Emergenza rifiuti, Roma in fiamme: in 8 giorni 80 interventi per spazzatura a fuoco

rifiuti-roma-1200-690x362Tuscolano, Monte Mario e Municipio delle Torri le zone più colpite

Miasmi di giorno ed incendi di notte. Continua ad essere esplosiva la situazione legata all’emergenza rifiuti nella Capitale. A parlare sono i numeri forniti dai vigili del fuoco, in continuo aggiornamento: ottanta roghi di rifiuti dal primo all’8 luglio, vale a dire negli ultimi 8 giorni. Una media di dieci incendi dolosi a notte, con i cittadini esasperati per la mancata raccolta della spazzatura dai cassonetti che rendono con il caldo di questi giorni le strade irrespirabili con i residenti più vicini ai miasmi costretti molte volte a chiudersi dentro casa.

Quadraro, Finocchio, Monte Mario, Tor Bella Monaca, questi i quartieri più colpiti, gli stessi da cui arriva il maggior numero di segnalazioni per la mancata raccolta. Immondizia che esaspera i cittadini e arma i piromani che, con la spazzatura a terra, hanno gioco facile nell’appiccare i roghi che si propagano alle auto adiacenti e poi ai cassonetti, questi ultimi già periodicamente bersaglio di malviventi. Un costo per i cittadini, con Ama che nel 2020 ha subito danni economici per oltre 165mila euro frutto di oltre 250 cassonetti incendiati.

Giorno chiave per l’emergenza rifiuti di Roma potrebbe essere il prossimo 14 di luglio data del prossimo tavolo convocato dal Ministero della Transizione Ecologica. Entro quella data dovrebbe infatti essere pronta la cartografia della aree bianche dei siti idonei ad accogliere una discarica.

Prossimo mercoledì quando dovrebbe arrivare l’ordinanza della Città Metropolitana di Roma per riapire la discarica di Albano, come annunciato dalla Sindaca Raggi. Ma ai Castelli annunciano già battaglia con la città di Albano che lo scorso 2 luglio ha approvato un ordine del giorno contro la riapertura della discarica in località Roncigliano.

Entro metà mese andranno a regime gli sbocchi individuati dalla regione Lazio, con gli impianti di trattamento presenti nella Capitale che andranno lentamente a svuotarsi, permettendo così gli scarichi da parte dei compattatori e l’annessa ripresi dei regolari giri. Occorrerà inoltre poi una raccolta straordinaria con i ragni per poter ripulire quanto rimasto fuori dai cassonetti. Dal 20 luglio quindi la città potrebbe tornare ad essere pulita.

Tratto da:
https://www.romatoday.it/cronaca/rifiuti-incendi-roma-luglio-2021.html