Caporalato: Lazio, da Giunta Zingaretti proposta legge per contrasto

zingarettiCaporalato: Lazio, da Giunta Zingaretti proposta legge per contrasto = (AGI) – Roma, 2 feb. – Contrastare il caporalato in agricoltura agendo ‘a monte’ del sistema di sfruttamento. Questo l’obiettivo – spiega la Regione Lazio in una nota – della proposta di legge regionale sul ‘contrasto e emersione del lavoro non regolare in agricoltura’ votata dalla Giunta Zingaretti. Gli ambiti principali di intervento sono 4: in primis, i “trasporti gratuiti”, da e per i campi, per evitare la prima occasione di contatto e ingaggio tra caporali e manodopera, poi gli “elenchi di prenotazione”, ossia l’istituzione, presso i centri per l’impiego regionali, di elenchi di braccianti ai quali le aziende agricole possono far riferimento. In questo modo, osserva la Regione, “l’incontro tra domanda e offerta di lavoro diventa trasparente e sara’ definita anche tramite un sistema informatico dedicato”. E ancora: la proposta di legge regionale parla di “indici di congruita’”, ossia di “individuare criteri oggettivi che definiscono il fabbisogno di manodopera di ogni impresa in base a dimensione e tipo di produzione”. Gli indici dovranno essere elaborati di concerto con le organizzazioni sindacali e datoriali piu’ rappresentative del comparto e grazie alla collaborazione con universita’ e organi ispettivi competenti, “si tratta di uno strumento innovativo – si legge nella nota della Regione – per il contrasto del lavoro nero che garantisce la corretta concorrenza nel mercato agricolo”. Infine, quarto ambito di intervento, la previsione di “mediatori culturali multilingua”, per affiancare i braccianti stranieri nelle procedure burocratiche e nei rapporti con i servizi e le istituzioni. “Vogliamo sconfiggere il caporalato – spiega il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – e per farlo mettiamo in campo delle regole per prevenire l’illegalita’ di questo fenomeno che sempre piu’ spesso produce schiavismo. Dobbiamo rendere questo lavoro piu’ trasparente, creando le premesse per una facile individuazione delle irregolarita’, per aiutare un corretto incontro tra domanda e offerta e per sostenere le aziende sane. Altrimenti si determina un ‘damping’ sociale perche’ quando si abbassano la dignita’ e la qualita’ del lavoro sono sempre le fasce sociali piu’ deboli a pagarne il prezzo. Invece, colpire chi produce crimini e’ un elemento che fara’ bene all’economia di tutto il Lazio”
I lavoratori in nero individuati nel Lazio “sono un quarto del totale che si registra a livello nazionale – ricorda l’assessore al Lavoro e Nuovi diritti, Claudio Di Berardino – questo significa che nel nostro territorio sono oltre 10 mila le persone sfruttate, che lavorano senza regole e senza diritti. E’ una battaglia di civilta’ quella che stiamo compiendo, iniziata mesi fa e che ha portato, l’8 gennaio di quest’ano, alla firma di un protocollo d’intesa con sindacati e parti datoriali. Tra gli obiettivi di quell’intesa vi era proprio l’emanazione di una legge regionale, alla quale contiamo di arrivare col contributo di tutti gli attori del settore”. Anche per l’assessore all’Agricoltura Enrica Onorati, si tratta di “una proposta di legge importante per contrastare il caporalato con risorse economiche e regole certe, che garantiscono la qualita’ del lavoro, dei prodotti e delle imprese, permettendo inoltre di analizzare il fenomeno del lavoro in agricoltura, del costo del lavoro e del mercato dei prezzi dei prodotti agricoli, attraverso un Osservatorio regionale dedicato. Auspico – conclude Onorati – che cosi’ come previsto nella proposta, possa trovare uno spazio il tema fondamentale della formazione in agricoltura, che eleva il lavoro, riconoscendo le maestranze e mettendole a beneficio del settore e della qualita’ dei percorsi lavorativi. Garantire un lavoro regolare e di qualita’ deve anche significare produrre prodotti agricoli sicuri, di qualita’ e con il giusto prezzo”. (AGI) Red/Oll 021437 FEB 19 NNNN