Comune di Roma, operazione verità sui conti della Capitale

Il sindaco di Roma Virginia Raggi durante una conferenza stampa al comune di Roma, 15 dicembre 2016. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

Via Ama dai riflettori, almeno per adesso, è poi venuto il turno di Atac, in bilico tra fallimento, concordato o chissà cos’altro. Ma se va a picco la municipalizzata dei trasporti, è possibile che si porti dietro pure la giunta

Sono giorni caldi al Comune di Roma. Stavolta non c’entrano arsura luciferina, incendi e siccità. Sul colle capitolino il termometro ha superato i livelli di guardia, ma per altri motivi. Mentre, la città, con il corpo o con la mente, è già in vacanza o sogna di farlo, al Campidoglio si discute fino a notte fonda. Nodi irrisolti per anni vengono uno a uno al pettine. Il si salvi chi può sembra ormai il passaparola, in un valzer di assessori, specie al bilancio, e manager di partecipate.Il ritornello di sottofondo, però, è lo stesso. I conti non tornano. Via Ama dai riflettori, almeno per adesso, è poi venuto il turno di Atac, in bilico tra fallimento, concordato o chissà cos’altro. Ma se va a picco la municipalizzata dei trasporti, è possibile che si porti dietro pure il Comune, si dice, per milioni di euro di poste a credito. Intanto, filtrano indiscrezioni sui rilievi che la Ragioneria dello Stato si appresterebbe a fare al piano triennale di riequilibrio.

Tra debiti vari, crediti inesigibili o mal (mai?) riscossi, il bilancio comunale e delle partecipate fa acqua, almeno lui. In realtà, c’è poco da sorridere di fronte a una situazione che rischia di avere effetti dirompenti, non solo politici, anche a livello nazionale; e di immagine internazionale, per un Paese che di coeso sembra avere solo i suoi problemi. È ora di cambiare musica. Un anno fa’ i romani, di ogni risma, lo hanno chiesto in massa. All’attuale Amministrazione non si chiede di risolvere d’incanto tutti i problemi, né è giusto attribuirle colpe per un malgoverno durato lustri.

Ma di far chiarezza, possibilmente una volta per sempre, questo si. Che si compia, insomma, un’“operazione verità” sui conti di Comune e società partecipate. Si costituisca un gruppo di lavoro, si coinvolgano esperti, anche a prestito da altre Istituzioni, ma si faccia un audit serio della contabilità. Il cittadino ha diritto di conoscere realtà e, se ve ne sono, responsabilità: di chi ha fatto (o non) e di chi dovrà fare. Al punto in cui si è, tutti i livelli di governo, anche regionale e centrale, debbono assumersi l’impegno di fronte ai cittadini di collaborare, lasciando da parte appartenenze e convenienze, smettendo di farsi i dispetti o di guardarsi tanto in cagnesco.

Con la polvere che c’è sotto i tappeti, la fiducia (e la pazienza) dei cittadini oggi si conquista condividendo anche dati e obiettivi. Del resto, per l’attuale maggioranza, i valori della trasparenza e della partecipazione dovrebbero essere dogmi. Noi intanto soffriamo la stessa curiosità che si prova in un film dell’orrore. Fa paura, ma vogliamo sapere, sperando nel lieto fine o nell’eroe che arrivi a salvarci tutti. Ma poiché, all’orizzonte, non si intravede la sagoma di un salvatore, il deus ex machina di questa stagione politica potrebbe essere quello di rendere tutti partecipi di un progetto innovativo, del quale siano in diversa misura responsabili eletti ed elettori. Gli eletti, a ogni livello, di dirci e provarci la verità, azionando le misure idonee a risolvere i problemi. Gli elettori di verificare che questo accada, senza pregiudizi.

Sembra oggi di rivivere il clima dell’autunno 2011: i conti statali ballavano e lo spread tracciava la salute finanziaria della Repubblica come un elettrocardiografo fa dinanzi al battito di un cuore in fibrillazione. Capimmo tutti che il paziente era grave, senza però conoscerne l’esatta diagnosi. Ci furono chiesti sacrifici, ai quali ci piegammo, con disagio e amarezza, confidando tuttavia che servissero per tornare in bonis. L’andazzo invece è rimasto come prima. E forse il farmaco usato ha reso il nostro corpaccione, se possibile, anche più debilitato. Ci vuole una cura? Bene, ma che il consenso d’ora in avanti sia almeno informato.

Tratto da: http://roma.corriere.it/notizie/politica/17_agosto_02/comune-roma-operazione-verita-conti-capitale-8f3ac210-77bc-11e7-84f5-f24a994b0580.shtml

Il sindaco di Roma Virginia Raggi durante una conferenza stampa al comune di Roma, 15 dicembre 2016. ANSA/MASSIMO PERCOSSI