A Roma la serrata dei cinema: ne riaprono solo 2 su 50

Autorizzati da lunedì. Gli esercenti: “Non conviene, troppi vincoli e pochi film inediti”

hp-accaparlante-2-2014-cinema-e-handicap-particolare-copertinaRiaperture? Per il momento non se ne parla. Anche se lunedì i cinema potrebbero riprendere la normale programmazione, a farlo non sarà quasi nessuno. Della cinquantina di strutture romane a ripartire saranno solo l’UCI Porta di Roma, in 8 dei 14 schermi del multiplex, mentre per Lunghezza e Parco Leonardo bisognerà attendere, e le 8 sale del Madison, a cui da martedì si aggiungeranno lo schermo del Delle Provincie e dal giorno 18 il Farnese, con “I miserabili”, il bellissimo film francese già uscito sulle piattaforme. Non è diversa la situazione nel resto della regione: dei circa 60 cinema sparsi nel Lazio solo quelli di Genzano, Anzio, Terracina e Trevignano annunciano la ripresa.

Roma e la crisi dei cinema, quei numeri insostenibili imposti da chi sta in alto.

Secondo gli esercenti non esistono le condizioni per ripartire. Troppo rigidi i protocolli, che, contrariamente a quanto previsto in altri paesi, obbligano a distanziamenti, posti contingentati, uso di mascherine, sanificazione al termine di ogni spettacolo, divieto di vendita di prodotti alimentari. Queste norme sostiene l’Anec, l’associazione di categoria, non consentono alcuna sostenibilità economica per i cinema.
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La scelta di procrastinare la riapertura è condivisa dall’intero settore, senza distinzioni fra circuiti e sale indipendenti. La catena Cinema di Roma (Lux, Odeon, Tibur) ha deciso di riaprire il 12 luglio; il circuito Ferrero riprenderà l’attività, ma solo all’Adriano e all’Atlantic, il 15 luglio. Circuito Cinema, otto strutture a Roma, attende le norme di un nuovo protocollo che dovrebbe essere reso pubblico entro il fine settimana. “Ci aspettiamo -spiega Fabio Fefè, programmatore del circuito- norme meno gravose, ma, per rispettare la scadenza del 15 giugno, avremmo avuto bisogno di una comunicazione più tempestiva”. “In queste condizioni – fa eco Fulvio Lucisano- riaprire sarebbe una follia e non si capisce perché per i cinema e solo per i cinema valgono restrizioni, come il distanziamento e la sanificazione, che in altri esercizi commerciali non sono richieste”.

IL VENERDÌ
Dopo il lockdown sarà tutto un altro film.

Così, in attesa di riaprire i cinema chiusi, Lucisano ha in progetto la realizzazione di un’arena nell’area della pineta Sacchetti, in accordo con il XIV° Municipio. Una scelta analoga a quella di Nanni Moretti che, per il Nuovo Sacher, dà appuntamento a settembre, ma intanto dal 27 giugno riaprirà l’arena con una programmazione di film recenti in versione originale e sottotitolata ed ospitando, dal 1 al 6 luglio, “Rendez-vous”, il tradizionale festival del cinema francese, cancellato dal lockdown. Quanto a “Bimbi belli” l’appuntamento è rimandato al 2021. In attesa di riaprire il multiplex Cineland di Ostia, data prevista il 31 luglio, Giuseppe Ciotoli punta invece sul drive-in, con un progetto che è in attesa delle necessarie autorizzazioni.

“Il problema fondamentale – ricorda Piera Bernaschi, presidente degli esercenti di Roma e Lazio – è la mancanza di prodotto, determinata da una sorta di circolo vizioso: finché un numero sufficiente di cinema non riprenderà l’attività, inevitabilmente i film più importanti e attesi non saranno distribuiti, ma in mancanza di titoli accattivanti, perché si dovrebbe riaprire?”.

Tratto da: https://roma.repubblica.it/cronaca/2020/06/11/news/cinema_da_lunedi_ne_riaprono_solo_due_su_5-258913853/