Comune, «tassa» sui volontari del verde pubblico: parte il ricorso al Tar

foto IPP/zumapress     23/06/ 2017 - Roma  il sindaco di roma    Virginia Raggi inaugura  un punto di rinfresco ai Fori Imperiali  warning available only for italian markets

Il Comitato di Grotta Perfetta e le altre associazioni: «Il nuovo regolamento capitolino impedisce ai romani di prendersi cura dei parchi, con più costi assicurativi e adempimenti burocratici. Ci bloccano ma poi non sanno svolgere i compiti istituzionali»

Vita dura per i volontari. In un città che fa fatica a badare a se stessa, dove l’attività di singoli cittadini o associazioni che si mettono in gioco gratuitamente per dare una mano è sempre più necessaria, sarà sempre più complicato donare tempo e fatica per migliorare Roma dopo la recente approvazione di alcuni regolamenti comunali.

A partire dalla cura di parchi e giardini.

Con una determina dirigenziale del 3 agosto scorso (la n. 624) è stato approvato un nuovo modulo per la richiesta di autorizzazione allo svolgimento di attività di volontariato per la manutenzione occasionale del verde cittadino che, secondo alcune associazioni, come quella di Grotta Perfetta alla Garbatella o quella del Parco di Giovannipoli , protagoniste di un ricorso al Tar, costituirebbe un ostacolo «alla libertà dei cittadini romani di prendersi cura della propria città».

Le nuove norme, infatti, aumenterebbero i costi assicurativi e imporrebbero un percorso burocratico impossibile da assecondare. «Assicurare chi utilizza macchinari come decespugliatori è giusto – commenta Mario Semeraro del Comitato di Grotta Perfetta – e noi l’abbiamo sempre fatto. Ora invece si pretende una copertura anche per chi viene soltanto a raccogliere cartacce o ad aprire i cancelli. Si può anche condividere ma come avviene in altre città, ad esempio Torino, Bari o Bologna, il Comune ha previsto convenzioni e agevolazioni con le compagnie assicurative e in alcuni casi con la propria assicurazione. Roma Capitale, invece, scarica tutti gli oneri e i costi in capo ai volontari».

Da un paio di mesi molte associazioni hanno fermato qualsiasi attività di volontariato in attesa delle decisioni del Tar, altre invece hanno lanciato la campagna #volontariaBUSYvi che prevede l’autodenuncia di tutte le azioni di manutenzione che comitati e associazioni intendono portare avanti. «Ci sembra paradossale che un’amministrazione, in palese violazione del principio di sussidiarietà sancito dall’art. 118 della Costituzione – commentano i sostenitori del ricorso – blocchi cittadini impegnati in un’azione di tutela e salvaguardia del territorio quando poi lo stesso Ente non è in grado di svolgere i suoi compiti istituzionali».

Tratto da: http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/17_ottobre_20/comune-tassa-volontari-verde-pubblico-parte-ricorso-tar-84afc404-b55a-11e7-8b79-fd2501a89a96.shtml#