dicembre
Vendite flop, negozianti contro Raggi «Questa è una città ormai morta»
Posted by Ileana Argentin at 10:34 AM. Placed in Rassegna stampa category
Molti esercizi aperti in centro, nella speranza di recuperare il fatturato perduto. Calo stimato attorno al 30 per cento
Ieri in centro moltissimi negozi aperti. Più di qualsiasi altro 26 dicembre. Per i commercianti un modo per andare alla ricerca del fatturato perduto, sperando nell’arrivo di nuovi turisti. Il Natale è stato, infatti, casalingo: come l’ 88 per cento degli italiani, secondo i dati della Coldiretti, i romani hanno cucinato e consumato in famiglia il cenone del 24 ed il pranzo del 25 dicembre. Pochi e accuratamente scelti regali sotto l’ albero, acquistati soprattutto su internet o nei grandi centri commerciali. Anche di prezzo contenuto: fra i 40 e gli 80 euro in media lo scontrino, almeno a sentire la Cna Commercio. Si è speso soprattutto per oggetti «Made in Italy», per prodotti artigianali o locali: banditi i panettoni delle grandi marche, si sono preferiti quelli prodotti nei luoghi del terremoto per dare una mano alle aziende di quelle località oppure dal fornaio sotto casa. Un Natale da vera crisi. E i negozianti romani puntano decisamente il dito contro l’amministrazione capitolina: la città è spenta, non è attrattiva, non richiama i turisti. «È andata male, decisamente molto male», afferma David Sermoneta, presidente della Confcommercio Centro di Roma. «Le problematiche sono sempre le stesse: degrado e abusivismo a ogni livello, commerciale, alberghiero, perfino alimentare. Le perdite sono a doppia cifra, c’è chi ha perduto il 30 e chi il 10 per cento, ma il tutto si sovrappone ad un trend negativo».
«Clima poco natalizio»
«Le vendite sono state sotto tono – aggiunge Massimiliano De Toma, presidente di Federabbigliamento Confcommercio – ma il clima è stato poco natalizio, la città è spenta. Negli ultimi giorni si è confermata la tendenza di dicembre: un calo fra il 10 ed il 20 per cento». Ancora più drammatica la posizione della Confesercenti: «I dati sono negativi -afferma il presidente Valter Giammaria -. Vi è una contrazione molto forte, diciamo fra il 20 ed il 30 per cento nel centro storico, più alta nelle zone commerciali, fino al 40 per cento. Roma quest’anno manca di “appeal” e ne paghiamo noi le conseguenze. Il Campidoglio non ha investito nella città nulla dei 100 milioni di euro della tassa di soggiorno, altrimenti non avremmo avuto una Roma così morta».
Bene i centri commerciali
Mette sotto accusa la confusione nei provvedimenti di traffico la Cna Commercio: «Nei primi giorni di dicembre si è perduto il 30 per cento del fatturato del mese – afferma Giovanna Marchese Bellaroto – e complessivamente fra il 10 ed il 15 per cento: c’è stato un piccolo recupero negli ultimi giorni». Esultano invece i centri commerciali: «I dati sono positivi, con circa il 4 per cento in più di presenze e l’ 8 per cento in più di fatturato», sottolinea il direttore di Porta di Roma, Filippo de Ambrogi. «Molto bene le vendite nel comparto alimentare, segno di interesse dei romani nel festeggiare in casa questo Natale». Perchè bene gli alimentari? «I prodotti artigianali sono andati benissimo – dice la Cna -, con crescite fino al 20 per cento. Anche nei supermercati: i prodotti industriali sono andati subito in offerta, mentre quelli locali si sono venduti nonostante il prezzo molto più alto». Tratto da: http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/16_dicembre_26/vendite-flop-negozianti-contro-raggi-questa-citta-ormai-morta-e53bdd8a-cba4-11e6-8b9b-1b0efa3fb5ec.shtml