Attentato a Manchester. La polizia: “E’ stato un kamikaze”. Bambini tra le vittime

I resti del terrorista identificati tra quelli delle 22 persone morte nell’esplosione alla Manchester Arena al termine del concerto di Ariana Grande. Il capo della polizia della città: “L’attentatore ha agito da solo, con un ordigno improvvisato”. Appello ai media: “Non fate speculazioni sulla sua identità”. Sui social gli appelli angosciati di chi cerca i propri cari

MANCHESTER –  E’ stato un kamikaze. Il capo della polizia di Manchester Ian Hopkins ha sciolto la riserva sulla dinamica dell’attentato che ha seminato orrore e morte tra i giovani che avevano appena assistito al concerto della popstar statunitense Ariana Grande. Mentre il pubblico di teenager lasciava la Manchester Arena, impianto da 21mila posti, l’uomo ha azionato il suo ordigno tra la folla: 22 le vittime, 59 i feriti. Non è chiaro, ma con molta probabilità il bilancio comprende lo stesso attentatore, che Hopkins ha dato per “morto sulla scena”. “Ha agito da solo – ha spiegato il capo della polizia -. Riteniamo che fosse in possesso di un ordigno improvvisato, che ha detonato, causando questa atrocità. Resta da capire se avesse complici o fosse parte di una rete”. I resti dell’uomo sono stati individuati tra quelli delle sue giovani vittime. Anche giovanissime: secondo la Bbc, che cita la polizia, si contano anche tre bambini.

Hopkins non ha diffuso l’identità del terrorista e non ha voluto nemmeno confermato se fosse un cittadino britannico. Piuttosto ha esortato la stampa a non “fare speculazioni sulla sua identità o fare circolare nomi. Questa è un’inchiesta complessa e ampia ancora in corso”, ha aggiunto, facendo capire che gli inquirenti non vogliono compromettere le indagini in corso diffondendo l’identità dell’attentatore. “La nostra priorità è di lavorare insieme all’antiterrorismo nazionale e alle agenzie di intelligence per stabilire più dettagli sull’individuo che ha condotto l’attacco”.

Al mattino, quando sono trascorse diverse ore dall’attentato, in molte famiglie resta l’incertezza e per la sorte dei loro cari. Come raccontano efficamente i social, dove le richieste di aiuto e informazioni incanalati su diversi hashtag esprimono la stessa angoscia. “Olivia campbell manca ancora all’appello” scrive @beingsunny8, con un appello rilanciato in diretta dalla Bbc. C’è anche chi, come @paul91801331, pubblica la foto del fratello, “disperso” pure lui nella notte della Manchester Arena. Infine c’è chi prova a mettere insieme nomi e circostanze, invitando gli internauti a condividere informazioni. Come @haley_stewartt, che sempre via twitter pubblica foto e aggiornamenti: sul volto di chi è stato ritrovato c’è scritto “found”: come dire “salvo”.

Il Regno Unito si risveglia così nuovamente nella morsa del terrorismo registrando l’attentato più grave dalle bombe alla metropolitana del 2005 e solo due mesi dopo Westminster. Proprio a Londra, riferiscono i media britannici, la stazione degli autobus di Victoria, in pieno centro, è stata evacuata e isolata dalla polizia a seguito del ritrovamento di un pacco sospetto. Mentre la premier Theresa May si accinge a presiedere la riunione del Cobra, il comitato per le emergenze a cui partecipano i ministri interessati e i responsabili nazionali per la sicurezza.

Andy Burnham è sindaco di Manchester da pochissimi giorni, eletto nelle amministrative di metà maggio. Il 7 luglio di 12 anni fa, quando negli attentati di Londra del post 11 Settembre persero la vita 52 persone, lavorava nella capitale, al Ministero dell’Interno. Nel nuovo giorno di dolore ha voluto ricordare “come si sentiva Londra in quei giorni” per infondere coraggio alla sua Manchester. “Lo ricordo vividamente. Manchester si stringerà insieme, non vinceranno. Questa città ha già affrontato difficoltà nel passato e sapremo fare lo stesso. Torneremo alla vita normale il più presto possibile. La città ha già dovuto affrontare momenti difficili nel passato, lo faremo anche stavolta”.

Tratto da: http://www.repubblica.it/esteri/2017/05/23/news/attentato_kamikaze_manchester_bambini_tra_le_vittime-166164883/Attentato_Manchester_22_maggio