Chat omofoba contro studente Processo alla preside: non denunciò

pOtto ragazzi dell’istituto Gassman si accanivano contro un 15enne «accusato» di essere gay con i messaggi e un tentativo di agguato. La vittima avrebbe pensato al suicidio,ma la dirigente non intervenne. Il Gay Center: «Noi parte civile»
Fin dove si può spingere il potere di intervento di una preside sulle azioni dei propri studenti? Sembra questo il punto centrale del processo che comincia oggi a carico di Giovanna Bertoldo, ex dirigente dell’Istituto Vittorio Gassman in via Pietro Maffi (Pineta Sacchetti), accusata di omessa denuncia sui presunti atti di bullismo omofobo ai danni di un 15enne della scuola da parte di alcuni compagni, tra cui una ragazza.

I fatti risalgono all’anno scolastico 2013-14 e sono già costati una segnalazione al Tribunale dei minori per gli otto membri della chat «I hate Luca» – Odio Luca – creata appositamente per accanirsi sul ragazzo e le sue supposte preferenze sessuali. La preside, pur al corrente delle vessazioni non prese provvedimenti. In un caso, emerso di recente, gli otto studenti avrebbero addirittura preparato un «agguato» -non si sa di che natura – ai danni di Luca (il nome è di fantasia) che fu avvertito in tempo e lo evitò.

La dirigente Bertoldo ha sostenuto, assistita dall’avvocato Armando Fergola, di non aver sporto denuncia solo perché, al momento di essere informata della vicenda i genitori del ragazzo si erano già mossi sul piano legale. Un consiglio di istituto convocato sul caso bocciò la proposta di provvedimenti disciplinari contro i bulli e altri tre professori sono stati inizialmente coinvolti nelle indagini del pm Vittoria Bonfanti.

Il rendimento scolastico di Luca, emarginato, subì forti rallentamenti e lui, prima di cambiare istituto, sarebbe arrivato a meditare il suicidio. Insieme all’avvocato della famiglia, Fabrizio Consiglio, ci saranno in aula anche esponenti del Gay Center: portavoce Fabrizio Marrazzo chiederà di costituirsi parte civile.

Tratto da: http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/16_giugno_29/chat-omofoba-contro-studente-processo-preside-non-denuncio-4cb8209c-3e22-11e6-8cc3-6dcc57c07069.shtml