DISABILITÀ. SICILIA, 11 MLN PER DOPO DI NOI. ‘POTENZIARE UNITÀ VALUTAZIONE’

dopodinoi

 

(RED.SOC.) PALERMO – Undici milioni di euro sono stati assegnati dalla regione Sicilia per i disabili gravi privi del sostegno familiare, per avviare i progetti sul Dopo di noi.In particolare, ai 55 distretti socio-sanitari della Sicilia vengono ripartite le risorse 2016 ( 7.740.000 euro) e 2017 (3.293.800 euro) del “Fondo per l’assistenza alle persone con disabilita’ grave prive del sostegno familiare” per un importo complessivo di 11.033.800 euro. Le risorse a disposizione potranno servire per accedere a tirocini formativi, a finanziare programmi e interventi innovativi di residenzialita’ come il co-housing e a favorire l’indipendenza dei disabili in abitazioni o gruppi a casa propria o in altre strutture. Sara’ anche possibile accedere ai finanziamenti per eliminare barriere architettoniche, per l’acquisto di attrezzature, macchinari o strumentazione a supporto della residenzialita’ nonche’ per la ristrutturazione di immobili che possano garantire l’autonomia alle persone con disabilita’ a cui vengono a mancare parenti o amici. I distretti socio-sanitari e le aziende sanitarie, attraverso le Unita’ di valutazione multidimensionale dovranno, nel rispetto della legge, dei decreti ministeriali e delle linee di indirizzo regionali, presentare un piano distrettuale in grado di garantire un percorso personalizzato, capace di dare una risposta all’esigenza di autonomia economica e abitativa, ad ogni persona disabile che si trovi senza il supporto della famiglia. A breve il decreto e tutte le informazioni saranno pubblicate sul sito del dipartimento delle Politiche Sociali della Regione Siciliana. “La nostra societa’ – ha detto l’assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro, Carmencita Mangano – ci pone di fronte a sempre piu’ importanti problemi di carattere sociale. E’ nostro dovere, come amministratori e professionisti del settore, realizzare politiche e azioni che tengano conto delle fasce piu’ deboli della popolazione. La nostra non e’ solo una risposta assistenziale ma la concreta possibilita’ di costruire un progetto di vita che consenta, anche alle persone con disabilita’, di emanciparsi dalla tutela familiare. ‘Dopo di Noi’ rappresenta quindi un’opportunita’ per le famiglie che possono vedere i propri cari intraprendere finalmente un percorso di autonomia personale trovando cosi’ un concreto aiuto nella gestione di una quotidianita’ che, nella stragrande maggioranza dei casi, e’ decisamente difficile e impegnativa”. Se un primo passo in termini di stanziamento economico, e’ stato fatto, secondo alcune associazioni occorre adesso accrescere e potenziare proprio il lavoro delle Unita’ di valutazione multidimensionale per i progetti di vita dei disabili gravi. Uno dei limiti potrebbe essere anche che il budget di progetto individuale non riuscira’ a coprire tutti i bisogni della persona. “Il cuore di questa legge passa attraverso la presa in carico della persona che punta sul suo progetto di vita – sottolinea Rosario Fiolo, vicepresidente del Coordinamento H fondato da Salvatore Crispi -. Il progetto individuale deve passare dalle Unita’ di valutazioni multidimensionali che per la disabilita’ in Sicilia non sono mai state realizzate pienamente. Occorrerebbe creare, quindi, un impianto unico dell’Unita’ Operativa dell’Integrazione Socio-sanitaria per fare in modo che le Uvm si facciano carico della stesura del progetto e poi all’interno di esse possano intervenire gli specialisti adeguati al tipo di patologia della persona. Il punto adesso e’ che bisogna accrescere e potenziare per la Sicilia le Unm per favorire al piu’ presto e piu’ concretamente i progetti individuali di vita. Le legge c’e’ ma oggi occorre avviare le condizioni reali per rimettere al centro la persona con disabilita’”. “Questo decreto sarebbe dovuto arrivare gia’ da qualche tempo – afferma pure Giovanni Cupidi, portavoce del comitato ‘Siamo handicappati no cretini’ -. Cio’ che interessa e’ adesso l’individuazione, dopo l’esame delle UVM, del budget di progetto per ogni singolo beneficiario per il Dopo di noi. La prima criticita’ che vedo e’ che, rispetto al panorama dei bisogni reali di vita delle persone con disabilita’ grave, il budget di progetto risultera’ limitato. Inoltre questa legge per come e’ strutturata non si rivolge ad una platea ampia di disabili. Le situazioni abitative nuove come il co-housing o le comunita’ residenziali servono gia’ oggi e finora si e’ perso troppo tempo. Sicuramente ci sono dei lati positivi della legge del Dopo di noi ma ci sono aspetti che dovranno essere affrontati. Bisogna ancora creare quelle condizioni reali per fare esprimere in maniera autonoma le potenzialita’ e capacita’ di chi e’ con disabilita’ aldila’ di una logica puramente assistenziale ma nell’ottica dell’inclusione sociale autentica”. (set) (www.redattoresociale.it)