Governo: D.i.Re, poche ministre e 5 su 8 senza portafoglio

Tratta donneZCZC6936/SXA XCI21044016438_SXA_QBXB R CRO S0A QBXB Governo: D.i.Re, poche ministre e 5 su 8 senza portafoglio “Ma senza risorse per le donne non si esce dalla crisi” (ANSA) – ROMA, 13 FEB – “Una occasione mancata, decisamente”. Cosi’ Antonella Veltri, presidente di D.i.Re – Donne in rete contro la violenza, a proposito del nuovo Governo Draghi. “Prendiamo atto che ancora una volta non e’ stato fatto un passo per affrontare con l’energia dovuta il drammatico gender gap dell’Italia, che si e’ molto aggravato a causa della crisi economica generata dalla pandemia e che sappiamo essere alla radice della violenza maschile contro le donne che non accenna a diminuire”, sottolinea Veltri. “Salta agli occhi in maniera drammatica – aggiunge – la differenza con altri paesi europei che hanno nominato donne alla guida dei loro governi: Sanna Marin in Finlandia, Brigitte Bierlein in Austria, Mette Frederiksen in Danimarca, Katrin Jakobsdottir in Islanda, Erna Solberg in Norvegia per non dire di Angela Merkel in Germania. Ancora una volta le donne nel governo, nonostante le competenze di cui hanno dato prova in questo mesi, sono solo 8, il 32 per cento, e di queste solo 3 sono ministre con portafoglio”. “Lo scrivevamo gia’ – ricorda – a luglio scorso, nel Position Paper ‘Il cambiamento che vogliamo. Proposte femministe a 25 anni da Pechino’: occorrono risorse concrete e programmate, dedicate ad azioni positive per affrontare la disparita’ di genere in tutte le politiche e misure che l’Italia approntera’, a cominciare dall’utilizzo dei fondi del Next Generation EU”. Perche’ senza risorse per le donne non si esce dalla crisi”. “Rimane la nostra disponibilita’ – afferma Veltri – al dialogo con la ministra Elena Bonetti per riprendere la discussione sulla revisione del Piano nazionale antiviolenza, lo stanziamento di fondi e la revisione dell’Intesa Stato-Regioni sul sistema antiviolenza. Guarderemo all’elaborato di ogni ministero affinche’ il gender mainstreaming, l’inserimento di misure che abbiano un impatto sulla condizione delle donne, non rimanga sulla carta. E saremo presenti con forza contro ogni attacco alla liberta’ e all’autodeterminazione delle donne”, conclude la presidente di D.i.Re. (ANSA). DE 13-FEB-21 12:28 NNNN