Elezioni regionali, Conte contro Salvini: «Ha perso lui. Indegno l’episodio del citofono»

salvini«Suonare ai campanelli accompagnati dalle troupe tv ricorda pratiche oscurantiste del passato». E sul governo: «Nessuna instabilità, ora una nuova agenda fino al 2023»
di Alessandro Sala
Elezioni regionali, Conte contro Salvini: «Ha perso lui. Indegno l’episodio del citofono»shadow

Matteo Salvini «è il grande sconfitto dal voto» perché queste elezioni regionali «erano state percepite come un referendum pro o contro di lui e lui ha perso». Tanto più che lLa Lega «non è il primo partito né in Emilia romagna né in Calabria». E a questo punto il governo non corre rischi «perché i numeri in Parlamento sono diversi ed è comunque improprio attribuire ad un voto locale una valenza nazionale». Di più: «Non vedo rischi di instabilità, come lavoravamo ieri lavoriamo oggi e lavoreremo domani». Il premier Giuseppe Conte ostenta tranquillità incontrando i cronisti davanti a Palazzo Chigi all’indomani del voto che ha confermato Stefano Bonaccini alla guida dell’Emilia Romagna. E se anche la Calabria è passata al centrodestra e il M5S che ha la golden share della maggioranza di governo — e di cui lui stesso è espressione — ha perso consensi, «il dato di fatto è che la Lega non è il primo partito, né in Emilia Romagna né in Calabria».

«Pratiche oscurantiste»
Conte punta il dito contro Salvini e si toglie un ulteriore sassolino dalle scarpe («Ho aspettato apposta che la campagna elettorale fosse alle spalle»), rievocando l’episodio del citofono: «Dico basta a modalità di propaganda che ritengo indegne. Andare in giro con le troupe televisive a suonare ai campanelli, additando singoli cittadini come responsabili di reati, a prescindere dal contesto, ricorda pratiche oscurantiste del passato». E ancora: «È un “dagli all’untore” inaccettabile, tanto più da chi ha avuto la responsabilità di ministro dell’Interno e che ancora oggi ha la responsabilità di capo dell’opposizione».

«Avanti fino al 2023»
Quanto agli scenari politici futuri, al di là della stabilità dell’esecutivo che come detto non considera a rischio, per Conte si può ora lavorare ad altre formule, alla creazione di «un altro fronte, alternativo alla destra, dove possano trovare posto tutte le forze che, nelle loro diversità, vogliono condurre una politica alternativa a quella della Lega. Io sono un costruttore per definizione e spero che questo progetto politico possa realizzarsi». Il capo del governo invita poi a non dare per sconfitto il Movimento e a guardare a ciò che nascerà dopo gli Stati Generali di marzo. E quanto all’azione di governo annuncia un rafforzamento con la definizione «di un nuovo cronoprogramma» e di «un’agenda di qui al 2023». Con un avvertimento: bisogna restare uniti. «Non possiamo più permetterci smarcamenti o di piantare bandierine. La gente ci chiede buone pratiche di governo. E tutti saremo giudicati nel 2023 per quello che abbiamo fatto e non per quello che abbiamo permesso».

TRATTO DA: https://www.corriere.it/elezioni/notizie/elezioni-regionali-conte-contro-salvini-ha-perso-lui-indegno-l-episodio-citofono-b5835da0-4105-11ea-a133-84fd84fc9cfa.shtml