febbraio
Disabili, tensioni in giunta. Crocetta scrive a Baccei: “Trova i soldi”. E attacca Faraone sui precari
Posted by Ileana Argentin at 5:14 PM. Placed in Rassegna stampa category
Il governatore scrive due lettere aperte al suo assessore all’Economia di area renziana e per conoscenza alla Presidenza del Consiglio. Scaricando su di lui la responsabilità di reperire i finanziamenti in bilancio per i disabili e chiedendogli di “fare chiarezza” sulla stabilizzazione dei precari dopo le parole di Faraone
Dopo le furibonde polemiche dei giorni scorsi, che sono costate il posto da assessore a Gianluca Miccichè e hanno portato i disabili gravi ad occupare Palazzo d’Orleans, il governatore Rosario Crocetta, che ha promess una soluaizone entro un mese, punta il dito sull’assessore all’Economia, il renziano Alessandro Baccei. Per garantire l’assistenza ai 3.600 disabili gravi la Regione utilizza soltanto 13 milioni di euro di fondi statali e non mette un euro dal proprio bilancio, a differenza di altre rehioni come l’Emilia Romagna che investono fino a 120 milioni di euro di fondi propri. Risultato? In questo momento i disabili gravi hanno meno di un’ora di assistenza garantita al giorno. Per questo la protesta. Crocetta, in maniera alquanto inusuale, scrive una lettera aperta al suo assessore, quasi lasciando a lui la responsabilità di reperire le risorse: “Caro Alessandro, ho apprezzato nella lunga seduta di giunta di ieri, sulla base della mia pressante richiesta, l’inserimento all’interno dell’esercizio provvisorio di una norma per l’assegnazione di un bonus a favore dei soggetti con disabilità gravissima, per integrare le attuali forme di assistenza affidate alle Asp e agli Enti Locali, con un assegno medio di diecimila euro annui per garantire a tali soggetti la libertà di scelta. Avevo stimato in non meno di 36milioni di euro la cifra necessaria. Ovviamente per trovare tali risorse occorre un’analisi dettagliata del bilancio. Ieri non avevamo il tempo per fare tale analisi, avevamo infatti seduta all’Ars alle ore 17:00 e dovevamo fare in fretta. Ho accettato pertanto una prima ridotta somma di 16 milioni, riservandomi di cercare nelle pieghe del bilancio le somme necessarie a garantire serenità alle persone con disabilità gravissima e alle loro famiglie. Dal momento che l’aula è stata rinviata a martedì prossimo, ritengo che abbiamo tutto il tempo per modificare l’emendamento riportando la somma da stanziare a non meno di 36milioni di euro. So che potresti anche pensare che ci sono altre spese da affrontare, che lo Stato ci chiede il contenimento della spesa – che io voglio rispettare – ma in casi come questo i soldi vanno trovati, perchè per dirla con Rousseau, occorre garantire il contratto sociale. Senza il rispetto di tale contratto, viene meno anche lo stato di diritto. Lo stato di diritto, infatti, si regge anche sullo stato sociale. Ti chiedo pertanto di riportare alle effettive necessità lo stanziamento relativo al fondo regionale per la disabilità. Attendo gli atti consequenziali”.
Sui disabili anche la Conferenza episcopale siciliana lancia un appello: “Un appello alla politica regionale perché sia al servizio della salute e della vita” a firma di mons. Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale e delegato CESi per Sanità.
Ma Crocetta scrive anche una seconda lettera a Baccei, questa volta sul tema dei precari. Ieri il governo nazionale ha dato il via libera alla legge regionale sulle stabilizzazioni. Subito il sottosegretario Davide Faraone ha fatto una nota per dire che “adesso spetta alla Regione avviare il percorso”. Poco dopo però Baccei ha tenuto a precisare che si “attendono chiarimenti da Roma sull’applicazione del decreto Madia”. Insomma, Faraone punta il dito sulla Regione e l’assessore da lui indicato frena. Crocetta scrive così una seconda lettera aperta a Baccei: “Caro Alessandro, l’altro ieri mi hai telefonato da Roma per dirmi che il governo non avrebbe impugnato la norma regionale sui precari e che occorreva, prima di procedere alla stabilizzazione, attendere il completamento dell’iter normativo nazionale. In una nota di ieri, il sottosegretario Faraone afferma “il governo non impugna la norma regionale sul precariato, adesso la regione proceda a stabilizzare immediatamente i precari”. A parte la ovvia considerazione, che il governo non ci abbia fatto un favore nel non impugnare una norma, come sembrerebbe ipotizzare il sottosegretario anche perchè, in tal caso, potremmo sospettare che le impugnative del passato siano state determinate, non da scelte tecniche oggettive, ma da scelte politiche – cosa che mi rifiuto di pensare. Se il governo non impugna la norma, dunque, vuol dire che abbiamo fatto una buona legge sui precari. Non è un favore che ci viene concesso da alcuno. A questo punto è necessaria un’azione di chiarezza istituzionale e politica. Hai ragione tu, quando l’altro ieri mi hai comunicato che il sottosegretario Bressa poneva la necessità di attendere per la stabilizzazione del precariato, il completamento dell’iter normativo – un rinvio in sostanza di qualche mese – oppure ha ragione Faraone affermando che si può immediatamente procedere alle assunzioni? Trovo singolare che il sottosegretario competente, Bressa, affermi una cosa e che il sottosegretario alla Salute, che non ha alcuna competenza in merito, affermi esattamente il contrario. Ritengo necessario che tu dica ai siciliani come stanno le cose. Tale precisazione è necessaria, sul piano politico, in considerazione del fatto che è stato proprio Faraone, a proporti come assessore nell’ultimo rimpasto di governo. Chiedo al Governo Nazionale di chiarire con una nota ufficiale, quale sia la posizione effettiva, perchè capisco che siamo nella terra di Pirandello, ma non può essere assolutamente accettabile che le Istituzioni abbiano diverse verità”.
Tratto da: http://palermo.repubblica.it/politica/2017/02/24/news/disabili_tensioni_in_giunta_crocetta_scrive_a_baccei_trova_i_soldi_e_attacca_faraone_sui_precari-159114035/