Dal NYT plauso all’Italia e alle spiagge accessibili ai disabili

In un lungo articolo la descrizione dei lidi ben attrezzati mappati dalla «Fondazione Cesare Serono» in Lazio e Toscana

Le buone notizie qualche volta vengono anche da vicino e valicano confini: le spiagge accessibili ai disabili mappate e “certificate” dalla “Fondazione Cesare Serono” fanno notizia oltreoceano tanto che ne fa un lungo e dettagliato articolo il New York Times intitolato “For Italians With Disabilities, a Place in the Sun”.

Dalla più nota “Madonnina” in Lazio, che fece notizia quando Papa Francesco decise ad aprile di pagare (attraverso il suo Elemosiniere, mons. Konrad Krajewski) un contributo che valeva un anno di affitto per lo stabilimento, ai lidi toscani e laziali nel complesso, proprio quelli che compaiono nell’elenco della Fondazione.

Il 10 agosto scorso sono stati comunicati i dati della mappatura multimediale delle spiagge accessibili in Toscana. Prossime regioni da “vagliare”, Calabria e Puglia.

Questo l’elenco degli stabilimenti visitati:
• Follonica: Spiaggia Tangram
• Livorno: Bagni Pancaldi Acquaviva
• Marina di Grosseto: Bagno Moderno e Moreno Beach
• Marina di Pisa: Bagno Big Fish e Bagno della Croce Rossa
• Orbetello: Braccio Energy Beach
• Parco Regionale di San Rossore: Spiaggia del Gombo •Porto Ercole: Mamma Licia • Tirrenia: Bagno degli Americani.

«La regione Toscana ha ben interpretato il concetto dell’accessibilità», ha spiegato al Corriere Salute Gianfranco Conti, direttore della “Fondazione Cesare Serono”. «I dieci stabilimenti che abbiamo visitato sono la migliore testimonianza che è possibile coniugare business e impegno sociale». La Fondazione da sempre si batte per l’articolo tre della Costituzione (tutti i cittadini sono uguali e la repubblica deve rimuovere tutti gli ostacoli che impediscono la piena realizzazione della persona) e a tal fine negli anni ha varato varie iniziative. «La mappatura multimediale delle spiagge accessibili, la prima in Italia – continua Gianfranco Conti -, è il logico proseguimento del progetto “A Ruota Libera”, che prevedeva per le città d’arte italiane la redazione di guide che identificavano itinerari a misura di disabile. Firenze, Pisa, Lucca, Milano hanno già visto la luce. Lega Ambiente ha compreso l’importanza del progetto».

«Rendere accessibile una spiaggia, o qualsiasi altro ambiente, non è solo una questione di strutture tecniche e/o di barriere architettoniche» sottolinea Conti. «Gli aspetti pratici, forse, sono i più semplici da risolvere. Le barriere culturali sono le più difficili da abbattere. Un disabile non solo deve avere la possibilità di accedere alla spiaggia, ma deve anche sentirsi accolto, deve essere a proprio agio e in nessun modo deve sentirsi diverso. Una spiaggia accessibile deve anche essere inclusiva. È proprio questo tipo di sensibilità che abbiamo riscontrato negli stabilimenti da noi visitati» conclude il direttore della Fondazione. «Accoglienza, personale dedicato, programmi specifici (nuoto, surf, ecc.) rendono la giornata del disabile in questi stabilimenti semplicemente normale. E questo è il miglior risultato che ci si poteva attendere». Il segmento del turismo accessibile ha numeri di tutto rispetto. Una recente ricerca commissionata dalla “Fondazione Cesare Serono” al Censis ha rilevato che in Italia i disabili sono circa quattro milioni. Calcolando che un disabile non si muove mai da solo parliamo di circa 10 milioni di persone. Numeri importanti per il business. Essere buoni è anche conveniente.

Tratto da: http://www.corriere.it/salute/disabilita/17_settembre_04/dal-nyt-plauso-all-italia-spiagge-accessibili-disabili-6dc93e8a-915d-11e7-8332-148b1c29464d.shtml

Una spiaggia affollata in un'immagine d'archivio. ANSA/LUCA ZENNARO