DISABILITÀ. ASES-CIA: LE OPPORTUNITÀ OFFERTE DALL’AGRICOLTURA SOCIALE

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Roma, 2 ott. – “Abbiamo sempre sostenuto il grande valore dell’agricoltura come fonte primaria di vita e opportunita’ di sviluppo. L’amore per questo settore e la consapevolezza di quanto ci possa offrire, ci ha spinti a incentivare la diversificazione delle attivita’ dell’impresa agricola, tra queste a renderci particolarmente orgogliosi, le opportunita’ fornite dall’agricoltura sociale. Grazie all’impegno di molti attori e’ diventata una pratica innovativa, elemento caratterizzante il ruolo multifunzionale dell’agricoltura”.

Con questa premessa Cinzia Pagni, presidente ASeS Agricoltori Solidarieta’ e Sviluppo, la Ong di Cia-Agricoltori Italiani ha aperto il Convegno “L’Agricoltura per l’inclusione sociale di persone con disabilita’ intellettiva” che si e’ tenuto a Roma, nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani. Una mattinata di approfondimento, riflessione e confronto arricchita dalla presenza della neuropsichiatra infantile Paola Vizziello, di Daniela Pavoncello per l’INAPP e Giuliano Ciano per il FNAS. Presenti anche i referenti di quattro esperienze che gia’ hanno attivato percorsi di agricoltura sociale: Capodarco, Semente, Istituto Agazzi-Arezzo Rete “ALL in For All”, Cooperativa Pegaso Progetto RAES e Azienda Agricola Olivart. Sono intervenuti Giuseppe L’Abbate, sottosegretario alle Politiche agricole, alimentari e forestali e Susanna Cenni, vicepresidente Commissione Agricoltura della Camera. A chiudere l’iniziativa il presidente nazionale Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino.
– Nell’Unione Europea la disabilita’ riguarda una persona su sei, circa 80 milioni di individui in totale, tra questi il tasso di poverta’ e’ superiore del 70% rispetto alla media, – anche a causa delle difficolta’ ad entrare nel mondo del lavoro, – percentuali che aumentano oltre i 75 anni di eta’. In Italia 750 mila persone sono iscritte al collocamento obbligatorio. Questi numeri, destinati ad aumentare di pari passo con l’invecchiamento demografico della popolazione, chiamano tutti, ognuno a seconda delle proprie capacita’ e possibilita’, ad un profondo senso di responsabilita’. E’ proprio in questo contesto che ASeS-Cia ha scelto di essere protagonista, a fianco di chi ha dimostrato di condividere questa visione di social-inclusive community, nella costruzione di progetti e azioni volte a migliorare la qualita’ della vita, partendo da nuovi principi di welfare di comunita’. Esperienze sul campo hanno dimostrato che l’agricoltura sociale e’ un laboratorio a cielo aperto e che le progettualita’ possono riguardare ambiti diversi, tutti pero’ orientate dall’obiettivo primario dello sviluppo di attivita’ con utilita’ sociale. Utilizzando quell’insieme di opportunita’ che l’agricoltura offre nascono e si sviluppano percorsi di equita’ e uguaglianza. Il settore primario offre, come verificato dai feedback dei progetti, un contesto unico, anche se non esclusivo, per fornire in collaborazione con cooperative sociali, associazioni, comuni e aziende sanitarie, servizi alle persone piu’ deboli. Ecco allora che l’agricoltura sociale ha dato vita a importanti percorsi.

L’evento tenutosi al Senato, e’ stato dunque un’occasione di incontro e confronto sui progetti di ASeS-Cia e sulle esperienze delle aziende agricole che hanno scelto l’inserimento socio-lavorativo di persone con disabilita’ intellettive e questo partendo anche dal prezioso contributo fornito dai giovani del Servizio Civile e dai percorsi di agricoltura sociale confederali in diversi territori. Di particolare interesse, infine, la presentazione dei progetti che partiranno a breve che coinvolgo giovani diversamente abili e, ogni qualvolta possibile, anche le loro famiglie. “Siamo fieri del lavoro che ASeS svolge valorizzando il ruolo sociale dell’agricoltura e mettendola a servizio delle persone piu’ in difficolta’ -e’ intervenuto Dino Scanavino, presidente nazionale Cia-Agricoltori Italiani. Il valore delle iniziative e’ tangibile nei tanti casi aziendali che vedono coinvolti gli agricoltori di Cia. Dobbiamo mantenere alta l’attenzione anche delle istituzioni -ha concluso Scanavino- in particolare nelle aree del Paese piu’ periferiche, dove i servizi scarseggiano e l’agricoltura diventa unico baluardo d’inclusione”. (Com/Pic/ Dire) 15:22 02-10-19 NNNN