Roma, Consiglio comunale: al via l’esame delle linee guida. Scontro De Vito -Di Biase su ‘assessora milioncino’

oRiconsegnare la fiducia nel prossimo nella propria amministrazione cittadina e nel futuro è condizione indispensabile per sviluppare benessere ed è una priorità di questa amministrazione”: è la missione al centro delle linee programmatiche 2016-2021 che la sindaca di Roma, Virginia Raggi ha letto in Aula Giulio Cesare, aprendo il loro esame in assemblea capitolina. In piedi in tailleur bianco la sindaca ha ricordato che “ascolto e partecipazione saranno una costante dell’azione amministrativa”, per cui “verrà realizzato un confronto continuo con i cittadini”. Sul sito di Roma capitale verrà aperto, a questo scopo, un “portale della partecipazione” aperto ai cittadini.

La seduta si apre con un diverbio tra il presidente dell’Aula Marcello De Vito e la capogruppo Pd Michela Di Biase. Oggi e mercoledì all’attenzione della seduta c’è l’esame della delibera 2, che riguarda le linee guida per il mandato della sindaca ma 19 consiglieri, però, hanno chiesto che giovedì e venerdì si discuta del caos Ama, e delle polemiche sull’assessora Muraro. “Sorprende la decisione del presidente d’Aula di non averci concesso la possibilità di chiedere all’assessore ‘milioncino’ di fare chiarezza sui suoi 12 anni di consulenza all’Ama. Sarebbero state molte le domande che avremmo voluto fare alla sindaca che ha sì il compito di governare la città, ma ha anche il dovere di confrontarsi con l’opposizione. Il M5S chiede onestà e trasparenza e poi rifugge dal dibattito” ha dichiarato la De Biase.

“Riorganizzare l’Ama”. E a proposito dell’Ama la sindaca spiega: “Roma Capitale deve procedere alla riorganizzazione di Ama sotto l’egida della sindaca e dell’assessorato preposto ma nel contempo, Roma Capitale ed la sindaca devono reclamare, rivendicare e riappropriarsi del ruolo di indirizzo operativo e di vigilanza del socio di maggioranza al 51% e ricondurre Acea a servizio della città”. “Ama, incautamente, in questi ultimi anni non si è dotata delle infrastrutture impiantistiche necessarie – spiega – offrendo, quindi, di fatto, opportunità a gruppi privati e ad Acea di inserirsi nel settore di attività proprio di Ama. Di fatto, Ama è stata relegata a svolgere mera attività di raccolta, trasbordo, trasporto e scarico in discarica, con enormi costi di dotazione per contenitori, veicoli e mezzi”. Inoltre aggiunge Raggi “I numeri attuali di Ama spa sono: oltre 600 milioni di euro di debiti, di cui 200 milioni verso fornitori, oltre 35 milioni di euro annui verso il pool di banche che la sostiene; 250 milioni di costi per la esportazione di rifiuti; circa 7500 dipendenti; una flotta di veicoli acquistati per oltre 200 milioni nel 2009 e 2010”.

Altri elementi contenuti nelle linee guida: cabina di regia sui fondi comunitariá per una “gestione trasparente delle risorse disponibili”, in modo da “migliorare l’efficacia degli interventi”. Realizzazione sostanzialeárevisione del settore appalti, con trasparenza totale, riorganizzazione degli uffici e priorità a una “programmazione capillare dei lavori urgenti di competenza capitolina, quali illuminazione e rifacimento marciapiedi”. Sul fronte culturaási annuncia un’ “inversione di tendenza”, “usando le risorse disponibili, riducendo gli sprechi, lavorando per attrarne di nuove” e restituendo alla comunità cittadina gli spazi “che attendono di tornare a vivere” (centro Elsa Morante, cinema Aquila, teatro Valle).

E ancora: cabina di regia sui fondi europei (gestione trasparente e più efficacia); gestione pubblica e partecipata deláservizio idrico; impulso alle bonifiche dall’amiantoácon sportelli appositi in ogni municipio; politiche del turismo all’insegna della “massima visibilità di tutti gli angoli di roma al minor costo” (circuiti turistici alternativi, collaborazione con operatori web per aumentare l’attrattività di roma); tutela della biodiversità- preziosa caratteristica del territorio romano – e impegno per favorire “l’alimentazione sana e sostenibile contro il consumo del territorio e la distruzione dell’habitat”; “nuova linfa ai mercati rionali”, aumentando i punti di ristoro “in accordo con la normativa” e sviluppando filiera corta e vendita di prodotti a chilometro zero.

Infine, il capitolo dell’open government: obiettivo, “porre alla base del
governo la trasparenza, supportata dai dati aperti, focalizzandosi su partecipazione e collaborazione” e poi “dare conto delle decisioni e dei risultati raggiunti (accountability)”. Strumento chiave, l’apertura di un “portale della partecipazione” qui, all’interno del nostro portale: “uno spazio pubblico per abilitare i processi di partecipazione e cittadinanza attiva come petizioni, buone pratiche, idee, proposte”.

Tratto da : http://roma.repubblica.it/cronaca/2016/08/01/news/roma_apre_assemblea_capitolina-145176335/