Disabili ostaggio per ore del pulmino ko Una madre denuncia: “Mio figlio era nel panico, la scuola ha telefonato a me non vedendolo arrivare”

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«Hanno lasciato mio figlio in un pulmino per due ore, mentre lui era nel panico, senza dire niente a nessuno». È la denuncia di Andreina Caroè, mamma di Marco, un ragazzo gravemente disabile di 13 anni. Il fatto si inserisce nel filone Tundo, l’azienda per il trasporto dei disabili da mesi al centro della bufera per i disservizi e il lungo braccio di ferro con dipendenti e subappaltatori sugli stipendi mai arrivati.

 

È martedì scorso quando il pulmino va a prendere Marco. «Verso le nove e mezza mi ha chiamato la scuola, dicendo che non era arrivato – racconta Andreina -. Sono andata nel panico, ho telefonato a tutti quelli che conosco. Tundo non sapeva niente di mio figlio». Fino a che l’azienda non è riuscita a contattare l’equipaggio. «Ci hanno detto che il pulmino su cui viaggiavano lui e altri ragazzi era in panne. Erano già le dieci. Hanno dovuto aspettare che un altro pulmino finisse i servizi e passasse a prenderli. Sono arrivati a scuola alle 11,20». L’episodio ha creato sdegno, oltre che nuova, grande preoccupazione. «Non si possono lasciare dei ragazzi disabili fermi su un pulmino per due ore, è inammissibile – continua Andreina -. Mio figlio a causa della sua condizione non parla. È andato completamente nel panico».
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Le proteste
I genitori del Comitato per la garanzia del trasporto disabili raccontano: «Durante la riunione che abbiamo avuto con Comune e Tundo lo scorso mercoledì, ci hanno detto che l’azienda non era stata avvisata dell’accaduto, e che gli autisti in questione sono stati ammoniti. Ma non si può chiudere così facilmente la vicenda. Non esiste un comportamento del genere. Inoltre ci era stato promesso di darci al più presto i nuovi orari e l’elenco dei dipendenti con le relative mansioni, invece non è arrivato niente. Nelle prossime settimane presenteremo tutte le denunce raccolte in Procura».
In difficoltà anche gli adulti
Insomma, i disagi si sono ridotti, ma continuano ad esserci. E non mancano neppure nel servizio taxi per gli adulti con disabilità: «Sembra che nell’organizzazione dell’azienda ci sia il caos – spiega Antonio Castore, del Coordinamento interassociativo disabili Torino -. A volte ci sono ritardi, altre arrivano due pulmini insieme. Una nostra iscritta, lo scorso lunedì, aveva prenotato il servizio alle 16,20, ma è arrivata a casa tre ore dopo».
Il problema potrebbe essere spiegato così: dei circa 15 autisti del servizio taxi, più della metà ancora non si presenterebbe al lavoro per il mancato arrivo degli stipendi arretrati (che il Comune ha garantito di pagare). Una coperta cortissima. E la questione diventa anche politica, visto che in settimana erano previste due commissioni comunali per discutere del tema, ma sono saltate. «Il tutto perché non c’era nessuno della giunta – sottolinea la consigliera Pd Chiara Foglietta -. Non possiamo fermare la macchina comunale in attesa che la nuova assessora ai Servizi Educativi capisca dove si trova, visto che il 30 gennaio si apriranno le buste del bando per i nuovi gestori. Hanno scaricato la precedente assessora per motivi politici interni, addossandole tutte le colpe della situazione, e lo hanno fatto in un momento drammatico».

Tratto da:
https://www.lastampa.it/2019/01/18/cronaca/disabili-ostaggio-per-ore-del-pulmino-ko-Y0Yj9KgEi5AVirztpdrZVP/pagina.html