ottobre
Boldrini: “Nessun like è innocuo, i ragazzi diventeranno cacciatori della rete”
Posted by Ileana Argentin at 4:25 PM. Placed in Rassegna stampa category
La presidente della Camera sul progetto per i giovani #BastaBufale: “Il decalogo rivolto agli studenti è un vero e proprio manuale che li aiuterà a difendersi dalle fake news”
ROMA – “La sfida è che i ragazzi diventino “cacciatori di bufale”, detective del web, in grado di capire, sempre, se una notizia è vera o è falsa, se un post su Facebook è semplicemente un post o invece una menzogna. Perché la rete è una prateria dove spesso il più forte prevale. Per questo credo fortemente nell’educazione civica digitale e quindi nel progetto rivolto ai giovani #BastaBufale, che presenteremo domani insieme alla ministra Fedeli”. Laura Boldrini, presidente della Camera, ne parla con passione: il decalogo rivolto agli studenti è un vero e proprio manuale che aiuterà i ragazzi a difendersi dalle fake news.
Presidente Boldrini, lei ha detto che le “fake news” sono “gocce di odio che infettano il web e infangano le persone”.
“È così. In Rete c’è tutto. Opportunità straordinarie e bande di sciacalli. Ma la cosa grave è che buona parte degli utenti fatica a riconoscere il vero dal falso. Gli studenti, ad esempio. Bravissimi a navigare, ma come ha dimostrato una ricerca dell’universtà di Stanford spesso incapaci di distinguere una notizia da una pubblicità”.
Quindi il decalogo vuole insegnare ai nativi digitali a diventare “debunker”, cacciatori di menzogne.
“Sono stati proprio i più famosi debunker italiani, Paolo Attivissimo, ad aiutarci a scriverlo, elaborando i contributi giunti da Miur, Confindustria, Fieg, Rai, Facebook, e Google. Ma lo scopo è che i ragazzi imparino a difendersi da soli”.
Quali sono gli strumenti del “cacciatore di bufale”?
“Verificare le fonti, l’identità di chi pubblica una notizia, chiedere aiuto agli esperti, imparare a riconoscere gli odiatori e i provocatori seriali, spiegare ai ragazzi che i loro clic e like hanno un valore…”.
Del resto lei stessa è stata a lungo bersaglio di campagne di odio sul web.
“Sì, è vero, presto inizieranno i processi contro chi mi ha infagato, credendosi al sicuro all’ombra della rete. Per questo l’estate scorsa con un post su Facebook ho annunciato che avrei denunciato chi continuava a spargere menzogne. Per dimostrare che non esiste impunità contro questi sciacalli. e che in uno stato di diritto all’odio si risponde con la lagge. Quel post ha avuto una valanga di commenti soprattutto di donne, che raccontavano quanto anche loro fossero vittime dello stesso tipo di stalking”.
E gli odiatori sono diminuiti?
“Gli hater sono in ritirata, hanno capito che rischiano grosso. Da leoni da tastiera si sono trasformati in conigli in fuga. Ma non è una questione personale. Ho sempre considerato centrale il tema dell’uso corretto della rete, perché il web è la nuova frontiera dei diritti. Infatti ho istituito una commissione che fu coordinata dal professor Rodotà, da cui è nata la Carta dei Diritti e dei Doveri di internet”.
Poi l’appello #BastaBufale.
“Migliaia e migliaia di firme. Da quella mobilitazione ho capito che bisognava coinvolgere nella battaglia più soggetti, gli editori, la Rai, anche la Confindustria, perché si impegnasse a non vendere pubblicità sui siti di bufale”.
E Facebook?
“Ho scritto a Zuckerberg chiedendo che venga istituito anche in Italia un centro di controllo sui fenomeni di odio in Rete. Trenta milioni di utenti in Italiameritano un investimento maggiore da parte dell’azienda.
Del decalogo anti-bufale ha parlato il New York Times.
“Sono molto interessati alla nostra iniziativa. Del resto il fenomeno delle fake news è planetario, riguarda tutti”.
Tratto da: http://www.repubblica.it/politica/2017/10/30/news/boldrini_nessun_like_e_innocuo_i_ragazzi_diventeranno_cacciatori_della_rete_-179780142/