Campidoglio, i 5S forzano il voto sul bilancio 2017 bocciato dall’Oref

Piazza_del_CampidoglioPer i revisori del Campidoglio è tutt’al più una fotografia sfocata, una rappresentazione “non veritiera ” dello stato di salute dei conti del Comune e delle sue partecipate. Per la maggioranza grillina e l’assessore al Bilancio Gianni Lemmetti, invece, il bilancio consolidato 2017 andava e va bene così com’è. Alla fine ieri sera il rendiconto è stato approvato nonostante la stroncatura dell’Oref e le critiche delle opposizioni.

Troppo importante per i 5S sbloccare le assunzioni promesse via social e congelate proprio dalla mancata approvazione dell’atto che mette in fila i conti del gruppo Roma Capitale. Si va avanti, dunque, anche se nel documento non si trovano i dati che riguardano Ama, in ambasce tanto per il caos rifiuti che per l’assenza di certezze sui numeri aziendali. Si tira dritto pure se all’appello continuano a mancare Roma Metropolitane, Farmacap, Centrale del Latte e i loro mali.

 

A poco, di fronte al voto compatto dei 25 pentastellati presenti ieri in consiglio comunale, sono valsi il “no” di Fratelli d’Italia e l’astensione del centrosinistra. Nemmeno l’ultimo richiamo di Federica Tiezzi, presidente del collegio dei revisori, ha fatto fare un passo indietro ai 5S: “Ci troviamo in presenza di un bilancio che ha problematiche irrisolte con Ama. Abbiamo richiesto il rendiconto dell’azienda ma non ci è stato sottoposto. Questo è già un elemento di criticità enorme “. Poi, come detto, ci sono le tre società escluse dal documento: “Roma Metropolitane, Farmacap e Centrale del Latte… le cause di esclusione dal consolidamento sono limitate a cause di natura straordinaria, terremoti, alluvioni e altre calamità. Non ci troviamo in queste fattispecie ” .

Nessun disastro naturale, l’assenza di quelle tre aziende è tutta politica: il piano di riordino delle partecipate lasciato in eredità dall’ex assessore Massimo Colomban non è stato ancora applicato. E nemmeno la toppa messa in fretta e furia dalla giunta Raggi il 24 dicembre spiega perché. Nella delibera prenatalizia si legge soltanto di generiche “attività e approfondimenti in corso volti al superamento delle criticità riscontrate ” . Le tre aziende torneranno in bilancio – questa è la promessa 5S – nel 2019.

Un anno che per la sindaca Virginia Raggi deve essere quello del “riscatto ” . Dopo il caso Marra e lo scoppio dell’inchiesta che rischia ancora di far saltare il progetto dello stadio della Roma, la prima cittadina prova a ripartire. Guardando anche alla sua squadra: assessori e consiglieri sono convinti che dopo l’Epifania ci potrebbe essere già un primo scossone. Nel mirino ci sarebbero l’assessora a Roma Semplice, Flavia Marzano, e la collega che si occupa di Lavori Pubblici, Margherita Gatta. Entrambe hanno già dichiarato di essere pronte a fare un passo indietro se a chiederlo sarà Raggi. Pinuccia Montanari, titolare del dossier Ambiente, sarà giudicata anche in base alle prossime mosse sul caos rifiuti. Il vero problema? Trovare le sostitute. Dovranno essere donne – vanno rispettate le quote rosa – e tanto coraggiose da mettere le mani negli ingranaggi della capitale 5S.

Tratto da:
https://roma.repubblica.it/cronaca/2018/12/28/news/campidoglio_i_5s_forzano_il_voto_sul_bilancio_2017_bocciato_dall_oref-215323061/