Esclusione dei disabili da alcune scuole: una condizione inaccettabile

SSSS

Quella di cui vi parlo oggi è una vicenda che ha dell’incredibile. Sto parlando di quella scuola svizzera di Milano che è passata alla cronaca per aver scandalizzato il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli e il sindaco di Milano Beppe Sala in quanto da regolamento non accetta i disabili.

C’è da fare una dovuta precisazione a questa storia, perché i giornali per ovvie ragioni hanno parlato di esclusione dei disabili e non accettazione degli stessi nel regolamento della scuola, tuttavia approfondendo il piano dell’offerta formativa proposta dalla scuola in questione, questo appare più come un consiglio per i genitori dei ragazzi disabili.

Infatti, la scuola stessa ha precisato, tramite il proprio legale quanto segue: “La nostra è una scuola impegnativa, si parla tedesco e si studiano altre tre lingue. noi informiamo le famiglie di quali sono le difficoltà, diciamo prima che si tratta di un percorso non semplice. Ma accogliamo tutti”.

Questo va detto per dovere di cronaca, ma francamente suona più come una giustificazione pretestuosa che non inganna nessuno, nemmeno il ministro Fedeli che non esclude il ricorso alla magistratura e non ci è cascato nemmeno il Sindaco che su Twitter ha affermato in merito: “non è questa la Milano che vogliamo”.

A tutto ciò si aggiunge che la scuola svizzera al centro di questa polemica non presenta ascensori, né altri adempimenti obbligatori atti a eliminare le barriere architettoniche.

Inutile dire che questa vicenda mi abbia lasciato quasi senza parole. Ma la rabbia e il dovere di attivista e cittadino, invece, mi impone di parlare e di dire la mia su questa vicenda. La mia opinione su questa scuola svizzera di Milano e su altre strutture simili è la seguente: Se una scuola non ha gli opportuni sistemi per ricevere studenti disabili, deve chiudere, senza se e senza ma.

E lo dico senza nessuna riserva perché non è possibile accettare questo tipo di discriminazione, chi di dovere e in primis le associazioni che tutelano i disabili dovrebbero alzare la voce davanti a casi come questo. Invece, ahimè, noto un certo silenzio che mi preoccupa e spaventa.

Non importa quali giustificazioni si inventino i legali di questa scuola, si tratta di un caso lampante di discriminazione nei confronti dei disabili. Che poi il regolamento sia stato “inzuccherato” come un consiglio per i genitori è un altro discorso. Ma questa storia non se la beve nessuno. È troppo e dobbiamo dire Basta!

Se una scuola non si adegua alle pari opportunità per i disabili, allora quella scuola deve chiudere. Non servono nuove leggi, non serve rivolgersi alla magistratura, basterebbe attuare l’Art. 3 della Costituzione, semplice.

Tratto da: http://www.lavocedeltrentino.it/2017/09/04/esclusione-dei-disabili-alcune-scuole-condizione-inaccettabile/