Al Lazio il primato dei morti sul lavoro, i sindacati: emergenza nazionale

cantiere sicurezza lavoro

Negli ultimi 5 anni sono 618 i morti sul lavoro nella regione. Ben 83 solo nel 2019. I dati dell’Inail divulgati durante il convegno “Sicurezza e libertà”, promosso da Cgil, Cisl e Uil del Lazio.

ROMA – Sono 618 i morti sul lavoro nel Lazio negli ultimi 5 anni. Ben 83 solo nel 2019 – 11 in più dello scorso anno – numeri che attestano la regione della Capitale al primo posto nella classifica nazionale. Sono i dati dell’Inail divulgati durante il convegno ‘Sicurezza e libertà’, promosso da Cgil, Cisl e Uil del Lazio. Un evento per fare il punto sui sicurezza e lavoro che nel Lazio sta assumendo i contorni di una vera emergenza. Sempre negli ultimi 5 anni le malattie professionali sono infatti aumentate del 30% e solo nel 2018 gli infortuni ammontano a 44.881.

“La sicurezza sul lavoro è un tema fondamentale- ha detto Roberto Iovino della Cgil Roma e Lazio- il Lazio ha un triste primato: il numero di vittime più alto rispetto alla media nazionale. Si parla di morti bianche, ma è importante raccontare la storia di queste persone. Si tratta di uomini e donne che a causa di un’organizzazione del lavoro sempre più spinta e per un modello di impresa che vuol il lavoratore sempre più flessibile e precario, spesso non tornano più a casa. Si tratta di un’emergenza nazionale con numeri da guerra civile. Chiediamo più impegno e più risorse nei luoghi di lavoro perché in Italia non si può morire come 50 anni fa”.

Un’emergenza nazionale anche secondo Rosita Pelecca della Cisl Lazio, secondo la quale la riflessione da fare nel Lazio “è una priorità non più rimandabile. Abbiamo sottoscritto un protocollo di intesa con la Regione Lazio e oggi non intendiamo solo denunciare la situazione ma anche discutere di proposte concrete e fattibili per far sì che lo slogan sicurezza e libertà sia applicato, perché rappresenta il cardine sistema democratico. Si deve invertire la tendenza per cui le aziende vedono la sicurezza come un costo. In realtà è un’opportunità perché lavorare sicuri vuol dire produrre di più e ottimizzare le professionalità”.

Infine, secondo Laura Latini della Uil Lazio, quello degli infortuni e delle morti sul lavoro “è un fenomeno che si sta diffondendo capillarmente nel tessuto produttivo italiano. Soprattutto nelle medie e piccole imprese. ‘Basta morti sul lavorò è per noi un imperativo etico che deve essere tradotto in programma politico sindacale da subito”.

Tratto da: https://www.superabile.it/cs/superabile/lavoro/20191210-lazio-primato-morti-lavoro.html