Fumata bianca, accordo Lega-M5S: “Oggi il nome del capo di governo”

pLa settimana che si apre oggi darà all’Italia il primo governo che si basa su due forze politiche che si sono caratterizzare come anti-sistema, definite populiste e sovraniste. Al di là delle definizioni, M5S e Lega hanno espresso programmi e posizioni molto dirompenti, almeno in campagna elettorale, guardati con preoccupazione e sospetto dalle Cancellerie europee nonchè dagli ambienti economici e finanziari di tutto il mondo. Programmi per la verità già abbastanza ammorbiditi nel «Contratto per il cambiamento». In ogni caso siamo davanti a una grande novità politica perché in Europa non esiste nulla di simile. Quanto poi sarà robusto questo esecutivo sarà tutto da verificare. Intanto c’è la fumata bianca dopo giorni di trattative che sono arrivate anche sul punto di essere interrotte. Il problema rimaneva sempre il nome del premier, con Matteo Salvini e Luigi Di Maio che hanno incrociato le spade per chi dovesse andare a Palazzo Chigi. Alla fine hanno deciso che nessun dei due farà il premier: probabilmente saranno entrambi vicepresidenti del Consiglio e allo stesso tempo ministri.

 

L’incontro segreto
La fumata bianca è arrivata nel tardo pomeriggio di ieri. Matteo Salvini e Luigi Di Maio si sono ritrovati in viale Tunisia nello studio di Stefano Buffagni, parlamentare del M5S lombardo, non distante dal Pirellone, dove poco minuti prima si era conclusa la due giorni di trattative per il programma di governo. Con i due leader c’erano Giancarlo Giorgetti e Vincenzo Spadafora. Il nodo da sciogliere, appunto, era sul nome del presidente del Consiglio, una carta che i due partiti hanno voluto tenere coperta. Il nome verrà comunicato oggi pomeriggio al capo dello Stato dagli stessi Salvini e Di Maio, i quali ieri sera si sono limitati a informare il segretario generale del Quirinale Ugo Zampetti di avere raggiunto un accordo anche sul programma.

Un’intesa di massima è stata trovata pure sui ministeri chiave come gli Esteri, Interni, Economia, Sviluppo economico, tutti politici tranne quello di via XX Settembre: molto probabilmente sarà un tecnico che dovrà essere scelto con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Un politico comunque alla presidenza del Consiglio, «di altissimo profilo», sostengono i 5 Stelle.

 

Premier “politico”
«È stata una giornata molto produttiva. Il premier – ha spiegato il capo dei grillini lasciando il Pirellone – è sempre politico, mai tecnico». Al capo dello Stato non verrà fatta una rosa di nomi. Per escludere questa ipotesi Salvini ha usato una battuta sarcastica: «E che portiamo una squadra di calcio?». Non verrà nemmeno indicata la squadra di governo. Non è escluso comunque che sul nome Di Maio e Salvini si prenderanno altro tempo perché devono aspettare che la persona interessata sciolga la riserva. In serata girava pure il nome, tra gli altri, di Gianluca Vago, rettore dell’Università degli Studi di Milano. C’è chi sospetta che in effetti il nome non ci sia e che i due leader portino al Quirinale indicazioni generiche, soffermandosi soprattutto sul fatto che sul programma in effetti è stato trovato un accordo. Obiettivi da realizzare, ma senza l’indicazione di coperture finanziarie. Le due delegazioni M5S-Lega torneranno a incontrarsi di nuovo stamane, ma questa volta a Roma per limare alcuni aspetti. Ci sono alcune questioni di bandiera (grandi opere, banche, immigrazione e sicurezza) che devono ancora essere discusse.

Ora la palla passa al presidente Mattarella, che valuterà se avviare tra il pomeriggio di domani e quello di martedì un nuovo rapido giro di consultazioni o se incontrare solo le delegazioni di M5S e Lega. Il nome potrebbe essere portato domani al Quirinale dai due leader, anche se non tutti si dicono sicuri che il dossier sia stato realmente chiuso.

Tratto da: http://www.lastampa.it/2018/05/14/italia/fumata-bianca-accordo-legams-oggi-il-nome-del-capo-di-governo-ldlVJk5YdVsfk1oS5wzJRN/pagina.html