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Referendum, Bersani: ” Se Renzi perde, deve restare a Palazzo Chigi”
Posted by Ileana Argentin at 10:46 AM. Placed in Rassegna stampa category
L’ex segretario Pd: “Ora non parla più del voto? Glielo consigliava anche Jim Bettolla”. “Troppa vicinanza con Verdini. Ha sei inchieste”. La Boschi? “Poco umile”. E Di Maio è “un bel democristianone”
ROMA – “Se vincesse il no non accadrebbe nulla, sarebbe giusto che Renzi restasse al suo posto”. Pierluigi Bersani parla di politica a Ponza. Intervistato da Gianluigi Nuzzi nell’ambito della manifestazione “Ponza d’Autore”. E parla naturalmente di Matteo Renzi, dice che non deve dimettersi nel caso il no prevalga al referendum costituzionale. Ma è politico troppo accorto per capire che non ci sarebbero problemi. “Per come è stata messa giù la questione, però, certamente il giorno dopo si creerebbe un problema politico” dice l’ex segretario del Pd.
Bersani non risparmia le stoccate al presidente del Consiglio. Parla della teoria del “sommergibile”, la strategia di non parlare più di referendum per risalire nei sondaggi. “Adesso vedo che Jim Messina (l’ex capo di gabinetto della Casa Bianca, esperto di comunicazione politica voluto da Renzi come consulente, ndr) gli ha detto di non personalizzare il referendum, ma io gliel’ho suggerito gratis ben prima; forse se mi fossi chiamato Jim Bettola la cosa sarebbe passata. Legare un governo a una Costituzione è un errore, la Costituzione non c’entra col governo. Che precedente creiamo? Che ogni governo che arriva si fa la sua Costituzione?”, dice sarcastico Bersani.
Dopo l’ironia sul guru che assiste il premier, tocca a Maria Elena Boschi. “Cosa penso della Boschi? Manca un po’ di umiltà, via, su… A tutti quanti. Sapere che prima di insegnare devi imparare. Bisogna mettere l’orecchio a terra, per imparare”. Poi, un consiglio: “Io non penso mai che la gente sia più cogliona di me, l’esperienza sembra una cosa fuori moda, il giovanilismo sembra la leva per cambiare ma non è così”. Un giovanilismo che non piace neanche nella versione grillina di Luigi Di Maio, definito “un bel democristianone”.
Quasi una premessa per tornare a Renzi e alla sua rottamazione. “Ha un po’ smantellato il Pd, lo riconosco. Non è più quel partito che esprime le sue origini di stampo ulivista, un partito che deve tenere insieme dalla sinistra, anche radicale ma disposta a ingaggiarsi sul governo, fino a un civismo che c’è in giro per l’Italia, sempre sull’asse del riformismo”. E invece il presidente del Consiglio preferisce Verdini, sembra pensare Bersani. “Verdini e Renzi – spiega – si conoscevano da prima; ci troppe cose in pochi chilometri, lì in Toscana. Io non sono mai stato a cena con Verdini. Ma non ce l`ho con lui, bensì con il verdinismo”. Secondo Bersani si tratta “dell’idea per cui uno fa il “portage” negli equilibri parlamentari di transfughi che vanno e vengono; corrisponde all`antica storia del trasformismo italico, che a sua volta corrisponde a un messaggio verso il paese: “Franz o Spagna, purché se magna”.
Comunque, a Verdini, Bersani pone il problema delle inchieste che pesano su di lui e di cosa vuole fare in futuro: “Inoltre – dice – è vero che uno è innocente fino a prova contraria, però in modica quantità; se hai sei procedimenti, qualcosa non va. La domanda da fare a Verdini è: ora quei venti li riporti a Berlusconi? Sarebbe da proporgli di mettere un semaforo alla Camera, lo manovra lui; fa il vigile e ci dice che passa e chi no”.
Comunque alla fine Bersani torna al referendum e a Renzi. Soprattuto al referendum. “Le gente non mangia pane e referendum, ci sono altri problemi, non possiamo passare tutti giorni a parlare del referendum”, dice. “Quando vedo lo slogan ‘Basta un sì’, penso: basta un sì per risolvere che cosa, delle cose che premono ai cittadini? Io contesto questo modo di dare l`appuntamento epocale, non aiuta. Bisogna volare un po’ più bassi e dire le cose come sono, parlando con persone che pensi che siano intelligenti. Dirai che, pur con pro e contro, questa riforma è un passo avanti”. Un contentino non da poco per Renzi.
tratto da: http://www.repubblica.it/politica/2016/07/29/news/bersani_se_renzi_perde_il_referendem_deve_restare_a_palazzo_chigi_-145030042/