Il divorzio di Ap: Beatrice Lorenzin con il Pd, Maurizio Lupi no

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Il coordinatore lavora a una lista alleata al centrodestra che riutilizzi il nome Ncd

L’intenzione è di arrivare a una «separazione consensuale», si vedrà oggi se sarà possibile. Ma il dado è tratto: l’esperienza di Ap come partito di centro alleato con il governo ed unito è finita. Una parte della creatura politica guidata da Angelino Alfano (che non si ricandiderà) si presenterà — con ogni probabilità assieme a Casini — in una lista in coalizione con il Pd, e ci saranno il ministro Lorenzin, Cicchitto, Pizzolante, forse Gioacchino Alfano. L’altra, capeggiata da Lupi — con Formigoni e le componenti lombarda, veneta e buona parte di quella siciliana — cercherà di costruire una lista autonoma con Fitto e probabilmente Parisi per correre assieme al centrodestra alle elezioni, sperando di non dover confluire nella «quarta gamba» già troppo affollata della coalizione, o di subire i veti di Salvini.

Ieri, in una direzione aggiornata ad oggi per sancire la separazione nero su bianco con un documento, è diventato chiaro che, per dirla con Alfano «si sono confrontate due coerenze politiche» inconciliabili. Quella di chi appunto vuole tornare nel centrodestra dopo l’esperienza di governo, e quella di chi vuole proseguire il cammino con le forze alleate di governo. Non ci sono state liti: Alfano ha ribadito il suo affetto per Lupi ma la sua diversa opinione, e l’amico ha fatto altrettanto, ma è impossibile continuare sulla stessa strada. «Penso che oggi serva una proposta seria, moderata e liberale, alternativa al Pd con cui abbiamo legittimamente governato, ma che dia una prospettiva a tante persone che si riconoscono in una idea moderata», è il parere di Lupi. Opposto a quello della Lorenzin e di Alfano.

Resta da decidere come dividersi: Alfano, da presidente, detiene sia il simbolo di Ncd, quello della nascita del partito dopo la rottura con FI, sia il più recente di Ap. Lupi e i suoi vorrebbero che il primo fosse loro concesso, e che i «governativi» tengano il secondo. Su questo da ieri notte lavorano lo stesso Lupi, Cicchitto e Lorenzin per trovare un’intesa da presentare oggi in Direzione, per evitare un voto che rischia di essere imprevedibile per entrambe le parti e lasciare molti strascichi.
Tratto da: http://www.corriere.it/politica/17_dicembre_11/divorzio-alternativa-popolare-beatrice-lorenzin-pd-maurizio-lupi-40150b52-deb2-11e7-b187-5e2bcfb79ac2.shtml