Disabile diffida Campidoglio,in servizio solo bus con pedana

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ZCZC2601/SXR XCI58464_SXR_QBXL R CRO S43 QBXL Disabile diffida Campidoglio,in servizio solo bus con pedana Giudici a Comune e Atac, “cessate condotta discriminatoria” (ANSA) – ROMA, 24 GIU – Nel 2011 un giudice civile ordino’ all’azienda di trasporto capitolina e al Comune di fare circolare solo vetture munite di pedana per l’accesso delle persone disabili; e quattro anni dopo un secondo giudice ordino’ di consentire l’utilizzo dei servoscala a persone a ridotta mobilita’ non munite di propria sedia a rotelle per accedere alla metropolitana.

A distanza di anni, nulla e’ cambiato e adesso Arianna, per tramite del suo avvocato Alfonso Amoroso, ha deciso di diffidare Roma Capitale e Atac a realizzare quanto prescritto dai giudici. La cronistoria e’ molto semplice. Nel 2010 con un procedimento civile la ragazza, affetta da handicap con difficolta’ motoria, lamento’ di essere non potere accedere sui mezzi pubblici a causa della presenza di barriere architettoniche. E nel 2011 il giudice civile ordino’ “la cessazione dei comportamenti discriminatori tenuti da Roma Capitale e dall’Atac” disponendo per Atac che sulle linee utilizzate dalla ragazza ci fossero solo bus con pedana, e per il Comune di Roma, che le stazioni della metropolitana fossero munite di “piattaforme servoscala”. Da allora, nulla e’ accaduto; e nel 2015 Arianna e il suo avvocato iscrissero un nuovo ricorso civile all’esito del quale il giudice ordino’ a Roma Capitale ed Atac “di cessare la condotta discriminatoria”. Adesso e’ partita la diffida a ottemperare gli ordini dei giudici civili. “Ad oggi – si legge nell’atto – la sentenza e’ divenuta esecutiva ed e’ trascorso inutilmente il termine di sei mesi per la realizzazione degli interventi previsti nell’ordinanza”; pertanto “si diffida le amministrazioni resistenti all’immediata realizzazione delle opere di cui alla ordinanza”. Arianna cosi’ spera di potere andare liberamente all’universita’; anche perche’ finora e’ stata sempre respinta la sua richiesta risarcitoria motivata con la necessita’ di spostarsi in taxi perche’ discriminata nell’utilizzo dei mezzi pubblici. (ANSA). YJ1-TZ 24-GIU-19 12:42 NNNN