Atac: da Antitrust multa di 3,6 milioni per disservizi su tratte ferroviarie

ppFornitori sul piede di guerra, nodo Roma Tpl e multa dell’Antitrust. Ancora grane per Atac, municipalizzata dei trasporti del Comune di Roma che, stando alle parole dell’ex dg Bruno Rota, andato via sbattendo la porta a fine luglio, «è sull’orlo del crac». Giovedì sera si è riunito il cda con la nuova governance per affrontare i problemi dell’azienda e, soprattutto, per studiare la strategia anti-fallimento: il concordato “in bianco”, ovvero la procedura di ristrutturazione del maxi debito (1,35 miliardi di euro) sotto l’egida del tribunale. Ma le cattive notizie continuano ad arrivare: l’ultima è la multa di 3,6 milioni comminata dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato per la cancellazioni delle corse e la mancata informazione ai passeggeri nelle ferrovie suburbane.

L’Antitrust, si legge in una nota, “ha concluso l’istruttoria avviata d’ufficio nei confronti di Atac lo scorso mese di novembre, accertando una pratica commerciale scorretta nell’offerta del servizio pubblico di trasporto ferroviario nell’area metropolitana di Roma (le linee Lido di Ostia, Roma – Civita Castellana – Viterbo e Roma Giardinetti – Pantano: circa 200 mila utenti quotidiani, ndr) consistente nella falsa prospettazione, attraverso l’orario ufficiale diffuso presso le stazioni e nel sito internet www.atac.roma.it, di un’offerta di servizi di trasporto frequente e cospicua, a fronte della sistematica e persistente soppressione di molte corse programmate, nonché nella omessa informazione preventiva ai consumatori in merito alle soppressioni previste.
I fornitori vogliono “cash”
Il tutto mentre i fornitori hanno fatto sapere all’azienda di non essere più intenzionati a fare credito. Il motivo sta nella procedura scelta dai vertici appena insediati per scacciare lo spettro del fallimento. Con il concordato “in bianco”, infatti, i creditori di Atac dovrebbero continuare a fornire all’azienda i pezzi di ricambio e la manutenzione senza speranza di riscuotere per i prossimi 4-5 mesi. Per questo le società dell’indotto hanno chiesto di essere pagate “cash” altrimenti sospenderanno il loro servizio. E siccome Atac non ha in cassa la liquidità per saldare i debiti accumulati in anni di malagestione, bus, tram e metro rischiano di restare nei depositi.

I bus e gli incendi in corsa
45 milioni a Roma Tpl
In più lunedì è stata notificata ad Atac un’ordinanza del tribunale di Roma secondo la quale si dovrà procedere al pagamento della seconda parte del lodo Roma Tpl, un contenzioso datato due lustri finito fin sui tavoli della Corte di Cassazione. Secondo l’ordinanza Atac dovrà versare circa 45 milioni di euro a Roma Tpl entro due settimane, quindi entro il 22 agosto. E se ciò non avverrà il tribunale procederà con i pignoramenti dai conti dell’azienda. E’ possibile che Atac e Roma Tpl si incontrino per tentare una mediazione, magari per provare a spalmare i 45 milioni che rappresentano la seconda parte del debito di 138 milioni contratto più di dieci anni fa. Ma certamente il servizio è a rischio: considerato che le casse di Atac sono vuote, se non esce un accordo la municipalizzata dei trasporti potrebbe non essere più in grado di garantire il servizio ai romani.

Tratto da: http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/17_agosto_11/atac-antitrust-multa-36-milioni-disservizi-tratte-ferroviarie-1a57c622-7e6b-11e7-9e20-fd5bf758afd2.shtml