alle indiscrezioni raccolte, accanto al riconoscimento che i pagamenti ordinari, la gestione della quotidianità e le relazioni con gli uffici appaiono essere migliorate negli anni della giunta di Virginia Raggi, non mancherebbero i problemi.

Ammonterebbe a 700 milioni di euro infatti la massa del contenzioso fra Metro C Scpa e Roma Metropolitane, la stazione appaltante unica, organo di Roma Capitale. Con una sentenza del marzo 2019 la Corte di Appello ha rigettato la posizione del Campidoglio che tentava, secondo Metro C, di “sottrarsi ai suoi obblighi di pagamento” relativi a una somma accertata da un lodo arbitrale del 2012: parliamo di 22 milioni di euro. Alla fine del 2020, sentito l’Organismo di Revisione Economica e Finanziaria comunale, l’Assemblea Capitolina ha determinato di procedere al pagamento della sola sorta capitale di questo importo, per 15 mln di euro, con una perdita secca per Metro C di 7 milioni che il costruttore ritiene invece dovuti. Roma Capitale avrebbe inoltre chiesto un parere alla Corte dei Conti che però si sarebbe sfilata, sostenendo che un organo di controllo non possa emettere pareri o documenti consultivi.

In applicazione della delibera di Assemblea, Roma Metropolitane si è vista dunque finanziare una posta da 15 milioni di euro e ha chiesto a Metro C di emettere fattura per liquidare quell’importo, escludendo così di poter pagare interessi e rivalutazione monetaria e facendo richiesta di fatto per una doppia fatturazione. Assolutamente impossibile però, è la posizione d Metro C, sia rinunciare a una fattura già emessa che sta regolarmente maturando interessi, sia assecondare un comportamento che si ritiene illegittimo: il consorzio di costruzione ha così impugnato la delibera di assemblea davanti al Tar pretendendo di essere pagato per intero secondo il dovuto.

Tratto da:

https://www.romatoday.it/politica/metro-c-lettera-al-comune-di-roma-marzo-2021.html