Ebrei, raid con immagini e video nazisti alla presentazione di un libro su Zoom. «Vi bruceremo tutti»

aaIrruzione sulla piattaforma davanti a un centinaio di partecipanti. Lia Tagliacozzo stava parlando della storia della sua famiglia. «Faremo denuncia alla polizia postale contro gli zoombomber»

Hanno tentato di far saltare la presentazione di un libro sulla Shoa, irrompendo sulla piattaforma zoom con video e immagini naziste, accompagnati da scritte e insulti in diretta contro gli ebrei. «Ebrei ai forni», «Vi bruceremo tutti», svastiche, immagini di Hitler: è successo alle 17,45 di domenica mentre su Zoom era stata da poco avviata la presentazione del libro di Lia Tagliacozzo «La generazione del deserto», con sottotitolo «Storie di famiglia, di giusti e di infami durante le persecuzioni razziali in Italia». A promuovere l’incontro sul libro dell’autrice romana il Centro di studi ebraici di Torino, in collaborazione con Istoreto (Istituto storico della resistenza a Torino). Presenti Fabio Levi, presidente del Centro internazionale di studi Primo Levi, Claudia Abbina, consigliere di Istoreto, e Alberto Sadun, del Centro di studi ebraici, in veste di organizzatore e moderatore. Sull’irruzione, un vero e proprio raid in Rete, il Centro di studi ebraici ha deciso di presentare una denuncia alla polizia postale, come ci ha anticipato oggi Alberto Sadun.

«Ci hanno provato e non ci sono riusciti – commenta l’autrice del libro edito da Manni -. Volevano certamente bloccare la presentazione ma non hanno raggiunto lo scopo. E’ stato un brutto momento ma gli organizzatori sono riusciti ad espellerli. Non dobbiamo però aver paura e chiuderci, aver sventato questo attacco di Zoombombing, che pare sia già successo altre volte, deve indurci ad usare al meglio le piattaforme». L’irruzione è avvenuta mentre stava parlando Claudia Abbina dell’Istoreto. All’improvviso sono entrate sullo schermo condiviso dai partecipanti – oltre un centinaio di iscritti all’evento – immagini di video nazisti accompagnati poi da una parte sonora, dal vivo, con risate, inneggiamenti ad Hitler e minacce varie come «torneremo a prendervi».

Per quasi due minuti il delirio antisemita è andato avanti mentre gli organizzatori provvedevano a mettere al sicuro l’incontro, espellendo gli intrusi. Per avere il via libera gli intrusi hanno utilizzato una procedura complessa, che ora il Centro sudi ebraici sta cercando di ricostruire con l’aiuto di Zoom e di uno studio legale. Infatti per ottenere il link con cui collegarsi all’evento ospitato da Zoom occorreva inviare, come avviene normalmente, un’email di contatto alla quale far pervenire il link-password. Che cosa è successo allora? «Sono state usate email con nomi di persone conosciuta delle comunità ebraiche italiane – spiega Alberto Sadun -, email fasulle create ad hoc evidentemente per potersi accreditare, nascondendosi dietro il paravento di nomi piuttosto noti. Ad occuparci della trasmissione eravamo in due, il presidente del Centro ed io, e ci eravamo suddivisi il compito per far entrare il centinaio di collegamenti. Quando è scattata l’irruzione ci siamo precipitati a silenziare gli intrusi. E’ stato un attacco serio, volevano far finire l’incontro, per fortuna l’evento è poi proseguito e il loro scopo è fallito. Ora con l’auiuto di Zoom cercheremo di capire chi sono e procederemo legalmente nei loro confronti».

Tratto da:
https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/21_gennaio_11/ebrei-raid-immagini-video-nazisti-presentazione-un-libro-zoom-vi-bruceremo-tutti-0ff78204-542c-11eb-ad41-ddad2172512f.shtml