Comunali, Martina: non minimizziamo ma no a coalizioni confuse

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Comunali, Martina: non minimizziamo ma no a coalizioni confuse “Mi batto per Pd inclusivo ma non si vince con formule astratte” Roma, 27 giu. (askanews) – “Non ci nascondiamo che il segno non è quello che volevamo…ci sono sconfitte che fanno male, che bruciano. E’ un messaggio da recepire, che muove prima di tutto dall’astensione. In alcune realtà, poi, ci siamo seduti su noi stessi o abbiamo sbagliato strada. Non dobbiamo minimizzare”. Lo afferma in una intervista al Corriere della Sera Maurizio Martina, ministro delle Politiche agricole e vicesegretario del Pd commentando i dati dei ballottaggi. “C’è una sofferenza che noi per primi vediamo. E dentro questo vuoto, senza mettere bandierine, ci sono anche affermazioni importanti da valorizzare, come quelle di Padova, Lecce e Taranto – osserva -. Anche riflettendo su queste esperienze possiamo riorganizzare il lavoro e rilanciare la nostra sfida”. “La competizione con la destra – spiega Martina – si misurerà anche sulla capacità di uscire da una discussione tattica e politicistica fatta di formule. Dobbiamo superare l’asfissia del dibattito interno al ceto politico che rischia di essere lontano dal paese reale e rilanciare lo spirito originario del Pd”, “sono passati dieci anni dal Lingotto di Walter Veltroni. Un momento che ha segnato una tappa fondamentale per il Pd”. “Queste amministrative – rilancia Martina – segnalano anche l’insufficienza dell’idea coalizionale se si rimane in superficie e non si affrontano le ragioni dello stare insieme. Io mi batto per un Pd inclusivo e non ho paura di un confronto largo. Ma se la scelta della coalizione resta astratta o confusa, è insufficiente. Per questo dico che occorre rilanciare dallo spirito del Lingotto: aperti e inclusivi guardando agli italiani e alla società, prima che ai soggetti politici”. Renzi, conclude, “condivide questo spirito e stiamo lavorando per costruire le basi del lavoro da fare”. Vep 20170627T100620Z