Governo, il voto di fiducia al Senato. Draghi: “Virus nemico di tutti, unità è dovere”. Parla di euro irreversibile, di ore scolastiche da recuperare e ringrazia Conte

senato-della-repubblica-mega800La lotta alla pandemia è una “trincea dove combattiamo tutti insieme, il virus è nemico di tutti”. Comincia così il discorso del presidente del Consiglio Mario Draghi nell’aula del Senato, chiamata oggi a votare la fiducia al nuovo governo. Il premier parla per oltre 50 minuti, fa appello alla “responsabilità nazionale” e invoca lo “spirito repubblicano”, invitando i partiti a mettere da parte la rivalità in nome della battaglia comune contro il Covid. “Questo è il terzo governo della legislatura. Non c’è nulla che faccia pensare che possa far bene senza il sostegno convinto di questo Parlamento”. E conclude: “Oggi l’unità non è un opzione ma un dovere, guidato da ciò che son certo ci unisce tutti: l’amore per l’Italia”.

Parole accolte da un lungo applauso e dal sostegno dei leader della maggioranza. “Ha dato una visione”, commenta a caldo Matteo Renzi da Iv. E il dem Nicola Zingaretti su Twitter scrive: “L’Italia è in buone mani”. Plausi anche da Matteo Salvini: “Da Draghi ottimo punto di partenza, la Lega c’è”. E Berlusconi aggiunge: “Nel suo discorso ha delineato un’Italia in grado di rialzarsi e ripartire. Draghi è il comune denominatore tra forze politiche diverse”. Resta, invece, all’opposizione di Fratelli d’Italia e su Twitter Giorgia Meloni ribadisce: “Dopo aver ascoltato l’intervento del premier confermiamo il nostro no alla fiducia a questo governo”.

Il discorso in sintesi
“ll primo pensiero che vorrei condividere -esordisce Draghi – riguarda la nostra responsabilità nazionale, il principale dovere a cui siamo chiamati tutti e io per primo”. Ringrazia il suo predecessore, Giuseppe Conte (e a questo passaggio la destra rumoreggia con un “buu” di disapprovazione) e assicura che il suo esecutivo non è una risposta al fallimento della politica. “Si è detto e scritto che questo governo è stato reso necessario dal fallimento della politica. Mi sia consentito di non essere d’accordo. Nessuno fa un passo indietro rispetto alla propria identità ma semmai, in un nuovo e del tutto inconsueto perimetro di collaborazione, ne fa uno avanti nel rispondere alle necessità del Paese, nell’avvicinarsi ai problemi quotidiani delle famiglie e delle imprese che ben sanno quando è il momento di lavorare insieme, senza pregiudizi e rivalità”. Per il presidente del Consiglio ora ci sarà una ricostruzione come avvenne nel Dopoguerra: “Il nostro impegno è per il rientro alla normalità dalla crisi economica”. Ma stabilisce alcuni paletti: “L’euro è irreversibile” questo governo nasce “nel solco dell’Ue e dell’Alleanza atlantica”. Poi aggiunge: “Senza l’Italia non c’è Europa ma fuori dall’Europa c’è meno Italia: dobbiamo essere più orgogliosi del contributo italiano alla crescita e allo sviluppo dell’Unione europea”.

Descrive lo stato del Paese dopo un anno di pandemia, commettendo un piccolo lapsus sui ricoverati in terapia intensiva (dice 2 milioni invece di 2mila). “È calata di 2 anni l’aspettativa di vita. I nuovi poveri nel 2020 sono passati da 31 a 45%. La disoccupazione finora è stata selettiva su autonomi, giovani, donne”. Tra le priorità per ripartire in primo luogo i vaccini: “La nostra prima sfida è ottenere il vaccino e distribuirlo rapidamente”. Poi la scuola: “Occorre rivedere il disegno del percorso scolastico annuale. Il ritorno a scuola deve avvenire in sicurezza”. Quanto all’ambiente, Draghi cita Papa Francesco e insiste sul dovere di “lasciare un buon pianeta, non solo buona moneta. Ogni spreco oggi è un torto alle future generazioni”. In tema di lavoro “bisogna proteggere tutti i lavoratori ma non tutte le attività devono ricevere pari sostegno”. Chiede una vera parità di genere, insiste sulla riduzione del gap salariale fra uomini e donne e sull’incremento dei servizi di welfare. Quanto alle riforme urgenti richieste dal Recovery plan, la cui governance sarà incardinata al Mef, Draghi cita quella sugli investimenti pubblici, quella sul fisco e la lotta all’evasione, la riforma della pubblica amministrazione e della giustizia civile per aumentarne l’efficienza. Terminato il discorso partono gli applausi dell’aula. Draghi ha il microfono ancora aperto e si sente la domanda rivolta a Giancarlo Giorgetti al suo fianco: “Mi dite voi quando posso sedermi?”.

La giornata al Senato: il voto alle 23
Il voto dell’aula è previsto a partire dalle 23. In mezzo circa sette ore di dibattito parlamentare intervallate da varie sanificazioni. Alle 11.30 Draghi ha consegnato il testo del suo discorso alla Camera. Poi alle 12.30 è rientrato in Senato per la discussione generale per cui sono previste 6 ore e 40 di interventi. Finora sono previsti 68 interventi, tra cui quelli dei senatori a vita Elena Cattaneo e Mario Monti. Dalle 15.30 alle 16.15 stop per consentire la sanificazione. Ripresa alle 16.30 fino alle 19.55 per una seconda sanificazione. Dalle 20.40 è prevista la replica del presidente del Consiglio e le dichiarazioni di voto. Poi, dalle 23, la fiducia all’esecutivo.

Nonostante l’invito di Draghi alla massima coesione, le fibrillazioni dei partiti sono destinate a farsi sentire fino all’ultimo minuto. Lega e Forza Italia hanno riunito ieri sera i rispettivi vertici ed è in corso un nuovo voto tra i Cinquestelle sulla piattaforma Rousseau per decidere sul direttorio a cinque con scadenza alle 12 di oggi. “Il M5S voterà sì” al governo Draghi, ha detto Crimi ieri sera, “ogni altro voto sarà considerato in dissenso dal gruppo”. Di fatto il dissenso dei cinquestelle sembra in forte calo: a conti fatti i No grillini non dovrebbero essere più di una decina. Salvini provoca sull’euro mentre Nicola Zingaretti lancia il suo manifesto: “Mai più guerriglie quotidiane”. Il premier può contare da ieri su un intergruppo M5s-Pd-Leu destinato a promuovere “iniziative comuni sulle grandi sfide del Paese a partire dall’esperienza del Governo Conte II”. Mentre Giorgia Meloni propone un intergruppo di destra con Salvini e Berlusconi.

Ore 14.54. Governo, Orlando: “Al centro difesa e lavoro”
“I temi della difesa del lavoro e del contrasto al disagio sociale al centro dell’intervento del presidente Draghi. Molto positivo e importante l’impegno sulla parità di genere e sul gender pay gap”. Lo scrive il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, su twitter.

Ore 14.19. Berlusconi: “Sosterremo governo con impegno e dedizione totale”
“L’amore per l’Italia e il senso del dovere cui ha fatto riferimento il presidente del Consiglio sono la stella polare che ha orientato il nostro impegno responsabile dall’inizio della pandemia, è la ragione per la quale abbiamo chiesto la nascita di questo governo e per la quale lo sosterremo con impegno e dedizione totale all’interesse del Paese”. Così Silvio Berlusconi, dopo l’intervento del premier Mario Draghi in Senato.

Ore 14.14. Berlusconi: “Draghi delinea Italia capace di rialzarsi e ripartire”
“Il presidente Draghi ha pronunciato un discorso dettagliato e di alto profilo, che guarda al futuro, che delinea un’Italia capace di rialzarsi e di ripartire. E’ quanto gli avevamo chiesto nell’indicare per primi la necessità di una formula di governo che riunisse l’Italia per una grande risposta di fronte all’emergenza”. Così Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia.

Ore 14.13. Berlusconi: “Bene conferma vocazione Ue-Nato”
“La conferma della vocazione Europea e Atlantica come orizzonte del nostro Paese, l’impegno ad una riforma del fisco che comprende la riduzione del carico fiscale e ad una riforma burocratica che favorisca l’attivita’ di impresa, gli investimenti in infrastrutture materiali e immateriali, sono tutti argomenti che rafforzano le ragioni del nostro sostegno al governo”. Questo il commento di Silvio Berlusconi al discorso di Mario Draghi al Senato. “Così pure ho preso atto con piacere dell’impegno a sostenere meglio le categorie fin qui non garantite – prosegue – come il lavoro autonomo – cui aggiungerei il commercio, l’artigianato e il turismo – e considero essenziale il rilancio di una campagna vaccinale che non è ancora decollata e che deve vedere il concorso di tutte le strutture disponibili, pubbliche e private, prima che le varianti del virus scatenino una nuova e più grave ondata di contagi” .

Ore 14.11. Berlusconi: “Draghi comune denominatore tra forze diverse”
“Il presidente Draghi ha pronunciato un discorso dettagliato e di alto profilo, che guarda al futuro, che delinea un’Italia capace di rialzarsi e di ripartire. E’ quanto gli avevamo chiesto nell’indicare per primi la necessita’ di una formula di governo che riunisse l’Italia per una grande risposta di fronte all’emergenza. Quello delineato oggi non e’ il programma di una maggioranza politica, è un ‘comune denominatore’ nel quale si possono ritrovare forze politiche diverse e alternative fra loro”. Questo il commento di Silvio Berlusconi al discorso di Mario Draghi al Senato.

Ore 13.59. Bonino: “Con Draghi fallisce politica anti-euro”
“Fino ad un po’ di tempo fa si sentiva dire ‘usciamo dall’euro’. Questa legislatura ha vissuto nell’ostilità, piùo meno esplicita, nei confronti dell’Unione Europea. E’ evidente che oggi, con la nascita del suo governo, non si assiste al fallimento della politica, ma al fallimento di quella politica”. Così Emma Bonino nella discussione generale al Senato in vista della fiducia al governo Draghi.

Ore 13.36. Speranza: “Da Draghi parole giuste su futuro Ssn”
“La casa come primo luogo di cura e la sanità del territorio come pilastro della riforma del Servizio sanitario nazionale. Dal presidente Draghi le parole giuste sul futuro del nostro bene più prezioso”. Lo sottolinea su Twitter il ministro della Salute, Roberto Speranza, commentando uno dei passaggi del discorso del premier Mario Draghi questa mattina in Senato.

Ore 13.21. Domani voto fiducia alla Camera slitta alle 20
Slitta alle 20 di domani, rispetto a quanto era stato inizialmente deciso, l’inizio della votazione sulla fiducia sul governo Draghi nell’Aula della Camera. La decisione è stata assunta dai capigruppo, a quanto si apprende, per ragioni di diretta tv sollevate da diversi gruppi. La nuova modulazione è dunque: ore 9-12 discussione generale; ore 12-13.30 pausa sanificazione; ore 13.30-16 seguito discussione generale; ore 16-18 pausa sanificazione; ore 18 replica presidente del Consiglio; ore 18.30-20 dichiarazioni di voto; ore 20 inizio voto.

Ore 13.07. Meloni: “No fiducia al buio, valuteremo singoli provvedimenti”
“Dopo aver ascoltato da Draghi un intervento di generica visione politica, che evita però di calarsi nelle scelte concrete da effettuare, confermiamo il nostro no a questo governo. Non si può chiedere agli italiani un supplemento di fiducia al buio nei confronti del nuovo esecutivo. Entreremo nel merito delle singole questioni evidenziate da Draghi durante il dibattito in Aula, e valuteremo i singoli provvedimenti che saranno votati, senza ‘cessioni di sovranità’ che non ci appartengono”. Lo scrive su facebook Giorgia Meloni.

Ore 13.03. D’Inca: “Collaborazione di tutti sarà fondamentale”
“In questo momento così difficile, all’appartenenza politica dobbiamo anteporre il dovere della cittadinanza. Dobbiamo fare in modo che le future generazioni ci ringrazino per il nostro lavoro e non ci rimproverino per il nostro egoismo”. Questo l’appello forte del Presidente del Consiglio #MarioDraghi che ci spinge a lavorare su identità europea, sistema sanitario, ripresa economica, scuola e ricerca, ecologia, lavoro, transizione digitale e parità di diritti. La collaborazione di tutti sarà fondamentale”. Lo scrive in un tweet il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà.

Ore 12.54. Granato: “Draghi mi ha convinto a votare no”
“Draghi? Sì mi ha convinto…a votare no”, dice all’Adnkronos la senatrice M5S Bianca Laura Granato confermando che voterà contro la fiducia all’esecutivo Draghi.

Ore 12.16. Draghi al lavoro nel suo ufficio a Montecitorio
Dopo avere consegnato all’aula della Camera il testo del suo intervento, il premier Mario Draghi si è fermato a lavorare nell’ufficio di Montecitorio riservato al presidente del Consiglio.

Ore 12.09. Palazzo Madama, 68 i senatori iscritti a parlare
Sono al momento 68 i senatori iscritti a parlare alla discussione generale sulle comunicazioni del presidente del consiglio, Mario Draghi. Il dibattito inizierà alle 12.30. La capigruppo ha stabilito ieri che durerà 6 ore e 40 minuti e che sarà interrotta per un’ora alle 15.15 consentire la sanificazione dell’Aula. Tra gli scritti ci sono anche i senatori a vita Elena Cattaneo e Mario Monti. La discussione generale terminerà alle 19.55 quando la seduta sarà nuovamente sospesa per una seconda sanificazione prima della replica del premier e delle dichiarazioni di voto.

Ore 11.52. Renzi: “Intergruppo continuazione strategia Zingaretti-Bettini”
L’integruppo nato al Senato tra Pd, M5S e Leu, tenendo fuori Italia viva, “è la continuazione della strategia avuta durante la crisi, la strategia di Zingaretti e Bettini che si prolunga in questa operazione”. Matteo Renzi lo dice conversando con i giornalisti in Senato.

Ore 11.51. Renzi: “Draghi straordinario, giusto aprire crisi”
“Il discorso di Draghi è stato straordinario, se qualcuno avesse ancora dubbi se valeva la pena fare la crisi ecco la risposta. Valeva la pena, si'”. Matteo Renzi lo dice conversando con i giornalisti in Senato. “Le dichiarazioni di Draghi sono state straordinarie, la politica ora è secondaria”, aggiunge.

Ore 11.44. Marcucci: “Pieno sostegno del Pd a Draghi”
“Dal Pd pieno sostegno al governo Draghi, le cose dette negli incontri delle consultazioni sono state tutte confermate in aula. Voteremo compatti, questo è il futuro dell’Italia”. Lo ha detto Andrea Marcucci al termine del discorso del premier al Senato. Draghi ha invocato unità e, per il presidente dei senatori del Pd, la nascita dell’integruppo Pd-M5s-Leu “non scalfisce il nostro contributo fattivo, anche sulla base della valutazione del nostro operato e di Conte fatto da Draghi”.

Ore 11.43. Draghi in Aula Camera con Fico: applausi
Il presidente del Consiglio Mario Draghi è entratp nell’aula della Camera accompagnato dal presidente Roberto Fico. Draghi ha consegnato il testo delle comunicazioni sulla fiducia, appena pronunciato al Senato. Il premier è stato accolto dall’applauso dei deputati presenti nell’emiciclo.

Ore 11.42. Zingaretti: “Da Draghi conferma Italia in buone mani”
“Bene il presidente Draghi. Dalle sue parole una conferma: l’Italia è in buone mani. Il Pd farà la sua parte in questa sfida”. Così il segretario Pd Nicola Zingaretti su Twitter.

Ore 11.41. Brunetta: “Ho ritrovato il Draghi della Bce”
“Ho ritrovato il Draghi della Banca d’Italia e della Bce. Siamo fortunati, io mi sento fortunato. Che Dio ce la mandi buona”. Così il ministro della P.a Renato Brunetta. “Un discorso essenziale, all’altezza della drammaticità del momento”, osserva l’esponente di Forza Italia.

Ore 11.38. Toti: “Paese non può perdere sfida Draghi”
“La crescita dipende dalla fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Ora questa fiducia va recuperata in fretta ed è questo il principale motivo per cui abbiamo sostenuto e sosterremo lo sforzo del governo Draghi”. Così sui social il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, commentando il discorso di Mario Draghi al Senato. “Non c’è tempo da perdere – prosegue il governatore – servono azioni immediate e riforme di prospettiva. Quella di Draghi è una sfida che il Paese non può perdere. E il primo segnale che gli italiani attendono è un cambio di passo nel rapporto tra salute ed economia. Tra la sopravvivenza di oggi e la prosperità del nostro futuro”.

Ore 11.35. Salvini: “Da Draghi ottimo punto di partenza, la Lega c’è”
”Più salute e meno tasse, più rimpatri e meno burocrazia, più cantieri e meno sprechi, responsabilità e rispetto nei confronti delle future generazioni, orgoglio di essere italiani. Ottimo punto di partenza, nel nome dell’efficienza, della trasparenza e del cambiamento. La Lega c’è”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini, commentando l’intervento programmatico del premier Mario Draghi in Senato.

Ore 11:20 Draghi esce dal Senato e consegna discorso alla Camera
l presidente del Consiglio Mario Draghi è giunto alla Camera per consegnare il testo del discorso con le linee programmatiche del suo governo, consegnato in Senato. Il dibattito con il voto di fiducia a Montecitorio è previsto domani.

Dalle ore 10.20 alle 11:10. Il discorso di Draghi
Cinquantatre minuti di discorso, una trentina di applausi, un lapsus (sui ricoverati in terapia intensiva), la citazione di papa Francesco sull’ambiente e quella di Cavour sulle riforme, qualche mugugno in Aula. Mario Draghi si presenta in Senato per chiedere la fiducia e inizia a parlare alle 10.17 e inizia il suo discorso alle 10.19. Termina alle 11.12.

Ore 10:13 Buvette e Transatlantico del Senato blindati
Blindati, per il voto di fiducia al governo Draghi, il transatlantico e la buvette, lo storico bar del Senato, oggi aperto ai soli senatori e chiuso ai cronisti parlamentari. Anche i distributori che da qualche mese sono stati posizionati in transatlantico, il salone dove solitamente si intrattengono politici e giornalisti, non sono accessibili se non ai parlamentari. “L’altra volta si è parlato di una ‘tonnara’, bene oggi evitiamo…”, spiega un commesso allontanando due giornalisti.

Ore 10:10 Commemorazione per Franco Marini
L’aula dedica un minuto di silenzio al ricordo dello scomparso Franco Marini, ex presidente del Senato.

Ore 10:00. Draghi in Senato
Alle 10 in punto il premier Mario Draghi è arrivato nell’aula di Palazzo Madama, presieduta da Elisabetta Casellati. Tutto il governo è schierato nei seggi dedicati.

Ore 09:52 I ministri arrivano in Senato
I ministri del governo Draghi arrivano a Palazzo Madama. I primi a presentarsi sono Luciana Lamorgese, Daniele Franco, Mariastella Gelmini, Fabiana Dadone e Renato Brunetta. Anche Marta Cartabia è entrata velocemente in aula dribblando i cronisti.

Ore 09:51. Morra (M5S): “Al 99,99% non voto la fiducia”
“Al 99% non voto sì al governo Draghi, dopo la virgola può aggiungere un altro 99…”. Così il senatore M5S Nicola Morra all’Adnkronos. “In base a quello che audirò in Aula, in base alle parole di Draghi, deciderò poi se astenermi o votare contro”.

Tratto da:

https://www.repubblica.it/politica/2021/02/17/news/voto-fiducia-governo-draghi-287939845/